Sito di Lino - IK3NGU |
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Raccolta Acqua Meteorica e Casalinga |
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Questo impianto ha partecipato alla manifestazione nazionale organizzata da Ises Italia "I giorni delle Rinnovabili - Impianti Aperti" sabato 19 e domenica 20 aprile 2008
Questo tipo di impianto auto-costruito partecipa al laboratorio del gruppo: auto-costruzione, auto-produzione, baratto, software libero nell'ambito del progetto Vivere con Stile promosso dall'amministrazione Comunale di Portogruaro (VE)
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Sistema auto-costruito per il recupero dell'acqua meteorica
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Recupero acqua
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Il progetto
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Serbatoio
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Prelievo dal pluviale
Ovviamente non vedevo l'ora di provare se il sistema di prelievo funzionasse a dovere e dunque ho atteso la prima pioggia che non ha tardato a venire.
Si tratta di componenti per il giardinaggio della nota casa tedesca Gardena
Le cisterne sono disponibili in due capacità: 400 e 800 litri, sono da smontabili e dotate di coperchio. Ma il pezzo forte è il filtro deviatore per pluviale che vedete qui sotto. Esso si adatta a tubi pluviali rotondi di vario diametro, previo taglio di un segmento, ed è dotato di filtro, ma soprattutto di automatismo per il pieno massimo!!
Il prezzo di un sistema completo si aggira al pubblico sui 290 Euro, eventualmente integrabile con una pompa elettrica, sborsando altri 115 Euro. Mi sembra un buon compromesso. Il filtro deviatore da solo costa 90 Euro senza raccordi e secondo me vale più di tutto (il resto uno lo ha già o se lo costruisce in base alle necessità).
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La rete di distribuzione
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Utilizzo e considerazioni
Cose da fare
giugno 2008 - avendo convinto il mio vicino Giuseppe a fare uso di acqua piovana per il suo orto e giardino, mi sono trovato nella necessità di rivedere il progetto, almeno nella parte di approvvigionamento. In effetti questa operazione mi ha permesso di risolvere anche il problema del pieno-massimo. Il principio è quello della cassetta dello sciacquone degli scarichi dei gabinetti. agosto 2011 - ho rivisto completamente le due vaschette di prelievo acqua per i tre accumuli esistenti, di cui uno del mio vicino Giuseppe. Ora sono molto più capaci e pratiche da ispezionare rispetto alla versione precedente (cancellate da questa pagina). - In pratica ho realizzato una vaschetta da una scatola di giunzione 30 x 30 in PVC da interro (si trovano dai fornitori di materiale edile, costano poco e sono robuste). Ho praticato i fori sui lati e sul coperchio e poi ho costruito il sifone. Qui ho tagliato un tratto di tubo pluviale metallico che avevo e l'ho fissato al fondo della cassetta. Le foto spiegano bene quanto fatto. (vedi foto qui sotto) Ho inserito lateralmente due bocchette da 4 cm, uno per il mio serbatoio e uno per quello del mio vicino; poi uno al centro per il pieno massimo con lo scolo, ma montato con il bocchettone interno in verticale. Ho tagliato un tratto di 5 cm di pluviale ed ho inserito la vaschetta come da foto. vaschetta per l'accumulo a nord della casa. Quindi quando piove alimenterò i due serbatoi laterali entrambi da 500 lt e poi quando essi saranno pieni l'acqua andrà via dal bocchettone centrale automaticamente!
Basta un temporale per fare il pieno !!
Attenzione: per evitare accumuli d'acqua indesiderata (per via delle zanzare) all'interno della vaschetta, conviene praticare un forellino da 3 mm sotto. In questo modo si drena lentamente l'acqua rimasta al livello inferiore rispetto alle uscite degli accumuli. Il sistema funziona bene. Preleva subito tutta l'acqua in arrivo dal pluviale per i serbatoi e il sovrappiù lo lascia andare verso le scarico centrale divenuto ora molto generoso (10 cm). Diversamente dalla seconda versione del 2008 che non era in grado si sopportare carichi di pioggia medio grandi facendola traboccare dalla vaschetta stessa.
