Vaclav Havel presidente
della Rep.Ceca
La Charta dell'Identita' Europea
28 ottobre 1995
 
 
7- Informazioni sulla nascita della carta

1- L'EUROPA COME COMUNITÁ DI DESTINO
L'Europa è una comunità di destino.Il processo di avanzamento della civiltà europea, così come esso è stato avviato da coloro che ci hanno preceduto e che noi abbiamo continuato, ci ha portato ad uno stadio di sviluppo caratterizzato dall'interdipendenza di tutti nel confronti di tutti. Questo destino comune, possiamo governarlo o subirlo.
Il mantenimento della pace, la conservazione dell'ambiente e l'organizzazione di una convivenza che assicuri a tutti una uguale dignità rendono necessaria una politica comune.
Unire l'Europa significa dare una risposta alle sfide del presente e trarre le conseguenze dalle dolorose esperienze del passato. Ogni europeo è chiamato a collaborare responsabilmente alla costruzione, in Europa, di una comunità fondata sulla pace.

2- L'EUROPA COME COMUNITÁ DI VALORI
L'Europa è prima di tutto una comunità di valori.
Lo scopo del progetto di unificazione europea è la difesa, la diffusione della consapevolezza. l'esame critico e lo sviluppo di questi valori. Essi sono fondati su di una comune civiltà giuridica, nella quale hanno trovato espressione la libertà del singolo e la responsabilità verso la comunità. I diritti fondamentali che caratterizzano la società europea si basano sulla accettazione dei valori della tolleranza. dell'umanità e della fratellanza.
Costruendo la propria civiltà sulle fondamenta poste dall'antichità e dal Cristianesimo, l'Europa ha sviluppato ulteriormente, nel corso della storia, attraverso il Rinascimento, l'Umanesimo e 1'Illuminismo, i valori ereditati dal passato. Sono così emersi l'ordine democratico, il riconoscimento universale dei diritti dell'uomo e lo Stato di diritto. Le creazioni culturali e artistiche, nate da un fecondo scambio di esperienze, la scoperta delle leggi naturali e la loro applicazione al progresso dell'umanità, il pensiero critico, manifestatosi nella conoscenza e nell'esercizio della facoltà di giudicare, ci hanno portato ad uno stadio di sviluppo nel quale tutti gli uomini possono vivere e lavorare insieme pacificamente, avendo acquisito la capacità di autodeterminarsi e la libertà dal bisogno. L'Europa ha trasmesso questi valori al mondo intero. In questo modo il nostro continente è divenuto la madre delle rivoluzioni del mondo moderno.
L'Europa ha rimesso continuamente in discussione i propri valori e li ha a più riprese negati. Dopo una fase storica caratterizzata da un nazionalismo sfrenato, dall'imperialismo e dal totalitarismo, gli Europei hanno imboccato la strada della realizzazione di un avvenire libero e pacifico attraverso l'estensione ai rapporti internazionali della libertà, del diritto e della democrazia. In questo modo è stato aperto in Europa il cammino verso un avvenire di pace e di libertà. Ma la divisione del nostro continente ha impedito che tutti li Stati europei potessero partecipare a questo processo.
Il carattere diversificato del processo di sviluppo dell'Europa e la necessità di dar forma in modo creativo al nostro avvenire comune rendono necessario dare al nostro ordine internazionale un'organizzazione federale, grazie alla quale nascano un sentimento europeo di comune appartenenza e la consapevolezza di un'identità europea. L'identità europea implica la libera circolazione delle persone e delle idee, e trova la sua espressione nella affermazione comune dei nostri valori. Passi importanti in questa direzione sono stati la Convenzione sui Diritti dell'Uomo e le Libertà Fondamentali del 1950, la Carta Europea del Diritti Sociali del 1989 e l'introduzione della cittadinanza dell'Unione Europea.
E' necessario creare le condizioni perché la democrazia, nell'Unione Europea, possa essere realmente vissuta dal cittadini.

