archivio di erasmo da rotterdam
articoli di identità europea
- Cerca nel sito -
Romano
Ricciotti
Gli aspetti giuridici: elaborazione del pensiero di Identità Europea
dicembre 1999
 
 

L'identità europea, non può manifestarsi, sotto il profilo giuridico, come un organismo retto da un'autorità centrale e da una miriade di autonomie regionali o cittadine.

1 - L'identità europea, sia detto con grande rispetto verso i fautori del localismo, non può manifestarsi, sotto il profilo giuridico, come un organismo retto da un'autorità centrale e da una miriade di autonomie regionali o cittadine. Essa ha bisogno dello Stato.

"In realtà, la storia degli ultimi due secoli ha dimostrato che la sparizione dei corpi intermedi [ossia confraternite, corporazioni ecc.] serviva solo a mettere l'individuo, nudo e indifeso, alla mercè dello Stato. Ma ormai, a sua volta, lo Stato -quello nazionale, ma anche la federazione o la confederazione di Stati che in qualche modo gli si va sostituendo- rappresenta un corpo intermedio che garantisce legalità e trasparenza sottraendo il singolo cittadino al predominio arbitrario, assoluto e anonimo, delle organizzazioni dello sfruttamento globale. Ecco perchè le multinazionali che hanno interesse a liberalizzare definitivamente i mercati in modo da abbassare indefinitamente il costo del lavoro e ad alzare parallelamente i profitti, stanno corrodendo dall'interno gli Stati, ecco perchè le varie forze politiche occidentali, di destra e di sinistra, si stanno tutte omologando e convertendo al primato dell'economia e vanno accettando sempre più il principio che profitti e interessi siano valori intangibili, primari, incontrovertibili: mentre al contrario sappiamo bene che in politica era legittimo scegliere anche strade antieconomiche, ma legittimate da una necessità morale o ideale"

(FRANCO CARDINI, Il giornale, 2 dicembre 1999).

2 - Questa linea di pensiero (primato della politica sull'economia, salvaguardia dei corpi intermedi e delle persone, non degli individui) pone un tema di riflessione che riguarda gli aspetti giuridici dell'identità della nostra Patria europea.
Fatto il Mercato comune, fatte le Regole comuni, fatta la Moneta comune, fatte tutte queste cose a opera dei ceti dirigenti dell'economia, privi di legittimazione popolare e di sensibilità sociale, occorre costruire lo Stato europeo.
Nel Parlamento dell'Unione sembrano emergere due concezioni (prescindendo da quella brtannica che non vuole l'unità d'Europa): la concezione individualistico - liberale -liberistica, negatrice delle identità nazionali in nome dei Mercati, e la concezione che si ispira alla vecchia idea di Europa delle Patrie, oggi riproposta come Europa delle Nazioni.

3 - L'aspetto giuridico della questione può risolversi nella scelta fra Stato federale e Confederazione di Stati.
Lo Stato federale è uno Stato unitario, disciplinato da norme costituzionali interne, caratterizzato da ampie autonomie regionali. Il cittadino è cittadino dello Stato, non delle regioni -comunque denominate, anche Stati- che lo compongono.
La Confederazione è un'unione di Stati sovrani regolata dal diritto internazionale. Il cittadino è cittadino dello Stato e non della Confederazione.
La Confederazione svizzera, gli Stati uniti d'America e gli Stati germanici furono in origine delle Confederazioni. L'evoluzione storico-politica ne fece degli Stati federali (anche se la Svizzera conserva il nome di Confederazione).
Si può dire che la Confederazione rappresenti la prima tappa per l'unificazione.
Quale sia la forma più adatta per la costruzione giuridica dell'Europa -organismo sovrannazionale o Europa delle Nazioni- è il tema delle ricerche, dei dibattiti e infine delle deliberazioni di Identità europea nei prossimi anni.




Vuoi essere informato sulle novità del sito e le iniziative di Identità Europea?
iscriviti cancellati


© Identità Europea 2004
Sito ottimizzato per una visione 800 x 600 px
Explorer 5.0 - Netscape 6 - Opera 7
e superiori


 

 
articoli censurati dalla stampa