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Lesioni da decubito

Almasi Patrizia, Bonanno Antonella, Franzoni Paola , Masa A.Maria

INTRODUZIONE

 

Le lesioni da decubito rappresentano ancora oggi un problema tutt'altro che irrilevante. Da dati risalenti al 1984 risulta che la percentuale di tale patologia si aggira tra il 3-11% tra i pazienti ospedalizzati e la mortalità varia attorno al 23-37%.

Vi è sicuramente una stretta relazione tra l'età e la formazione di lesioni da decubito. La categoria di pazienti maggiormente colpita risulta infatti essere l'anziano poiché le modificazioni biologiche legate all'invecchiamento della cute portano tale soggetto ad essere maggiormente a rischio per l'instaurarsi della patologia in questione.

La tecnologia medica, i progressi scientifici che hanno portato al prolungamento della vita (anche nel caso di pazienti colpiti da patologie prima ritenute inguaribili) e l'aumento della popolazione anziana sono fattori che aggravano la situazione. Si tratta perciò di un problema che deve essere analizzato in modo sistematico e razionale poiché rischia di assumere un peso sempre crescente.

Da studi recenti si evince come alcune strutture quali le terapie intensive, le ortopedie, le traumatologie e i reparti geriatrici siano ad alto rischio e costrette, più di altre, a confrontarsi con questa realtà anche se nessun reparto può esserne considerato esente.

L'insorgenza di una lesione da decubito incide negativamente sul decorso di una malattia e determina nel paziente dolore sia fisico che psichico, il più delle volte anche sottostimato. Un paziente portatore di lesioni da decubito vede infatti minato il suo concetto di integrità fisica, senza contare le ripercussioni a carico della struttura sanitaria: prolungando il periodo di ospedalizzazione, si aumentano i carichi di lavoro e si incrementano così i costi di assistenza.

Le lesioni da decubito sono un problema quotidiano complesso e di costosa gestione con cui l'infermiere professionale si deve prima o poi confrontare.

Recenti studi sulla fisiopatologia delle lesioni da decubito hanno contribuito al superamento della posizione che esse siano solo la risultante di una cattiva assistenza infermieristica. Sulla base di quanto detto precedentemente si evince quanto sia necessario raccogliere dati per sostenere l'assistenza infermieristica nel trattamento delle lesioni da decubito. La ricerca viene così ad assumere una parte essenziale nell'ambito della disciplina infermieristica.

E' indubbio che la prima e sicuramente più valida terapia per le lesioni da decubito risulta essere la prevenzione.

L'insorgenza di una lesione da decubito è la risultante di diversi fattori che interagiscono tra loro in modo complesso: un'appropriata strategia assistenziale deve quindi essere necessariamente di tipo multidisciplinare in modo tale da coinvolgere tutta l'équipe assistenziale.

Per poter stabilire una strategia di tipo terapeutico sostanzialmente valida è indispensabile che tutto il personale dell'équipe comprenda l'importanza di omogeneizzare le cure in modo da ridurre al massimo la soggettività e la disomogeneità di approccio ed in maniera tale da razionalizzare i costi.

Per ottenere risultati positivi nella cura delle lesioni da decubito è quindi necessario un trattamento semplice, condiviso da tutta l'équipe infermieristica e che proceda per obiettivi successivi.

E' essenziale che tutti i presupposti di una valida terapia si fondino sui principi di fisiopatologia di guarigione delle ulcere: ancora una volta un valido supporto teorico si rivela essere l'indispensabile base di orientamento della prassi infermieristica.

 

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