05/08/2008 Come accade qualche volta parlando con gli amici, qualcuno potrebbe desiderare la stessa soluzione per se stesso, ovvero per casa propria. Così l'amico Valter mi ha chiesto se fosse replicabile a casa sua questo tipo di impianto. Una volta studiato il suo sistema di raccolta dell'acqua piovana, ho deciso che si poteva fare. Dunque ecco qui sotto alcune foto di quello che è risultato. L'amico Valter, mi assicura che durante un temporale è un piacere vederla riempire e qualche volta mi dice che il pieno massimo lavora anche se il serbatoio non è ancora pieno. Vuol dire che con le misure dei tubi siamo un poco troppo al limite! Il prossimo intervento di miglioria sarà sicuramente l'aggiunta di una pompa elettrica esterna per poter innaffiare come se l'acqua provenisse dall'acquedotto.
Dall'esperienza di Giuseppe, mio vicino di casa, emerge un significativo miglioramento nell'utilizzo dell'acqua per annaffiatura. Come specificavo più sopra, Giuseppe ha bisogno di bagnare sia il giardino sia il piccolo orto. Il sistema di recupero acqua piovana realizzato da poco è diventato l'occasione per ideare anche il sistema di annaffiatura. Durante il periodo che va da marzo-aprile a ottobre, Giuseppe usava circa cento litri al giorno di acqua potabile per bagnare con il classico tubo di gomma. Ciò avviene praticamente ogni giorno e se si doveva assentare per vacanza o altro, doveva incaricare qualcuno che lo facesse per lui. Dopo vari esperimenti, Giuseppe ha creato un semplice sistema di annaffiatura a goccia per caduta naturale, cioè senza pompa, sfruttando il piccolo dislivello esistenze tra il serbatoio ed il terreno di circa 25 cm. Come mostrato nelle foto qui sotto, i componenti sono di comune reperibilità presso negozi di giardinaggio o agricoli. Sono stati installati diversi rubinetti per poter sezionare le zone da bagnare. Per esempio solo orto, o solo giardino; oppure solo una parte dell'orto con i pomodori o l'insalata, ecc.. Anche se non c'è acqua piovana a sufficienza, Giuseppe provvede all'annaffiatura rifornendo il serbatoio direttamente con il tubo dell'acqua potabile. Una volta aperto il rubinetto del serbatoio, l'acqua scende molto lentamente, bagnando appunto goccia a goccia l'orto e/o il giardino. L'effetto è ben visibile nelle foto. Ora, con questo sistema il consumo giornaliero si è ridotto a circa 50 litri di acqua al giorno. Quindi si è ottenuto un risparmio indicativo di acqua del 50%! Oggi, Giuseppe può assentarsi anche qualche giorno senza preoccuparsi troppo del suo verde, poiché questo sistema, una volta caricato il serbatoio di 500 lt, provvederà lentamente e nel modo ottimale fino a dieci giorni (in modo automatico).
libro acquistato su Amazon in settembre 2007 (ormai a sistema realizzato): "Rainwater Collection for the Mechanically Challenged" di Suzy Banks (Author), Richard Heinichen (Author), Tre Arenz (Illustrator)
E' possibile economizzare acqua anche in altri modo in casa. Nel locale cucina per esempio, passa molta acqua. Pensate al lavello dove si sciacquano le posate, i cibi e tante altre cose. Un parte di quell'acqua si può effettivamente recuperare mediante un semplice sistema. Tenete a portata di mano una brocca da 2 o 3 litri e lasciatela all'interno del lavello quando sciacquate verdure, posate, ecc. Come nella foto qui sotto. Voi direte: e allora? l'acqua che recuperate vi servirà: d'inverno per risciacquare il lavello stesso, per riempire gli umidificatori nei termosifoni (quelli di coccio), e quello sul caminetto o la stufa e poi chissà a quante altre cose (ditemelo voi) d'estate, oltre che per risciacquare il lavello, vi servirà anche per bagnare le piante nei vasi, ed altri usi minori. Vi assicuro per esperienza diretta che stiamo parlando di parecchi litri d'acqua alla settimana. Questa pratica, vi permetterà di usare meno acqua potabile dal rubinetto. Anche perché gli utilizzi qui suggeriti non necessitano di acqua pulita di acquedotto. novembre 2010 - in seguito alla rottura delle tubazioni nel pavimento del seminterrato (locale caldaia e servizio) abbiamo deciso di realizzare la predisposizione per il riuso delle acque meteoriche durante il rifacimento degli impianti. In fondo si tratta di aggiungere delle tubazioni per la futura ed eventuale posa della cisterna in giardino, della apposita centralina e della linea dedicata all'alimentazione delle cassette WC. Buon recupero!
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visite dal 7/12/2007 |
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Ultimo aggiornamento 13 agosto 2011 |
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