3- L'EUROPA COME COMUNITÁ DI VITA
Per diventare l'Europa del cittadini, l'Unione Europea deve evolvere ulteriormente fino a trasformarsi in una comunità di vita della quale tutti possano avere esperienza diretta.
A questo scopo deve essere offerta la possibilità ai cittadini di dare un contributo più visibile al processo di unificazione europea. Per questo bisogna rafforzare le istituzioni europee in senso democratico e federale e rendere più trasparenti le politiche e i meccanismi decisionali. Ogniqualvolta vengano avanzate importanti proposte di riforma bisogna informare per tempo e coinvolgere nel dibattito pubblico tutti i cittadini.
A questo scopo, bisogna dare all'Europa una costituzione chiara, semplice e comprensibile, che definisca con nitidezza diritti e doveri del cittadini e degli Stati membri, descriva in modo netto funzioni e compiti degli organi dell'Unione e renda possibile a tutti prendere coscienza dei valori fondamentali che sono patrimonio comune degli europei. L'Europa ha oggi bisogno, sia nel quadro dell'Unione che in quello degli Stati membri, di una politica culturale che promuova l'identità europea.
Essa deve mettere in evidenza le radici e i valori comuni, e insieme la diversità dell'Europa. Il suo scopo deve essere quello di rafforzare la tolleranza nel confronti degli altri uomini e delle altre culture, di convincere i cittadini dell'importanza vitale dell'idea europea e di renderli capaci di dare il loro contributo al processo di unificazione europea.
La comprensione reciproca tra i cittadini europei deve essere promossa attraverso l'apprendimento di una o più lingue straniere fin dall'età prescolare. Si tratta anche di sviluppare ulteriormente, in un'Europa comune, la cittadinanza dell'Unione affinché tutti i cittadini abbiano, in ognuno degli Stati membri, gli stessi diritti. e gli stessi doveri.

4- L'EUROPA COME COMUNITÁ ECONOMICA:ASPETTI ECONOMICI, SOCIALI E AMBIENTALI
Dopo due catastrofiche guerre mondiali l'Europa ha colto l'opportunità di inaugurare una politica radicalmente nuova.
Il primo passo di questa politica è stata la fondazione, da parte di sei Stati, della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, grazie alla ,quale le industrie che producevano i materiali bellici essenziali sono state sottoposte ad un'autorità comune. Su questa base si è sviluppata la Comunità Economica Europea e infine l'Unione Europea. Ciò ha portato alla pace tra gli Stati membri e ha prodotto un livello di benessere che nessuna generazione precedente aveva mai potuto godere in Europa. Ma rimaneva la dolorosa divisione dell'Europa.
Il sistema che si era imposto all'Est per mezzo secolo andato infine in frantumi sotto il peso delle sue contraddizioni interne, anche perché in quella parte dell'Europa non si erano potute sviluppare la libertà e la responsabilità degli individui e delle imprese. L'economia è diventata il motore dell'unificazione europea. Il conseguimento di importanti successi non può comunque mascherare l'esistenza di gravi manchevolezze. Il successo economico non è sufficiente per fondare un'identità europea. L'economia è al servizio degli uomini.
Le finalità sociali dell'economia devono essere visibili. Una comunità sociale esemplare costituisce parte integrante dell'identità europea. Essa deve condurre ad una distribuzione dei compiti, delle risorse e del benessere tra tutte le parti dell'Europa. Scopo primordiale dell'Unione Europea è l'eliminazione della disoccupazione.
Il sistema fiscale deve essere trasparente, chiaro e adeguato alla natura dell'Unione. La difesa dell'ambiente e la conservazione della natura sono diventate un compito centrale dell'Europa. L'Europa - nella quale ha avuto inizio la Rivoluzione industriale - deve diventare, nella politica ambientale, un esemplo per gli altri e prendere iniziative perché la terra resti vivibile anche per i nostri figli grazie agli sforzi di tutti a livello mondiale.

5- L'EUROPA COME COMUNITÁ DI RESPONSABILITÁ
Nella società mondiale di oggi, nella quale tutti siamo diventati interdipendenti, l'Unione Europea ha una particolare responsabilità.
Il nostro continente è strettamente legato, economicamente e politicamente, a molte regioni del mondo. Conflitti e crisi all'interno e all'esterno dell'Europa minacciano nella stessa misura tutti gli Stati e tutti i cittadini europei. Soltanto un'Europa animata da spirito di cooperazione. solidale e unita, può contribuire efficacemente a risolvere i maggiori problemi mondiali.
Le contrapposizioni nella politica europea impediscono all'Europa di far fronte alle proprie responsabilità e possono portare soltanto al caos. La responsabilità globale presenta aspetti diversi. Essa comporta che si dia un contributo responsabile alla prevenzione del conflitti e alla soluzione delle controversie nel settore della politica estera e di sicurezza comuni. Ma essa comprende anche un'azione improntata alla giustizia e alla collaborazione nei confronti di altre regioni del mondo nel settori del commercio e dell'ecologia.
Con la sua integrazione pacifica e con i suoi valori l'Europa deve essere un esempio. Essa deve garantire i diritti dell'uomo e la protezione delle minoranze. In questo modo l'Europa potrà preservare anche la propria eredità storica.
E' nell'interesse dell'Unione Europea aprire il cammino all'ingresso nell'Unione agli Stati dell'Europa centrale e meridionale che accettano la prospettiva di un'Europa comune e i suoi valoni, e sostenerli nei loro sforzi intesi a rendere possibile la loro adesione.
Nel quadro delle Nazioni Unite, l'unione Europea deve assumere maggiori responsabilità per lo sviluppo pacifico del mondo e parlare con una sola voce.

