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FERMA MOTORE A BATTERIA QUASI SCARICA
© by Vittorio Crapella - i2viu

Si trattava di fermare un motore in cc prima che la tensione di batteria NiCd scendesse sotto un certo voltaggio. Questo per permettere che la ricevente del radiocomando potesse ancora funzionare con la tensione di batteria ancora sufficiente per altre funzioni. Con Vb alta sarà Q1 polarizzato attraverso R1 tale da portare Q2 in saturazione e cioè motore in azione. Attraverso R6 si ha una reazione positiva che innalza la caduta su R2 favorendo la conduzione di Q1 e di Q2. Quando però la Vb scende sotto una certa soglia fissata con R1, Q1 e Q2 si interdicono, la reazione positiva cessa rafforzando l'interdizione dei due transistori fermando il motore.
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Per ridurre il consumo di corrente si può sostituire Q2 con un mosfet di tipo P (SMU10P05).

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Da un E-Mail che diceva: ".....lo schema di un circuito per potere interrompere l'alimentazione di due batterie da 6 V collegate in serie, quando la tensione scende sotto i 2-2,5 V ? ", è nato il seguente circuito:

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Il circuito interrompe la fornitura di energia ai morsetti d'uscita + e - quando la tensione della batteria scende sotto la soglia di tensione pari a Ve + 1V. Nel nostro caso utilizzando tre diodi 1N4148 la Ve minima è di circa 1,6 V e di conseguenza l'uscita minima è di circa 2,6V. Chiudendo l'interruttore attraverso C1 ed R1 la base del BC237 riceve tensione tanto quanto basta per mandare Q2 in conduzione e di conseguenza pure Q1 che avendo un Hfe (guadagno di corrente) elevato (circa 750) andrà in saturazione. In queste condizioni la batteria fornisce energia ai morsetti d'uscita + e -. Attraverso D1 ed R1 il BC237 continua a ricevere la giusta polarizzazione per rimanere in conduzione e mantenere saturo Q1 anche se ormai C1 non fornirà più tensione. La tensione Ve massima, dipendendo da tre diodi in conduzione alimentati da R1, sarà circa 3 x 0,7 = 2,1V e tende a rimanere tale. Quando la tensione d'uscita (e della batteria) scende a circa 2,6V la Ve é scesa al minimo di 1,6 V dovuto alla poca corrente di solo 0,2 mA limitata da R1. In queste condizioni la Vbe di Q2 é appena sufficiente a tenerlo ancora leggermente in conduzione ma appena il 2,6 V scende a 2,58/9V, Q2 non fornisce sufficiente corrente a Q1 il quale si interdice e pertanto l'uscita va a 0V, D1 non può fornire tensione a Q2 e il tutto resta stabile in queste condizioni.

Sostituendo D2-D3-D4 con un diodo zener si ottiene un nuovo circuito che interviene quando:

Vbat = Vout = Ve + 1V = Vzener + 1 V.

Ad esempio volendo utilizzare il circuito per staccare una batteria al piombo quando la sua tensione scende a 10,7 V (per evitare il deterioramneto della batteria) si dovrá usare un dirodo zener da 9,7 V oppure uno da 9,1 V con in serie un diodo 1N4148 come si vede dallo schema.

BDX54 - VCEmax = 45 V - ICmax = 8 A - Hfe = 750 - Tj = 150 C - Ptot = 60 WC

Da questi dati emerge che la corrente prelevabile in uscita non potrá superare gli 8A e che in ogni caso il BDX54 andrá munito di aletta di raffreddamento. Per non dover usare alette di raffreddamento esagerate, sará opportuno evitare che la corrente d'usicta superi i 3/4 A. Per correnti superiori ai 5 A si consiglia di usare un BDW94. Vedi anche qui - STACCA BATTERIA

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