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La nuova pista dell'Fbi per le buste al carbonchio
porta agli 007 americani DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON - Nelle indagini dell'Fbi sugli attentati con l'antrace negli Stati Uniti
a ottobre è emersa una pista inattesa: quella della Cia. La polizia
federale ha scoperto che i servizi segreti americani hanno sperimentato
nei loro laboratori il carbonchio di tipo Ames usato dagli attentatori.
La clamorosa rivelazione è del Washington Post . Il giornale ha spiegato che i laboratori della Cia non figurano tra i 91 registrati al Centro di controllo e di prevenzione delle malattie infettive di Atlanta e che l'Fbi ne è venuta a conoscenza solo a indagini inoltrate. Il Washington Post ha anche precisato che i servizi segreti non sarebbero sospettati degli attentati, ma lo sarebbe qualche tecnico o scienziato di una ditta di consulenza da esso impiegata, di cui s'ignora il nome. Citando «fonti dell'ordine pubblico», il giornale ha aggiunto che «il programma della Cia ha destato grande interesse nella polizia federale» e che «attualmente la pista è la migliore di quelle sinora seguite». Gli 007 - ha concluso il giornale -, dopo avere taciuto per due mesi, «stanno collaborando pienamente alle indagini». La Cia si è difesa affermando che la quantità di carbonchio
a sua disposizione è modesta, e che comunque non ne coltiva i batteri
nei laboratori. «Escludiamo assolutamente che l'antrace contenuta
nelle lettere spedite dagli attentatori al Congresso e altrove fosse nostra»,
ha detto un portavoce. Stando al Washington Post , tuttavia, un consulente
di servizi segreti potrebbe avere asportato e coltivato alcune spore.
L'Fbi starebbe prendendo in considerazione tre moventi per gli attentati:
una vendetta nei confronti di alcuni politici e giornalisti; un tentativo
di fare guadagnare ingenti somme alle ditte specializzate nella lotta
contro l'antrace; il
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