6- VERSO UN'IDENTITÁ EUROPEA
Perché da questi fini e dall'attuazione di politiche concrete che siano ispirate ad essi possa nascere l'identità europea, riteniamo indispensabile nel quadro dell'Unione:

  • una costituzione dell'Unione Europea concisa e chiara, che definisca il comune ordinamento federale e contenga una dichiarazione vincolante del diritti dell'uomo e del diritti sociali, e che venga sottoposta all'approvazione del cittadini
  • sviluppo della cittadinanza europea;
  • una politica economica, sociale e ambientale comune, il cui scopo primo sia quello di creare lavoro per tutti e di difendere il pianeta da un ulteriore degrado,
  • una politica comune della cultura e dell'educazione dell'Unione e degli Stati membri che promuova l'identità europea e sappia radicare in tutti l'idea dell'unità nella diversità ed i valori comuni (non si è europei per nascita, ma lo si diviene per formazione);
  • promuovere il plurilinguismo. A tutti gli Europei deve essere reso possibile, a partire dall'età più giovane possibile, l'apprendimento delle lingue straniere. I cittadini dell'Unione devono essere messi in condizione di capirsi;
  • una enunciazione degli obiettivi politici che l'Unione Europea deve perseguire. L'Europa deve condurre a livello mondiale una politica comune, senza per questo compromettere il suo patrimonio di diversità.
La libertà, la pace, la dignità umana, l'uguaglianza di fronte alla legge e la giustizia sociale sono i nostri beni più preziosi. Per conservarli e svilupparli l'Europa deve avere una fisionomia politica moralmente convincente e una politica di solidarietà che rafforzi il comune sentimento di appartenenza e dia credibilità all'Europa, e della quale gli europei possano essere orgogliosi.
Quando questo scopo sarà stato raggiunto. si sarà sviluppata anche una più forte identità europea.

Informazioni sulla Nascita della Carta:
Stimolato dal poeta-presidente della Repubblica Ceca, Václav Havel, che nel suo discorso al Parlamento Europeo a Strasburgo l'8 marzo 1994 chiese che fosse redatta una Carta dell'Identità Europea, il 40' Congresso dell'Europa-Union Deutschland ha deciso a Brema il 5 novembre 1994 di elaborare un documento di questa natura.
A questo scopo l'Europa-Union ha costituito un gruppo di lavoro che, a partire dal 17-19 febbraio 1995 a Cursdorf (Turingia) ha predisposto una prima versione.
Dopo la sua pubblicazione nel numero di aprile della Europäische Zeitung e la pubblica presentazione del testo in occasione di una manifestazione nella Camera dei Deputati a Berlino 11 6 maggio 1995, ha avuto inizio all'intemo dell'Europa-Union un'ampia discussione, alla quale hanno preso parte anche l'Europäische Bund für Bildung und Wissenschaft e alcuni membri dell'organizzazione del Giornalisti Europei, e nel corso della quale sono stati proposti oltre 500 emendamenti.
In occasione di una seconda riunione del gruppo di lavoro, a Bonn, il 9 settembre 1995, le relative proposte sono state esaminate e, tenendo conto di esse, è stata elaborata una seconda versione della Carta.
Il 41' Congresso dell'Europa-Union Deutschland, tenutosi a Lubecca il 27 e 28 ottobre 1995 ha discusso di nuovo il progetto e lo ha approvato il 28 ottobre 1995 con due voti contrari e nessuna astensione.

Lo scopo di questa Carta, che descrive l'Europa come una comunità di destino, di valori, di vita, di attività economica, di solidarietà sociale e di responsabilità, è di suscitare un'ampia discussione per giungere ad un'Europa vicina al cittadini, che porti avanti una politica comune basata sulla solidarietà, che "rafforzi il comune sentimento di appartenenza e dia credibilità all'Europa, e della quale gli europei possano essere orgogliosi ".




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