Il dizionario de Agostini
così lo definisce:
RADIOAMATORE/RADIOAMATRICE Dilettante
che, secondo le convenzioni internazionali di Ginevra, effettua radiocollegamenti,
anche a forti distanze, per studio ed esperienza. A ciò viene
abilitato dalle autorità di ogni Paese con apposite norme che prevedono
il superamento di un esame teorico di radiotecnica e pratico di telegrafia.
I r. operano per interesse personale, senza fini di lucro, con l'obbligo
di trasmettere solo informazioni private, tecniche e meteorologiche o che
comunque non possano venire considerate in concorrenza con i servizi commerciali
o pubblici di telecomunicazione; le trasmissioni vengono effettuate su
bande di frequenza (dette appunto dei r.) a loro esclusivamente riservate,
nel campo che va dalle onde alle microonde. Soprattutto nella banda
delle onde corte, sfruttando la propagazione ionosferica delle radioonde
i r. possono realizzare normalmente radiocollegamenti anche fra stazioni
fra loro agli antipodi pur usando potenze paragonabili a quelle di una
comune lampadina e irradiate da antenne di limitata estensione. Negli ultimi
decenni i r. hanno contribuito in modo decisivo allo studio della propagazione
delle radioonde frequenza superiore ai 30 MHz collaborando pure alle iniziative
condotte in occasione di studi ed esplorazioni geofisici, per cui le loro
esperienze sono sono riconosciute come di grande interesse teorico e pratico
ai fini dello studio delle radiocomunicazioni. |
Vari satelliti spaziali sono stati infatti i messi a disposizione dei
r. proprio perché le esperienze da essi condotte, in particolare
sulle frequenze dai 2 ai 40 GHz, sono risultate molto importanti per l'attivazione
dei satelliti per telecomunicazioni. Ai r. sono riservate diverse bande
di frequenza sia per l'impiego esclusivo (p. es., fra fra 7.0 e 7.1 MHz)
sia come allocazione primaria (p. es., fra 7.1 e 7.3 MHz), sia infine come
allocazione secondaria (p. es., fra 2300 e 2450 MHz). L'affollamento dello
spettro elettromagnetico (v. frequenze) dovuto alla diffusione delle applicazioni
esistenti e al moltiplicarsi di, nuove, come le trasmissioni digitali audio
e i collegamenti via satellite di servizi radiomobili, che richiedono un
loro spazio nello spettro, ha portato alla conferenza WARC 92 (World Administrative
Radio Conference 1992: Conferenza mondiale amministrativa per la Radio
del 1992). É prevista entro il duemila la razionalizzazione
dell'allocazione delle delle frequenze, con aggiustamenti per le bande
amatoriali che lasciano inalterate l'ampiezza e la priorità di utilizzazione.
I radioamatori affiancano le autorità in vari servizi sociali specie
nell'ambito della “protezione civile”. P. es. se, per una calamità
naturale, le telecomunicazioni in una località divengono carenti,
il Corpo Emergenza Radioamatori interviene con squadre di volontari di
pronto intervento, dotati di mezzi e riserve per almeno tre giorni di completa
autonomia anche dalle fonti di energia elettrica. È possibile così
creare delle reti di radiocomunicazioni di emergenza. In ogni tipo di emergenza
i radioamatori sono sempre stati fra i primi ad intervenire con generosità
e competenza, prestando la propria opera. |