articoli di identità europea
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Francesco Mario Agnoli
I Folli Pensieri di Erasmo da Rotterdam - 9
marzo 2003
 
 

ONU E ISRAELE - Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha pronunciato ben 73 risoluzioni riguardanti il governo dello Stato d'Israele. La prima è del 18 maggio 1951 e ordina l'immediato ritorno nelle loro case dei civili arabi trasferiti a forza nella zona smilitarizzata. L'ultima del 24 settembre 2002 e dispone l'immediata cessazione dell'occupazione e distruzione della città palestinese di Ramallah e l'immediato ritorno dell'esercito israeliano sulle posizioni tenute prima del 2000. Tutto all'insegna dell' immediatezza, nessuna di queste risoluzioni è stata osservata né prima né poi. Ciò nonostante nulla si è saputo circa minacce di bombardamento ed invasione militare e nemmeno di rimozione del governo inadempiente.

BERLUSCONI E LA GUERRA- Negli ultimi giorni l'Italia si è defilata dalla campagna promozionale bushemita per la guerra all'Iraq e ha ceduto alla Spagna il ruolo di secondo (dopo Fidoblair) alleato di Bush. Berlusconi si è spinto fino a dire che questa guerra sarebbe nefasta se condotta senza l'ONU. L'ipotesi più accreditata è che i tanto amati sondaggi demoscopici gli abbiano rivelato la radicale contrarietà alla sua politica di gran parte del suo stesso elettorato, facendogli balenare lo spettro di un disastro elettorale già nelle prossime elezioni amministrative.

STALINBUSH- Il presidente Bush ha fatto dichiarare al suo portavoce che lui degli appelli del Papa se ne frega (le parole sono un po' diverse, ma esattamente questa è la sostanza, che senza dubbio sarà, purtroppo, confermata dai fatti). Viene in mente il piccolo padre Peppone Stalin quando domandava ironicamente di quante divisioni disponesse il Papa. Alla fine, lui e i suoi successori, con tutte le loro bombe e divisioni, sono finiti male.

COSTITUZIONE EUROPEA - Trattandosi non di un documento religioso, ma del testo politico fondamentale dell'Unione europea quello che serve è che, meglio nel primo articolo che nel preambolo si faccia menzione non tanto di Dio, suscettibile oltre tutto di essere confuso col Supremo Architetto dell'Universo, quanto delle radici cristiane dell'Europa. E' questa una realtà storica e culturale, che, in quanto tale, nessuno (ignoranti a parte), né laico, né agnostico, né ateo, può negare, e tuttavia ricca sul piano concreto di implicazioni anche politiche. Non per nulla a chiederlo con particolare vigore sono laici (non saprei se atei o genericamente credenti) del genere di Giordano Bruno Guerri.

REATI DI OPINIONE - L'Ulivo e buona parte della stampa italiana se la sono presa col ministro Castelli reo di avere bloccato l'approvazione di un disegno di legge europeo in tema di razzismo e xenofobia. Peccato che i critici si siano dimenticati di dire che non si trattava affatto di punire gli atti razzisti e xenofobi, in Italia già sanzionati, ma di punire le opinioni, in pratica come si è cercato di fare in Francia sottoponendo a processo Oriana Fallaci per il suo libro, L'orgoglio e la rabbia (del quale, come sa chi segue questa rubrica, non una parola è condivisa da Erasmo, tuttavia profondamente convinto, a differenza dei sostenitori dei reati di opinione, eredi diretti dei liberi pensatori dell' '800, che ciascuno sia libero di pensare quello che vuole e di esprimerlo. Esattamente come dice la nostra Costituzione). Una volta tanto, grazie ministro Castelli.

SANREMO - Il parziale flop del festival canoro sanremese pilotato dall'immarcescibile Pippo Baudo ha suscitato meraviglia e, secondo l'italica abitudine, dotte discussioni di sociologhi, raiologhi, musicologhi, televisologhi e opinionisti vari. L'unica vera ragione di stupore è che si trovino ancora una decina di milioni d'italiani disposta a sorbirsi questa sfarzosa ma soporifera esibizione di vacuità e vanità.

MESSICO E ALTRI - Il Messico fa al momento parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. A parere unanime degli osservatori tutti in Messico sono contrari alla guerra all'Iraq: la Chiesa cattolica, i membri del parlamento, gli stessi ministri, i mass-media, i sindacati, i partiti, incluso quello di governo, e, soprattutto, almeno il 90% della popolazione. Tuttavia il presidente Bush ha fatto sapere al suo omologo messicano, Vicente Fox, che l'America sarebbe molto scontenta per un eventuale no messicano. Il centralismo democratico e le democrazie sorvegliate ed eterodirette sono emigrate da Mosca a Washington.
Comunque il Messico ha resistito e, per quanto impossibile possa sembrare alla luce dei debiti che li gravano, anche la maggior parte degli altri membri temporanei del Consiglio di Sicurezza ha rifiutato di vendere il proprio voto ai dollari offerti a piene mani dall'amministrazione americana. Onore al merito. E onore anche al ministro britannico Cook, che si è dimesso dal governo di Fidoblair.

BUSH IL CREDENTE - Il presidente statunitense ha fatto sapere che per ogni decisione importante si ispira direttamente a Dio. Peccato per lui che Giovanni Paolo II lo abbia prevenuto, svelando il nome di chi spinge alla guerra: Satana.

La RISOLUZIONE 1441 - Gli USA, dopo avere invano tentato di fare adottare al Consiglio di Sicurezza dell'ONU una seconda risoluzione sulla guerra all'Irak, pretendono di essere autorizzati all'attacco già dalla risoluzione 1441 (quella che imponeva il disarmo e autorizzava le ispezioni). Per quanto fino ad oggi se ne sapeva, le interpretazioni autentiche sono riservate all'autore del provvedimento da interpretare. E, guarda caso, l'opinione dell'ONU è diametralmente opposta a quella bushemita.

SOVRANITA' - Probabilmente pochissimi sanno che solo in Italia esistono ben 107 basi Nato, in tutto e per tutto sotto controllo americano, i cui militari per di più godono di una serie di immunità e privilegi essendo totalmente sottratti alla giurisdizione de giudici italiani (se n'è fatta la triste esperienza in occasione del disastro della funivia di Cavalese, "abbattuta" dagli spericolati voli aerei dei top-gun statunitensi). Occorre spiegare come tutto questo si concilii con la sovranità italiana ed europea. Spiegazione tanto più urgente adesso che la ribellione degli States all'ONU ne ha rivelato la totale inaffidabilità internazionale.

 




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