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GIUSTIZIA - Dopo l'emissione di un ordine di carcerazione contro il senatore-giornalista Lino Jannuzzi e, soprattutto, dopo una polemica col presidente del Senato, il filosofo Pera, condotta con la supponenza dell'esperto che mal sopporta intrusioni dei non addetti nel proprio campo, si è dovuto riconoscere che Jannuzzi gode dell'immunità per effetto dei suoi incarichi di rappresentanza in sede comunitaria e, di conseguenza, la Procura Generale di Napoli ha disposto la sospensione dell'esecuzione della pena esattamente come richiesto dal presidente del Senato. Filosofo-Magistrati 2 a 0. Non era meglio studiare, prima di polemizzare, e risparmiarsi la brutta figura?

TEUTONICHE INVIDIE - L'ex-locomotiva d'Europa affidata alle mani di un macchinista abile nel raccontare fole, ma non altrettanto nella guida arranca e, assieme al piccolo Portogallo, è stata chiamata alla sbarra (in sede comunitaria) con l'apertura della procedura d'infrazione (dove pare sarà presto raggiunta dalla Francia). Ritenendo disdicevole per l'ex-locomotiva trovarsi in posizione deteriore rispetto ad uno dei tradizionali vagoni di coda, il vicepresidente della BundesBank, Ludwig Stark, ha invocato sanzioni anche contro l'Italia, accusata di avere soltanto nascosto con abili operazioni di maquillage il vero stato delle proprie finanze. Che vuole farci, Herr Stark? nell'arte di arrangiarsi non ci batte nessuno. Herr Schroeder ha voluto imitarci e si è fatto subito cogliere in castagna, guadagnandosi la fama di solenne bugiardo.

GENOVA 1 - Dopo un anno e mezzo di indagini la Procura di Genova ha chiesto l'archiviazione del procedimento a carico del carabiniere Placanica, ritenendo che abbia agito in stato di legittima difesa. I partiti di opposizione protestano, pretendendo quello che, trenta o quarant'anni fa, i giudici istruttori propensi al ponziopilatismo chiamavano lo sfogo processuale. Il verde Paolo Cento ha addirittura chiesto una commissione d'inchiesta parlamentare per evitare che la morte di Carlo Giuliani diventi un nuovo mistero all'italiana. In realtà, l'unico mistero è perché si sia impiegato un anno e mezzo per accertare una legittima difesa resa palese anche ai più sprovveduti già dalle prime immagini dei telegiornali e perché si sia trasformato l'aggressore in un martire.

GENOVA 2 - Noglobalini, Centrisocialisti, Disobbedienti, Sinistresi associati vari avevano appena fatto in tempo a rallegrarsi per la liberazione della dozzina di arrestati su ordine della Procura di Cosenza, che hanno ricevuto la mazzata dell'arresto, disposta dalla Procura di Genova, di una nutrita schiera di partecipanti alle manifestazioni genovesi. Oltre tutto, a giudicare sempre dai telegiornali dell'epoca, questa volta sarà difficile sostenere che si tratti di reati d'opinione.

SINDROME DEI BALCANI - A suo tempo il governo dell'Ulivo, non meno USA-dipendente di quello Berlusconi e di questo più ipocrita, aveva escluso che la terribile malattia (leucemia) che aveva colpito molti soldati italiani reduci dalla spedizione in Kosovo. Adesso la scienza ha accertato al di là di ogni dubbio che l'insorgere del morbo è stato causato dall'impiego delle famose bombe all'uranio impoverito tanto care ai comandi militari statunitensi e britannici, con l'aiuto, rileva in una nota il responsabile dell'Osservatorio per la tutela dei militari, della superficialità ed impreparazione dei vertici politici e militari dell'epoca nell'impiego dei soldati.

ECUMENISMO - Avvenire del 14 dicembre scrive che la città di Erfurt e la sua università sono molto legate al mondo protestante e alla figura di Lutero, il quale, oltre ad avere qui studiato ed esservi stato ordinato sacerdote, nel 1521 vi tenne una predica rimasta famosa, affermando Io voglio dire la verità e devo dirla anche se cadessero venti teste. Tutto vero, solo che Avvenire ne trae la "logica" deduzione che in questa città, segnata da un ruolo tanto importante nella Riforma e nella conseguente frattura della Cristianità, la tradizione ecumenica è, dunque, forte. Forse per via delle venti teste cadute, che nella realtà furono poi centinaia di migliaia?

