articoli di identità europea
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Francesco Mario Agnoli
I Folli Pensieri di Erasmo da Rotterdam - 10
aprile 2003
 
 

GLI IDIOTI DEL PACIFISMO - In molte città i manifestanti contro la guerra in Irak hanno bloccato per qualche ora il traffico automobilistico e ferroviario, rotto vetri, imbrattato muri e vetrine. Qualche migliaio di inattesi simpatizzanti assicurati a Bush. La partecipazione allew manifestazioni pacifiste è altamente sconsigliata a chi vuole evitare che il suo giudizio sulla guerra di Bush venga alterato da considerazioni non pertinenti

SCOPERTE - Scommettiamo che dopo l'immancabile vittoria i cosiddetti "alleati" della nostra televisione (alleati di chi?) troveranno grandi quantità di quelle armi di distruzioni di massa (chimiche e biologiche) invano disperatamente cercate dagli incompetenti ispettori dell'ONU? Naturalmente sarà necessario spiegare perché, disponendo di tali arsenali e avendo avuto tutto il tempo per prepararne l'impiego, Saddam non li abbia ancora utilizzati.

OSSEQUIO - Il governo Berlusconi, temendo di non avere fatto fino ad oggi mostra di eccessivo zelo, ha dato parziale esecuzione, a differenza di altri paesi europei, all'ordine di espulsione dei diplomatici iracheni impartito senza mezzi termini da Washington. Il portavoce (Frattini) del vero ministro degli esteri (Berlusconi) si è giustificato dicendo che i quattro espulsi avevano tenuto condotte non confacenti a diplomatici. Peccato che per accorgersene e adottare le conseguenti misure si sia attesa l'intromissione americana.

SACRO E PROFANO - Gli insegnanti hanno approfittato del generalizzato sdegno contro la guerra per rafforzare e nobilitare con la bandiera del pacifismo richieste riguardanti il loro contratto, indubbiamente più che legittime, ma comunque riguardanti questioni di denaro e di carriera.



RITARDATARI - Carlo Azelio Ciampi si augura che non venga sminuita l'autorevolezza dell'ONU. Può stare tranquillo. E' già a zero. Sotto non può scendere.

BERLUSCA-PINOCCHIO - La partenza di Vicenza alla volta del Kurdistan iracheno di 1.500 paracadutisti americani è costata al governo l'accusa (mica tanto infondata!) di avere violato l'impegno preso in parlamento di non consentire l'uso di basi poste sul territorio nazionale per azioni di guerra. Berlusca si è difeso assicurando che quei paracadutisti erano destinati esclusivamente a missioni umanitarie. I generali americani, che forse a dispetto delle telefonate di Bush non gli vogliono bene, lo hanno prontamente smentito, assicurando l'impiego dei paracadutisti in operazioni militari (pare già in atto). A Berlusca resta il conforto di essersi assicurato un ottimo punteggio nella corsa alla successione di Benigni per il prossimo Oscar al peggiore attore-protagonista dell'anno.

BLAIR-PINOCCHIO - Un serio rivale di Berlusca all'Oscar di cui sopra è però Tony Blair. Il premier inglese, che ha già mostrato ripetutamente elevate capacità di diffusione a livello mondiale di colossali panzane (più o meno le stesse poi ripetute senza successo da Powell all'ONU, ha dichiarato alla televisione britannica che i due soldati inglesi uccisi in Iraq, i cui corpi senza vita sono stati mostrati al mondo dall'emittente araba Al Jazira, in realtà erano stati presi prigionieri e poi fatti assassinare da Saddam. La notizia ha suscitato l'indignazione della sorella di uno dei due, Luke Allsopp, informata dal comandante del reparto che il fratello era caduto in azione. Il presunto moralista (qualche commentatore gli attribuisce, chissà perché, forti tensioni morali) ha dovuto ammettere: "Non ci sono prove conclusive sull'uccisione dei soldati", in altri termini "mi sono inventato tutto".

EPIFANI - Il segretario generale della CGIL è stato contestato, oltre che dal centro-destra, da una parte del centro-sinistra per avere lanciato lo slogan "né con Bush né con Saddam". I suoi contestatori lo rimbrottano per avere messo sullo stesso piano un feroce dittatore e il rappresentante di quella che viene definita "la più grande democrazia del mondo". In realtà merita il rimprovero per la ragione opposta, perché l'equidistanza non basta. In questo momento (va sottolineata, almeno per ora, la limitazione temporale) la coerenza impone a chi è veramente contro la guerra di essere, nonostante tutto quello che si può e si deve dire contro di lui, per Saddam, rappresentante bene o male di un popolo aggredito, e contro Bush, l'aggressore. Se risultasse che alla fine le guerre pagano sempre diverrebbe impossibile farle cessare e la causa della pace, già mal ridotta, subirebbe un colpo mortale, il peggiore dei pur pessimi "effetti collaterali". Epifani, il moderato.

SHAME ON YOU, BUSH. - Dopo le bombe sui due mercati popolari e su quartieri residenziali di Bagdad è proseguita l'escalation degli "effetti collaterali" menzionati con militare nonchalance nei briefing dei generali USA. Il 31 marzo al check point di Najaf i marines hanno ucciso dieci civili (la scusa che si trattasse di potenziali kamikaze non regge, dal momento che ben cinque erano bambini), il 1° aprile sono stati colpiti due autobus carichi di civili, in parte occidentali, e, soprattutto, è stato bombardato un quartiere residenziale della cittadina di Hilla, con esiti così descritti da Rolanmd Huguen-Benjamin, portavoce della Croce Rossa: "Un orrore, una strage mai vista, decine di corpi smembrati". Shame on you, Bush. Ma per vergognarsi ci vuole coscienza e intelligenza. Bush invece è del tutto simile alle sue bombe.

OPPRESSI E OPPRESSORI- Il leader della UIL, intervenendo nella polemica innescata da Cofferati nel centro-sinistra e nei sindacati sull'auspicio d una fine rapida o di una lunga durata della guerra e della vittoria finale, ha detto: "E' una stupidaggine dire che con al vittoria degli angloamericani gli iracheni passerebbero da una oppressione all'altra. Non mi sentirei di dire che gli americani e gli inglesi siano popoli… oppressi". E' vero. sono e sono sempre stati poipoli oppressori

 




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