articoli di identità europea
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Francesco Mario Agnoli
I Folli Pensieri di Erasmo da Rotterdam - 2
settembre 2002
 
 
  • La paura e l'arroganza
  • Gore Vidal 2
  • Rimpianti e speranze
  • Pinocchi anglosassoni
  • Irak e Georgia
  • Bush , Sharon e altri
  • Compianto o vendetta?
  • Prestito
  • La Costituzione Italiana: Art. 11

LA PAURA E L'ARROGANZA- Il Foglio del 7 settembre riporta una dura critica, ad opera, di Pierluigi Battista, del libro La paura e l'arroganza a cura di Franco Cardini, accusato, con gli altri coautori, di antiamericanismo, tanto che riassume la loro supposta tesi di fondo sulla strage dell'11 settembre in quattro parole: Ve la siete cercata. In realtà dalla lettura non risulta che questa sia l'opinione di Cardini, Tarchi e soci. Chi invece la pensa certamente così è lo scrittore statunitense Gore Vidal, che nel suo recente best-seller, pubblicato in Italia col titolo La fine della libertà, scrive che l'attacco alle torri è stata la sanguinaria reazione alle "avventate aggressioni del nostro governo ad altre società" (un'opinione condivisa dal primo ministro canadese Jean Chretien). Gli americani di complemento del Foglio farebbero, quindi, bene a prendersela, invece che con Cardini e C., con l'americano "vero" Vidal. Sempre che naturalmente non pensino che la libertà di pensiero, consentita agli autentici cittadini degli States, non si addica agli iloti e ai perieci della periferia dell'Impero.

GORE VIDAL 2- Qualunque cosa ne pensino il Foglio e in genere la grande stampa liberale, Gore Vidal farebbe bene a non dimenticare il trattamento riservato una sessantina di anni fa al suo concittadino Ezra Pound, il più grande poeta del secolo XX, prima ingabbiato in celle stile Guantanamo, poi condannato a morte, infine graziato e rinchiuso per anni in un manicomio criminale. Dopo l'emanazione del Patriot Act ci vuole poco in America per essere accusati di tradimento.

RIMPIANTI E SPERANZE- Lo storico inglese Eric Hobsbawm sostiene che la fine dell'URSS è stata una vera e propria catastrofe per gran parte del mondo . Niente di strano se è vero che questo Hobsbawm è o è stato comunista. Tuttavia da qualche tempo in qua e senza conoscere l'opinione dello storico inglese anche un anticomunista viscerale come Erasmo ha cominciato suo malgrado a rimpiangere l'URSS e a preferire l'equilibrio del terrore al monopolio americano della forza. Putacaso che Bush ci costringa a sperare nella Cina?

PINOCCHI ANGLOSASSONI- Blair e Bish, il Gatto e la Volpe dell'interventismo guerrafondaio, hanno tenuto una conferenza stampa dichiarando che una Relazione della International Atomic Energy Agency (IAEA) proverebbe al di là di ogni dubbio il possesso da parte di Saddam di armi di distruzioni di massa, chimiche, biologiche e nucleari.. La Volpe (Bush) ha concluso di non capire di quali altre prove ci sia ancora bisogno. Peccato che il portavoce dell'Atomic Agency si sia affrettato a dichiarare che non esiste alcuna Relazione. Più semplicemente il 6 settembre sono stati pubblicati alcuni articoli con immagini fotografiche satellitari riguardanti attività edilizie in ex-siti nucleari iracheni. Immagini a disposizione del pubblico fin dal mese di luglio e che, a parere dell'IAEA, "non significano nulla", perché "costruire un edificio è una cosa. Ripristinare un programma nucleare un'altra" . Anche in Inghilterra e in America le bugie hanno le gambe corte e il naso lungo.

IRAK E GEORGIA- La grande stampa liberale annuncia compiaciuta che al Consiglio di Sicurezza dell'ONU la Russia di Putin darà via libera agli USA in cambio del permesso di attaccare un altro Stato sovrano: la Georgia. Una mano lava l'altra e la guerra genera altra guerra.

BUSH, SHARON E ALTRI- Si deve essere inceppato qualcosa nei meccanismi della democrazia se i popoli sono sempre (quasi?) di gran lunga migliori dei loro rappresentanti.

COMPIANTO O VENDETTA? - Riesce difficile credere che il modo migliore per piangere e onorare i morti del WTC e persino di vendicarli sia di uccidere e storpiare altre migliaia di vittime innocenti irachene, magari con l'aggiunta di una manciata di georgiani (agli afgani si è già provveduto) con quegli "effetti collaterali" che costituiscono una specialità dell'esercito americano (e, per il vero, di tutti gli eserciti, particolarmente di quelli che nutrono una stupida fiducia nell'intelligenza delle bombe).

PRESTITO- Questa non è di Erasmo, ma presa a prestito: "E se L'ONU decidesse di mandare i suoi ispettori negli Usa senza termini di tempo o limiti di operatività, cosa ne direbbe il signor Bush? Una cosa è certa: in fatto di armi nucleari, chimiche e biologiche troverebbero cose molto più interessanti che in Iraq".

LA COSTITUZIONE ITALIANA- Art. 11: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

 




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