gennaio 2003

La situazione dei cani di Fasano, pur deplorevolissima, non era certo peggiore di quella nella quale tuttora si trovano i prigionieri talebani trasferiti dagli americani vittoriosi nella loro base militare di Guantanamo, nell'isola di Cuba, che è, per un arabo o per un afgano, come dire all'altro capo del mondo...

Grazie alle trasmissioni di "Striscia la notizia" l'intera opinione pubblica italiana è stata informata delle deplorevoli condizioni nelle quali venivano tenuti gli ospiti a quattro zampe del canile di Fasano, un importante comune in provincia di Brindisi.

Il giusto sdegno (da chi scrive pienamente condiviso) per i maltrattamenti inflitti ai poveri animali ha costretto le autorità a solleciti interventi di carattere giudiziario e amministrativo: sequestro del canile, sostituzione del gestore, miglioramenti igienico-sanitari ecc.

Eppure la situazione dei cani di Fasano, pur deplorevolissima, non era certo peggiore di quella nella quale tuttora si trovano i prigionieri talebani trasferiti dagli americani vittoriosi nella loro base militare di Guantanamo, nell'isola di Cuba, che è, per un arabo o per un afgano, come dire all'altro capo del mondo.
Tanto per cominciare, a quanto si è potuto vedere dalle immagini televisive, le gabbie in rete metallica del canile erano, nonostante la differenza delle dimensioni corporee degli occupanti, di misura certamente non inferiore e probabilmente superiore a quella (due metri per due) del lager americano e gli ospiti del primo erano liberi di muovervisi a loro piacimento, avendo disponibili tutti e quattro gli arti, a differenza di quelli del secondo, con le manette ai polsi e le catene ai piedi.
I prigionieri canini di Fasano erano in condizione di vivere secondo i ritmi naturali della giornata, vegliando al giorno con il sole e dormendo la notte con il buio, mentre quelli umani di Guantanamo sono tenuti giorno e notte sotto la luce di potenti lampade elettriche.

Il ministro della difesa americano Donald Rumsfeld, ha definito questo trattamento "umano ed appropriato". Sembra, a giudicare dal loro assordante silenzio, che le sue dichiarazioni siano considerate giuste ed appropriate dagli esponenti della classe politica italiana, tanto della maggioranza quanto dell'opposizione.

 




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I cani di Fasano
Francesco Mario Agnoli
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