HOME

LA MIA PESCA

La pesca in mare è una delle passioni che ho oltre quella per la Radio, il Radiomodellismo ed il P.C. La passione per la pesca è, ovviamente, abbinata al grande amore che ho per il mare. Ho cominciato diversi anni fa quasi per caso. Stavo trascorrendo le ferie in un campeggio vicinissimo al mare e, per passare il tempo, acquistai una canna economica con il suo bravo mulinello e dalla riva, come facevano tanti altri, mi misi a pescare. Entusiasmato dalle prime “catture” le mormore, mi organizzai, per l’anno successivo, di tutto punto: canna e mulinello più “seri”, mentre io anno dopo anno mi organizzavo le mormore anno dopo anno diminuivano sia di frequenza che di taglia e nel parlare del problema con altri pescatori cominciai a fare amicizia con persone che possedevano la barca. Il tipo di pesca cambiò: dal surfcasting al bolentino. Successivamente comperai un gommone e un motore, ma con il gommone i tipi di pesca erano limitati. Con il passare degli anni, aumentò la passione per la pesca e di conseguenza l’attrezzatura; inoltre cambiai barca e, quindi, tipo di pesca. Dalla pesca a fondo, che è un tipo di pesca statica perché si effettua stando ancorati (il bolentino), a quella di movimento che è la traina. La differenza che c’è tra questi due tipi di pesca è che, con il primo, è facile riempire il "cerignolo" (contenitore per il pescato) con prede numerose ma piccole, non ha bisogno di tanta esperienza e si può effettuare con un’attrezzatura minima. Con il secondo sistema, invece, le catture sono minori come numero, ma cambia la loro qualità e grandezza. Ovviamente, questo, richiede un’attrezzatura impegnativa, se effettuata con serietà, particolare. La pesca in barca non lascia nulla al caso, ha bisogno di una conoscenza sulle condizioni meteo che vanno ascoltate sui vari bollettini nautici trasmessi sul VHF, sui venti presenti in zona,  sulla tecnica e sul pesce che si vuole insidiare. Il tipo di esca che si traina, è importante; ce ne sono di mille tipi: dalla piuma al cucchiaino, dal minnow al “vivo”. Poi subentra la profondità a cui si pesca: a fondo, a mezz’acqua o in superficie. Riguardo la distanza dalla costa può essere di sottocosta e d’altura e qui, la barca, è importante; deve dare sicurezza e avere, possibilmente, due motori: uno grande, per raggiungere velocemente il posto di pesca che alcune volte è a diverse miglia dalla costa, e uno piccolo, il quale ha una duplice funzione: di emergenza e per effettuare la traina vera e propria. La velocità di traina della barca cambia a seconda dell’esca che si traina e dal pesce che si vorrebbe (!) catturare. Per non parlare delle canne e dei mulinelli che si usano, i quali devono dare la massima affidabilità. E’ importante anche il diametro del filo che si usa e la distanza dalla barca alla quale va trainata l'esca. Ecco cosa intendevo, all’inizio, parlando di minima esperienza. Questa esperienza si acquisisce con il tempo. Anch’io, che la pesca a traina ormai l'effettuo da diversi anni, mi accorgo, a volte, di trovarmi in difficoltà. Ovviamente, tutto questo, è anche supportato dall’attrezzatura elettronica di bordo. La mia barca è una SESSA "Key Largo 18" di mt. 5,20 con due motori, che come dicevo prima, sono importanti, un 70Cv Johnson motore principale ed un 8Cv Yamaha che uso per la traina e facendo i vari scongiuri, in caso di malfunzionamento del 70Cv, mi permette di rientrare in porto. La mia barca e' corredata: da un’ecoscandaglio, che ha il compito di rilevare la linea batimetria del fondale e la sua conformazione; rilevare l’esistenza di pesce sotto la barca la sua profondita' e la temperatura dell'acqua, parametro questo importantissimo per la maggior parte di tipi di pesca. Inoltre ho un GPS, strumento utile per indicarmi la rotta da seguire ed il punto esatto di pesca, dati precedentemente studiati e ricavati sulle carte nautiche della zona e memorizzati, visto i miei hobby non poteva mancare una Radio VHF per essere in contatto con la terra ferma ed i vari amici pescatori disseminati, al momento, nella zona. I pesci che catturo solitamente sono i pesci Serra, Ricciole, Tonnetti e  Lampughe; questo avviene specialmente da fine Agosto e Settembre, mesi in cui si avvicinano alla costa. La loro cattura è divertente e la loro fine è quella di trasformarsi in pasto, per la gioia del palato. Un’altra pesca che faccio,  durante l’estate, con i miei amici  ed uno in particolare (Gianfranco) è la pesca al Tonno; pesca veramente molto emozionante ma altrettanto stressante. Il peso di questo pesce và dai 30 kg. ai 50-60 kg. almeno nella nostra zona di pesca (Terracina). Il Tonno, della sua specie primo per qualità, è un pesce che, per la combattività ed il peso, diventa assai faticoso riuscire a portarlo in barca; per alcuni esemplari occorrono, a volte, anche due tre ore di combattimento. Anche questo, comunque, per la gioia del palato, finisce… sott’olio. Penso che, per grandi linee, ho detto quasi tutto sulla pesca che effettuo, con mio divertimento, in estate. 

HOME IQ0N PHOTO LINKS