Israel Shamir
La fanciulla e l'orco
 
aprile 2003

rachel corrieQuesta giovane ragazza americana, attivista del ISM (Movimento Internazionale di Solidarietà), cercava di fermare col suo fragile corpo un bulldozer sionista che voleva distruggere delle case palestinesi. Essa non avrebbe certo potuto immaginare che il conducente, dopo averla guardata freddamente, sarebbe passato sul suo corpo avanti ed indietro con la sua macchina d’acciaio da dieci tonnellate.

CLICCA QUI

per il download dell'"Omaggio a Rachel" la toccante testimonianza di quanto è accaduto...

 

Uno spaventoso mostro assale la città, uccide i coraggiosi difensori ed avanza per divorare i cittadini. All’ultimo momento una fanciulla si dirige innocentemente verso il mostro. Il suo guardo, lo sguardo dell’innocenza femminile, della vulnerabilità, della spiritualità e della certezza della bontà della causa, arresta il mostro sul suo cammino. La bestia si fa legare il possente collo e si allontana domata. E’ la storia di Santa Genoveffa e di tante altre Sante belle e virtuose; fanno parte del patrimonio religioso dell’umanità e sono il tema di molti stupendi arazzi e dipinti.

Nobili e coraggiose fanciulle sono ancora tra noi. Esse fermavano i treni dell’esercito USA con i soldati durante la guerra del Vietnam, arrestavano il cammino dei carri armati russi a Praga nel 1968 e a Mosca nel 1991. I conducenti dei carri armati francesi, russi, americani e tedeschi lo sapevano: anche un mostro si ferma quando una fanciulla si metteva candidamente sulla loro strada.E’ una legge naturale cui noi tutti siamo soggetti.

Rachel Corrie è stata uccisa da un mostro di un'altra storia. Questa giovane ragazza americana, attivista del ISM (Movimento Internazionale di Solidarietà), cercava di fermare col suo fragile corpo un bulldozer sionista che voleva distruggere delle case palestinesi. Essa non avrebbe certo potuto immaginare che il conducente, dopo averla guardata freddamente, sarebbe passato sul suo corpo avanti ed indietro con la sua macchina d’acciaio da dieci tonnellate. Nulla nella sua vita l’aveva preparata all’incontro con un mostro nato e cresciuto nei laboratori sionisti, un mostro totalmente alieno ed ostile agli esseri umani. Rachel aveva scritto ai suoi genitori: "Nessun tipo di lettura, nessuna frequenza a conferenze, nessuna visione di documentari o testimonianze avrebbe potuto prepararmi alla realtà di questa situazione. Voi non potete immaginarvela fino a che non vi sia possibile vederla, il fuoco dei carri armati apre brecce nei muri delle case e le torri di guardia dell’esercito di occupazione scrutano costantemente i bambini palestinesi dal loro orizzonte".

Sebbene essa avesse visto i corpi dei bambini palestinesi morti con le teste spaccate dai tiri dei cecchini ebrei, ancora nutriva l’illusione delle "difficoltà che l’esercito israeliano avrebbe dovuto fronteggiare se avesse sparato su di un inerme cittadino americano". Ella si sbagliava. Il Presidente del suo paese manda l’esercito a distruggere l’Iraq e avrebbe lasciato gli assassini Rachel all’arbitrio della massima potenza del Medio Oriente. Se l’azione di Bush fosse stata guidata dagli interessi dell’America egli avrebbe richiesto l’estradizione degli assassini di Rachel. E il conducente del bulldozer non è il solo. La gente dietro i parabrezza corazzati dei Caterpillars sono il prodotto finale del Sionismo. Alla nascita del movimento sionista il suo obiettivo eugenetico fu espresso in un poema:

"Mi dam umi eza Nakim lanu geza" – "Dal sangue e dal sudore noi genereremo una nuova razza vittoriosa e crudele", cantavano i sionisti. Con l’assassinio di Rachel Corrie l’esperimento è giunto alla sua realizzazione. La "razza crudele" non è più un sogno ma una nuova realtà geopolitica. Pochi mesi fa un conducente ebreo di bulldozer raccontò al mondo la sua esperienza di distruzione a Jenin:

"Io non ho pietà per nessuno. Volevo spazzare via tutto con il mio D-9 e così ho fatto. Ho demolito completamente. Volevo distruggere tutto. Ho pregato gli ufficiali con la radio di lasciarmi radere al suolo tutto dai tetti alle fondamenta. Spianare tutto. Quando mi si diceva di demolire una casa approfittavo dell’opportunità per abbatterne altre. Per tre giorni ho solo distrutto e spianato. L’intera area. Volevo distruggere tutte le case. Tutte quelle di cui ero capace. Non ho mai visto con i miei occhi gente uccisa dalla lama del D-9. Ma se ce ne fossero stati non mi sarebbe minimamente interessato. Se dovessi rimpiangere qualcosa rimpiangerei di non aver spianato l’intero campo. Mi sono preso molte soddisfazioni a Jenin, molte soddisfazioni. Nessuno ha espresso la benché minima riserva circa quello che abbiamo fatto. Chi oserebbe parlare? Se qualcuno provasse ad aprire la bocca seppellirei pure lui sotto il D-9."

La tragica morte di Rachel dovrebbe aprire gli occhi dell’America sul vero pericolo per il mondo che sta crescendo nel Medio Oriente. I suoi killers possiedono armi nucleari non solo bulldozer. Se Bush fosse davvero interessato ad intervenire nel Medio Oriente e a rimuovere con la forza le armi di distruzione di massa, potrebbe posizionare le sue truppe lì, sulle rive di ar-Rafah, dove c’è veramente una minaccia per la pace mondiale.


Segnaliamo di Israel Shamir

- Carri armati e ulivi della Palestina.
- Il Fragore del silenzio.




Vuoi essere informato sulle novità del sito e le iniziative di Identità Europea?
iscriviti cancellati


© Identità Europea 2004
Sito ottimizzato per una visione 800 x 600 px
Explorer 5.0 - Netscape 6 - Opera 7
e superiori


 

 
articoli censurati dalla stampa