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EXCALIBUR - Non c'è ragione di stupirsi per le furibonde reazioni della cuyltura di sinistra in generale e marxista in particolare contro la programmazione su Raidue del programma televisivo condotto da Antonio Socci. A nessuno fa piacere dovere accettare la coabitazione in un edificio che si è occupato in esclusiva per quasi mezzo secolo.

LA LOGICA DI BUSH - Gli Stati Uniti e l'Inghilterra hanno da dieci anni fissato, senza il consenso dell'ONU e contro la volontà della grande maggioranza dei suoi membri, a nord e a sud dell'Iraq due zone di non volo, che con frequenza almeno settimanale si divertono a bombardare, provocando distruzioni materiali e perdite umane. Durante l'ultima incursione la contraerea irachena ha tentato dir rispondere al fuoco e Bush si è precipitato a dichiarare che in tal modo l'Irak ha violato la delibera dell'ONU sulle ispezioni. Perfino gli inglesi lo hanno invitato a stare calmo e non esagerare.

GIORNALISTI GRANDI FIRME - La stampa vicina al governo, interessata ad attribuire alla condanna di Andreotti valenza politica a sostegno della tesi della politicizzazione dei giudici (tutti toghe rosse), ha sorvolato sulla circostanza che la sentenza è stata emessa da una Corte d'Assise di appello, la cui composizione prevede due soli giudici togati a fronte di ben sei giurati popolari. Questi ultimi sono stati invece valorizzati dall'opposizione come gli autentici autori del ribaltone della sentenza assolutoria di primo grado. Repubblica ha pubblicato un fondo del suo ex-direttore e padre-padrone Eugenio Scalfari, che ha spiegato al colto pubblico e all'inclita guarnigione come e perché il senatore a vita in primo grado fosse stato assolto da un organo giudiziario tutto composto di inaffidabili giudici di carriera (appunto i togati, evidentemente a Dio invisi ed ai nemici suoi). Peccato che il grande giornalista ignori che anche in primo grado Andreotti era stato giudicato, a norma di codice, da una Corte di Assise di identica composizione. Scalfari, avvertito della cantonata da un esterrefatto lettore, ha dato atto con poche righe, modeste ed appartate, dell'errore compiuto, ma, non volendo ammettere di aver torto del tutto, ha sostenuto (sbagliando ancora) che in primo grado il rapporto numerico fra togati e giurati popolari era diverso e più favorevole ai primi. Anche alle grandi firme orgoglio, supponenza, tuttologia ed ignoranza giocano brutti scherzi.

IPOCRISIE LINGUISTICHE - Gli effetti collaterali sono nella realtà centinaia, a volte migliaia di morti; gli esuberi centinaia o migliaia di lavoratori e relative famiglie senza lavoro, stipendio ridotto e un dubbio futuro.

ELEZIONI IN AMERICA- Il giudizio sull'elettorato americano che ha dato la vittoria ai repubblicani nelle elezioni di medio termine cambia radicalmente a seconda che si attribuisca il successo alla politica di Bush a favore del riconoscimento dei diritti del nascituro e contraria all'aborto o alla sua volontà di muovere guerra all'Irak. La prima ipotesi è estremamente improbabile.

TURCHIA E UE- Fra le reazioni alla vittoria elettorale in Turchia del partito mussulmano "moderato" di Recep Erdogan, già condannato per istigazione all'odio religioso, l'auspicio di Rocco Bottiglione che in Turchia emerga una Democrazia cristiana islamica, vale a dire un partito a radici religiose, ma capace di mediare fra tradizione e modernità, come i partiti della Democrazia cristiana hanno fatto nei Paesi europei e il commento di Ana Palacio, ministro degli Esteri spagnolo: se la Turchia rispetterà i criteri della comunità europea non ci isaranno ostacoli per la sua entrata nella Ue, giacché l'Unione non è un club per cristiani. Ma gli attuali governi d'Italia e Spagna non erano fra i sostenitori delle radici cristiane dell'Europa da menzionare anche nella sua Carta costituzionale? O per essere considerati cristiani basta essere l'alter ego mussulmano della defunta D.C.?

CRISI FIAT- Esattamente come previsto, il management FIAT vuole utilizzare la cassa integrazione, cioè il denaro dei contribuenti, non per superare un momento di difficoltà senza danni per i lavoratori, ma per liberarsi definitivamente di oltre un quarto dei propri dipendenti.

SOFRI E L'UNITA'- Dalle colonne del giornale ormai più dei girotondini che dei Ds il filosofo Gianni Vattimo e il prof. Francesco Pardi, rivale in pectore di Cofferati per la guida della New Left, esortano Adriano Sofri a restare comunque in galera, per non dovere la libertà al iniziative dall'odiato Berlusca: la politica dei bassi sentimenti sulla pelle degli altri, ovverosia resistere, resistere, resistere… in galera. Il bello è che poi Vattimo, da vero teorico del pensiero debole, confessa che lui non sarebbe in grado di osservare quello che per Sofri è invece un imperativo dovere.

FIAT FELIX - Che tempi quando un funzionario Fiat era più importante di un impiegato e addirittura di un usciere ministeriale! Allora per avere una 500 o una 600 si aspettavano anche sei mesi e più e si accettavano clausole contrattuali che ponevano a carico del compratore gli aumenti di prezzo praticati dalla Fiat durante il periodo di atteso. Quanto a scegliere il colore della carrozzeria nemmeno a parlarne. A meno, naturalmente, di essere raccomandati da qualche autorevole personaggio.

IL GIUDICE QUATRANO - Si tratta di quel magistrato di Napoli noto per la partecipazione a manifestazioni dei centri sociali e affini, dal cui computer partì, diretta al sito dei Democratici di Sinistra una minacciosa e.mail firmata Brigate rosse. Il Gip napoletano se la cavò indicando co0mer autore del messaggio uno dei suoi figli, appunto quello non imputabile perché appena dodicenne e fu creduto sulla parola. Dal momento che gli inquirenti, dopo attenta analisi, ritennero plausibile l'attribuzione alle B.R. i casi sono due. O il giudice Antonio Quadrano tiene in casa discorsi in brigatese con tale frequenza che persino i figli in tenera età lo hanno appreso alla perfezione; oppure i messaggi delle B.R. sono intellettualmente a livello infantile. Vi è anche una terza ipotesi: che questo sia il livello degli inquirenti.

UN MODERATO - La stampa benpensante definisce il premier israeliano Sharon un uomo di centro, cioè un moderato. Se Sharon è un moderato come saranno mai in Israele gli estremisti?

UN PENSIERO DI DON CIOTTI - "Per fortuna che in Sicilia non c'è il petrolio, altrimenti l'avrebbero bombardata per catturare Bernardo Provenzano". Folle anche lui?