articoli di identità europea
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Francesco Mario Agnoli
I Folli Pensieri di Erasmo da Rotterdam - 1
settembre 2002
 
 
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MISTERI FINANZIARI - Quando il dollaro cresce immediatamente scattano consistenti aumenti del prezzo della benzina per adeguarlo, affermano i petrolieri, al prezzo del petrolio, che, come ognun sa, si paga coi biglietti verdi. Quando il dollaro cala niente riduzioni o, dopo le proteste dei consumatori, ribassi minimi, perché, dicono sempre i petrolieri, il prezzo della benzina dipende pochissimo da quello del petrolio, ma è determinato dai costi della lavorazione e della distribuzione e dalle tasse.

PREZZI - L'Italia ha il primato dei prezzi più alti o quasi in Europa per ogni forma di energia: la benzina, il gas, l'energia elettrica. Relativamente a buon mercato c'è soltanto l'acqua. Pare che il governo intenda cogliere l'opportunità della siccità nelle regioni meridionali per eliminare questa sgradevole anomalia anche dove, al contrario, l'acqua abbonda.

SARAMAGO - Lo scrittore portoghese Josè Saramago , premio Nobel 1998, ha pubblicamente espresso alcune sue sgradevoli e sgradite opinioni sul conto del governo e dell'esercito israeliano, accusati senza mezzi termini di praticare una rigorosa apartheid nei confronti dei palestinesi e di essere contrari ad una pace giusta e ha paragonato i loro metodi a quelli nazisti. Di conseguenza i suoi romanzi sono stati espulsi dalle librerie e l'autore pensa che il prossimo passo possa essere quello del rogo in piazza. Non c'è da preoccuparsi, probabilmente si vuole solo fare posto al Mein Kampf di Oriana Fallaci.

NERI E NEGRI - E sempre a proposito di apartheid, il Sud Africa "boero" per averlo praticato è stato posto al bando delle società civili e del bon ton internazionale e fatto oggetto di sanzioni di ogni genere. Il governo di Israele e il suo premier Sharon poco manca vengano elevati all'onore degli altari. Evidentemente i sudafricani di colore erano (e sono) neri, i palestinesi, quale che sia il colore della loro pelle, negri.

LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE UNO- Capi di governo, politici, pezzi da novanta del mondo del diritto si spellano le mani negli applausi alla neonata Corte penale internazionale, che dovrà perseguire le violazioni dei diritti umani dovunque avvengano anche nel più riposto angolino dell'orbe terraqueo. Ottime intenzioni. Peccato che sia già prevista la categoria degli "impuniti": americani, russi, cinesi e israeliani. Sarebbe come se in Italia le Corte di Assise non potessero occuparsi di mafia e criminalità organizzata.

LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE DUE - E' stato assicurato che, al contrario dei tribunali di Norimberga e di Tokio, la Corte internazionale giudicherà tanto i vinti quanto i vincitori.. Viste le impunità di cui sopra è tuttavia difficile immaginare quali e quanti potranno essere i vincitori trascinati sul banco degli imputati. Forse qualche capotribù uscito vittorioso da una guerricciola tribale.

LA CORTE PENALE INTERNAZIONALE TRE - Fermo quanto sopra, occorre tuttavia riconoscere che gli aspiranti all'impunità garantita per legge non hanno tutti i torti. La Corte penale internazionale è senza dubbio il più grande e visibile palcoscenico mediatico che sia mai stato immaginato ed è facile immaginare che tutti i pubblici ministeri prime donne e soubrettes che affollano l'Europa (in particolare Italia, Spagna e Svizzera) farebbero a spintoni e gomitate per esibirvisi in qualità di grandi accusatori di un Grande della terra..

KAMENEI- Lo ayatollah Ali Khamenei ha chiamato l'Occidente sul banco degli imputati sotto l'accusa di "avere distrutto la moralità, scatenato due guerre mondiali, prodotto armi atomiche e favorito la nascita di gruppi come i talebani". Putacaso che abbia ragione il successore di Khomeini?

LIBERTA' E GIUSTIZIA- Il finanziere De Benedetti, conosciuto anche per le sue peripezie giudiziarie e il principe Caracciolo, proprietario dell' "Espresso", per opporsi al governo del plutocrate Berlusconi hanno costituito il gruppo "Giustizia e Libertà" destinato, nelle intenzioni, a collaborare con gli aficionados dei girotondi morettiani e del palavobis. Ne fanno parte Franzo Grande Stevens, avvocato della Fiat e presidente della Toro Assicurazioni, l'industriale Leopoldo Pirelli, l'ex-presidente della Consob e avvocato d'affari Guido Rossi e molti altri della stessa cerchia: i neo-proletari di Cofferati .

I PRODIGI DELLA SCIENZA- Sappiamo dai mass-media che i satelliti dell'Impero del Bene (al secolo gli USA) sono in grado di individuare, con tanto di barba, baffi e colore dei capelli, ogni singolo individuo che si muove sulla faccia dell'orbe terraqueo. Non basta, perché il satellite "auricolare" Echelon è in grado di captare ogni minimo sussurro, ogni parola scambiata sulla riva del mare o all'interno del più segreto degli uffici. Allora come si spiega che Bin Laden sia sia potuto dileguare, come un Saladino del tempo che fu, sul dorso del suo bianco cavallo, e il mullah Omar di una vecchia e scassata moto?

RIVOLUZIONE- I girondini capivano poco di politica e sono finiti male. Che sarà dei girotondini che non ne capiscono nulla? Per loro fortuna non è più in uso la ghigliottina. Rimane la mannaia del ridicolo.

 




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