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Siamo un gruppo di cittadini baresi, donne e uomini, che
nel febbraio del 1996,
pur con matrici culturali diverse e con esperienze
sociali e politiche
differenti, dettero vita a "L'Arca-Centro di Iniziativa Democratica" partecipandovi poi
attivamente. |
Si voleva creare uno spazio politico 'aperto' e libero,
al di fuori ma non contro i partiti tradizionali, con un duplice fine:
a) da una parte
- attraverso il confronto tra cittadini, gruppi, associazioni e partiti che si riconoscevano nel disegno politico dell'ULIVO - sviluppare linguaggi, criteri di orientamento e visioni comuni;
b) dall'altra,
elaborare
analisi sui problemi e le possibilità di sviluppo della nostra città e del suo territorio, e promuovere iniziative conseguenti, di informazione, di sensibilizzazione o di vero e proprio intervento politico e sociale. |
Il nostro impegno concreto si ispirava e continua ad ispirarsi ai principi della
Solidarietà, della lotta contro ogni forma di discriminazione, dell'affermazione dei
Diritti di cittadinanza piena e consapevole, nel rispetto di ogni diversità.
L'esperienza è stata per molti di noi importante e gratificante e la parte documentabile di quello che in questi anni siamo riusciti a fare è qui visibile sotto la voce
Archivio.
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Dopo la 'batosta' inferta allo schieramento di centro-sinistra (e alla città) dalla rielezione del sindaco Simeone
Di Cagno Abbrescia, abbiamo deciso testardamente di
riprendere e rilanciare
quell'esperienza.
"L'ARCA" - secondo noi - può riprendere a svolgere una funzione di
stimolo alla circolazione di idee, elaborando nel contempo
analisi e proposte per migliorare la vita quotidiana dei cittadini, e smussando le logiche di appartenenza.
Negli incontri e nei gruppi di lavoro abbiamo ricominciato ad affrontare questioni che riguardano il territorio locale e nazionale, a raccogliere e amplificare i bisogni dei cittadini, a concordare iniziative pubbliche. |
"L'ARCA"
approda poi anche
su Internet.
Perché? |
Fin dalla nascita di questo laboratorio politico, chi ha partecipato agli incontri e alle iniziative ha vissuto spesso la sensazione di non possedere
i mezzi
(l'associazione si
autofinanzia e non riceve alcun contributo esterno)
e di non possedere le "chiavi giuste" per diffondere informazioni e conoscenze su problemi e tematiche di interesse comune, per collegare tra loro esperienze culturali, sociali e politiche creando una rete - non solo virtuale - di cittadini, gruppi ed associazioni.
Internet, dunque,
come ampliamento dello spazio fisico (la nostra sede)in cui periodicamente ci
incontriamo, come possibilità di superare le difficoltà di comunicazione legate ai tradizionali canali della TV e della carta stampata.
Internet
anche come mezzo di collegamento con altri
soggetti ed ulteriore strumento di partecipazione 'aperto a tutti'.
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