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Cosa si intende per alopecia? L'alopecia è la totale o parziale perdita dei capelli. Può essere dovuta a varie cause, ma nei pazienti con malattia neoplastica rappresenta quasi sempre un effetto collaterale della chemioterapia (o della radioterapia) utilizzata per la cura del tumore. Perché compare l'alopecia? È dovuta al meccanismo d'azione dei farmaci antineoplastici, che uccidono non solo le cellule tumorali ma anche quelle normali. Sono soprattutto le cellule che crescono più rapidamente ad essere eliminate, come quelle che, nei follicoli piliferi, assicurano la crescita continua dei capelli e dei peli. Questo spiega perché i farmaci antitumorali provocano modificazioni dei capelli (spesso solo un assottigliamento che passa inosservato) e, a volte, anche la loro caduta accelerata. Altre cellule in attiva crescita sono quelle del midollo emopoietico e dell'intestino, la cui distruzione è responsabile di altri effetti indesiderati, come la diminuzione delle cellule del sangue periferico e la diarrea. La chemioterapia provoca sempre alopecia? No. La comparsa dell'alopecia dipende da molti fattori: il tipo di farmaco, la dose, la via di somministrazione, il numero di somministrazioni, la frequenza dei cicli, la combinazione dei farmaci utilizzati.Anche le caratteristiche del singolo individuo possono condizionare la probabilità che si abbia alopecia e la sua gravità. Fra i farmaci utilizzati dagli ematologi l'alopecia si osserva con: Doxorubicina (Adriamicina), che a volte può provocare una perdita totale dei capelli, dei peli ascellari, pubici e dei peli della faccia; Ciclofosfamide: molto spesso provoca alopecia; Ifosfamide; Vincristina (in circa il 40-50% dei casi) Etoposide: in genere la caduta dei capelli non è molto grave, ma in alcuni soggetti può essere completa; Dactinomicina: può provocare caduta completa di capelli e peli; Daunorubicina: come doxorubicina Cisplatino: non molto frequente se utilizzato da solo; Carboplatino: se utilizzato da solo causa alopecia poco frequentemente. In associazione con altri farmaci, per esmpio la ciclofosfamide, l'alopecia si osserva in circa il 50% dei casi; Melfalan: non molto frequente a basse dosi; Epirubicina: come doxorubicina: Bleomicina: non molto frequente; Idrossiurea: non molto frequente; Interferone: non molto frequente; Busulfan: nono molto frequente a basse dosi; Clorambucile: non molto frequente L'alopecia è permanente? No. Per fortuna la perdita dei capelli dovuta alla chemioterapia è transitoria. Anche nei casi di caduta completa dei capelli e dei peli, infatti, si assiste alla ricrescita degli stessi dopo alcuni cicli di chemioterapia. La crescita può proseguire anche se la terapia viene ripetuta a lungo. A volte i nuovi capelli possono presentare lievi modificazioni del colore o dell'aspetto rispetto a quelli originari, ma questo fenomeno è poco frequente. E' tuttavia molto importante ricordare che non tutti i farmaci antineoplastici causano alopecia. Cosa si può fare per prevenire l'alopecia? Purtroppo le soluzioni finora proposte si sono rivelate prive di documentata efficacia clinica nel prevenire la caduta dei capelli e/o di difficile utilizzo nella pratica quotidiana per tutti i pazienti. Anche l'uso di apparecchiature che provocano una vasocostrizione del cuoio capelluto (ad esempio mediante l'applicazione di ghiaccio),con lo scopo di diminuire la quantità di sangue (e quindi di farmaco) che arriva ai follicoli piliferi non si è rivelata sicuramente efficace, tanto che la FDA ( l'equivalente americano del nostro Ministero della Sanità) ne ha imposto la sospensione della commercializzazione. Alcuni provvedimenti possono comunque risultare utili per tentare di attenuare le conseguenze psicologiche dell'alopecia, che in molti studi è risultato essere per i pazienti l'effetto collaterale più disturbante della chemioterapia: Discutere con il medico e gli infermieri della probabilità che si abbia alopecia con il trattamento chemioterapico e/o radioterapico programmato; Utilizzare una parrucca, eventualmente acquistandola prima dell'inizio della terapia in modo da permettere la manifattura di una il più possibile simile ai propri capelli; Se non si è provveduto all'acquisto di una parrucca prima della comparsa dell'alopecia conservare una ciocca di capelli quando cominciano a cadere per utilizzarla come campione; In alternativa utilizzare foulards, cappelli o altro per nascondere la calvizie; Tagliarsi i capelli molto corti prima dell'inizio della terapia, in modo da attenuare l'impatto psicologico al momento della caduta; Non usare trattamenti aggressivi ( come ossigenazione, stiratura, arricciatura, permanente ecc.), che possono indebolire ulteriormente i capelli.