CASARINI - In Italia molti lo considerano un politico di prima grandezza (poco meno o poco più del regista girotondino Moretti) e le sue castronerie passano per i detti di un grand'uomo. A Copenhagen per un semplice rifiuto di mostrare i documenti lo hanno arrestato come individuo socialmente pericoloso. Non si poteva buttare la chiave?

BIAGI - Il giornalista Enzo Biagi ha deciso di non accettare la proposta di riprendere, questa volta su Rai3, la sua noiosissima rubrica Il Fatto. Se non ci ripensa (magari con una miliardaria causa di lavoro come Santoro), un regalo sotto l'albero.

FIAT - Per un re che torna dall'esilio (senza però riprendere il trono), uno che il trono lo lascia: Gianni Agnelli. I due sovrani decaduti potranno così incontrarsi e confidarsi, fra una cioccolata in tazza e un gianduiotto, le perdute glorie in qualche caffè di una Torino ex-capitale del Regno e dell'auto.

RAUF DENKTASH - Il leader turco-cipriota Rauf Denktash, irritato per il rinvio a fine 2004 delle trattative che dovrebbero portare all'ingresso della Turchia nell' Uniuone Europea, ha dichiarato che la Ue vuole costruire una fortezza cristiana intorno alla Turchia prendendosi anche Cipro. Magari fosse così. Purtroppo Silvio Berlusconi e Tony Blair, ai quali non importa niente del cristianesimo e molto dei desideri degli USA, si sono assunti il ruolo di avvocati della Sublime Porta.

FAMIGLIA CRISTIANA - Un certo Giorgio Vecchiato, esperto TV di Famiglia Cristiana, attribuisce un voto positivo alla trasmissione televisiva Ballarò condotta dall'esordiente Giovanni Floris, definita "punto d'incontro e crocevia" di idee ed opinioni (in genere conformiste di sinistra e politically correct) e uno totalmente negativo per un'altra trasmissione Excalibur, condotta dall'esordiente Antonio Socci, al quale addebita "più forma che sostanza, aria anni '70, maglioni a collo alto stile Lucio Battisti, occhi languidi e tono suadente della voce. Socci bada solo al loook, e in studio mai un vero contraddittorio". A essere ingenui verrebbe da chiedersi cosa può importare al telespettatore se al signor Vecchiato non piacciono i maglioni a collo alto, Lucio Battisti, gli occhi languidi e se, quanto a look preferisce quello di Santoro. Il guaio è che tanto a Vecchiato quanto a Famiglia Cristiana (che, detto, per inciso non ha mai parlato, se non per dirne male, di un grande fenomeno cattolico qual è Radio Maria) non piacciono i cristiani senza aggettivi e bollino rosso di garanzia. Altroché occhi languidi e voce suadente!

L'INGEGNERE - Adesso che l'Avvocato è giù di tono e sembra che il Cavaliere non se la passi tanto bene, ricompare sulla scena, reduce da traversie economico-giudiziarie (queste ultime conclusesi per lui felicemente), l'ingegnere sotto le insegne salottiere e radical-chic di Libertà e Giustizia. Se il progetto andrà in porto l'identificazione dell'Italia col modello statunitense sarà totale, trasformando le competizioni elettorali in un confronto fra la Confindustria di destra e la Confindustria di sinistra.

LA GUERRA DEL PETROLIO - I due semidei del Wallhalla anglosassone, Petrolbush e Fidoblair, hanno dichiarato che le tredicimila pagine del rapporto consegnato all'ONU dal governo dell'Irak è pieno di bugie e danno gli ultimi ritocchi ai preparativi di guerra. Ora per affermare che una certa rappresentazione della realtà è falsa occorre conoscere quella vera e fino ad oggi gli ispettori incaricati dall'ONU di questo accertamento non hanno riferito nulla che conforti le proclamazioni dei due gemellini guerrafondai, che, da parte loro, sostengono di essere in possesso di prove inconfutabili, che però non rivelano perché top secret. Domanda: perché l'ONU e il mondo dovrebbero credere a due personaggi trovati più volte in flagrante menzogna (lo scodinzolante Fidoblair anche per squallidi affari di famiglia)?

LOGICA SINDACALE - Secondo i capintesta dei sindacati della stampa i giornalisti di Mediaset e in particolare del TG5 avrebbero dovuto scioperare per indurre il governo ad intervenire per garantire il ruolo centrale della Rai e del TG1 minacciati, per l'appunto, da Mediaste e dal TG5.