Codice Deontologico
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CODICE DEONTOLOGICO DELL’INSEGNANTE

 

1. L'insegnante agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la professione docente e a tutelarne la dignità.

2. Cura la propria preparazione attraverso l'aggiornamento e l'approfondimento delle conoscenze e competenze professionali della docenza; che sono teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, didattica generale e disciplinare, teorie della conoscenza e dei processi comunicativo- relazionali, tecnologie della comunicazione), operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso degli strumenti di verifica; organizzazione dei gruppi), sociali (relazione e comunicazione).

3. Sostiene II principio dell'autonomia professionale, privilegiando la progettualità rispetto all'adeguamento ai programmi, la cultura della responsabilità rispetto al formalismo degli adempimenti, l'adesioni al codice deontologico rispetto all’allineamento passivo alle regole.

4. Si Impegna a salvaguardare il proprio lavoro da ogni rischio di burocratizzazione, anteponendo l'azione educativa e le relazioni umane all'inutile produzione cartacea, ai proceduralismi farraginosi e ai ritualismi della collegialità formale.

5. Sostiene i valori del merito e della competenza..

6. Sa mettersi In discussione e pratica l'autovalutazione.

7. Rifiuta la legge del silenzio e Interviene nel confronti di colleghi che non rispettino le regole dell'etica professionale e possano nuocere agli allievi.

8. Sostiene rigorosi criteri di accesso alla professione, e contrasta, per quanto di sua competenza, l’ ingresso nella docenza di persone non qualificate.

9. Evita atteggiamenti autoreferenziali, è aperto alle problematiche sociali e del mondo del lavoro.

10. Ricerca pareri o aiuti esterni se si trova in difficoltà.

11. Si oppone a qualsiasi imposizione di natura politica, ideologica o religiosa.

12. Non abusa del potere che la sua professione gli conferisce.

13. SI impegna a valorizzare la professione docente attraverso lo strumento dell'associazionismo.

 

L'ETICA VERSO GLI ALLIEVI

 

14. L'insegnante rispetta i diritti fondamentali dell'allievo praticando i valori della «Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia» e della Costituzione Italiana.

15. Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso, provenienza familiare, condizioni sociali e culturali, orientamento sessuale, infermità; e si adopera per valorizzare le differenze.

16. Si impegna a far conoscere agli allievi i diversi punti di vista sulle questioni trattate, nel rispetto del pluralismo delle idee.

17. SI guarda da ogni fanatismo o proselitismo; opera con spirito di tolleranza e si

sforza di comunicarlo ai suoi allievi..

18. Favorisce la realizzazione della personalità dell'allievo, promuove la sua autostima e si adopera perché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all'identità, all'autonomia e alle competenze.

19. SI sforza di capire le inclinazioni. dell'allievo, ne favorisce l'orientamento verso quei settori dello scibile e della vita pratica che più corrispondono ad esse e ne' valorizza le capacità creative e ideative. .

20. Contribuisce alla sua socializzazione e alla sua integrazione nel gruppo-classe e nella collettività.

21. Lo coinvolge nell'elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune e le fa rispettare.

22. SI adopera per sviluppare sia lo spirito di collaborazione che il valore del merito, considera la solidarietà e la competizione come valori non contrapposti.

23. Ascolta l'allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo concernono; mantiene riservatezza su ciò che apprende e non rivela ad altri fatti o episodi che possano violare la sua sfera privata.

24. Assiste l'allievo se la sua integrità, fisica o morale, è minacciata.

25. Valuta ciascun allievo con regolarità e trasparenza; si astiene dal giudicare in maniera definita, valorizza gli aspetti che possono offrire prospettive dl sviluppo,presta attenzione alle componenti emotive ed affettive dell’apprendimento; aggiusta la propria azione educativa in relazione ai risultati.

26. In sede di valutazione finale giudica con obiettività e Imparzialità le conoscenze e competenze acquisite da ciascun allievo In base agli standard concordati, prescindendo dà qualsiasi condizionamento di tipo psicologico, ambientale, sociale o economico.

27. Considera li rendimento medio degli allievi un obiettivo importante, ma non trascura né II recupero di quélli con difficoltà né la valorizzazione dei più dotati.

 

L'ETICA VERSO I COLLEGHI

 

28. Si impegna a promuovere la collaborazione con i colleghi, anche attraverso la raccolta, la sistematizzazione e lo scambio delle esperienze didattiche più significative, contribuendo a creare un circuito virtuoso nella comunità sciéntifica e professionale. Quando .si tratta. di esperienze e ricerche altrui chiede l’autorizzazione alla loro divulgazione e ne cita la provenienza.

29. Favorisce il lavoro in team, alfine di progettare e coordinare l'azione educativa, di sviluppare il collegamento disciplinare e Interdisciplinare, di promuovere criteri omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte.

30.Sostiene forme di aggiornamento collegate alla ricerca e alla pratica didattica. -

31. Favorisce l’autovalutazione fra gruppi di colleghi per migliorare la professionalità.

32.Tiene conto con obiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, rispetta II loro lavoro ed evita di rendere pubbliche eventuali divergenze.

33.Sostlene i colleghi in difficoltà, agevola l'inserimento dei supplenti e dei neoassunti.

34.Partecipa alla difesa dei colleghi ingiustamente accusati.

 

L'ETICA VERSO L'ISTITUZIONE SCOLASTICA

 

35.Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, si oppone ad eventuali atteggiamenti autoritari, discriminatori o lassisti.

36. Concorre a costruire una buona Immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività.

37. Partecipa all'elaborazione delle regole della propria Istituzione e si adopera per farle rispettare. .

 

L'ETICA NELLE RELAZIONI CON I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO

 

38. L'insegnante collabora II più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo, si Impegna a favorire una varietà di comunicazioni formali ed Informali al fine di sviluppare un clima costruttivo fra famiglia e scuola e creare un virtuoso circuito relazionale.

39. Si astiene da ogni forma di discriminazione nel confronti della loro nazionalità, appartenenza etnica, livello sociale e culturale, religione, opinione politica, infermità o altro.

40. Espone chiaramente ai genitori I suoi obiettivi educativi e culturali, rende conto dei risultati, favorisce il confronto, considera attentamente I problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni attinenti alla specifica sfera di competenza tecnico professionale della docenza.

41. L'insegnante collabora con altri professionisti (psicologi, medici, ecc.) per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi che richiedono l'Intervento dl diverse competenze professionali.

42. Partecipa, per quanto possibile, al miglioramento dell'ambiente e all'integrazione della scuola nel territorio, attraverso l'utilizzo delle Istituzioni culturali.

 

Posta elettronica: smscalangianus@tiscalinet.it    (Scuole Calangianus)

                                              ist.inesgiagheddu@tiscalinet.it  (Segreteria)

                                              giorginaf@tiscalinet.it                (Scuola S.Antonio)

 

 

 
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