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Cottura elettrica ad Induzione |
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Cuocere con piano elettrico ad induzione
Ebbene, é presto detto! Se state considerando la trasformazione del vostro attuale impianto climatico casalingo in favore di uno a risparmio energetico, potreste scoprire che il gas non vi serve più. Lo so che è difficile da accettare, ma le possibilità di rivoluzionare il sistema con indubbi vantaggi, per la sicurezza ed anche per il portafogli, sono concrete.
La domanda sorge spontanea: come si cucinerà in casa allora?
Con i fornelli elettrici!
Attenzione: però non si tratta del solito piano di cottura in vetro ceramica, quello che diventa rosso per intenderci, ma di uno ad INDUZIONE (che non diventa affatto rosso rovente quando è in funzione).
Dal punto di vista fisico si sostituisce perfettamente a quelli a gas appunto, avendo misure standard. Si collega però all'alimentazione elettrica normale, anche se richiede una presa per la Forza Motrice (16A), cioè di quelle per lavatrice o la lavastoviglie per intenderci. L'assorbimento massimo del piano è 2800 W. Il piano di cottura scelto è un San Giorgio, quindi destinato al mercato italiano. Modello GPI643X. La particolarità tecniche di questo piano di cottura sono diverse:
Tra
i vantaggi di questi piani, vi è il fatto che la cottura dei cibi viene fatta a temperature decisamente inferiori, con una immissione di vapore (e CO2!!!) nell'ambiente domestico del
90% in meno.
Da notare che funziona solo con stoviglie ferromagnetiche. In pratica sulle stoviglie dove si attacca la calamita. Se non le avete in casa, dovrete comprarle e cercare quelle con il simbolo INDUZIONE:
Tuttavia, nella confezione del piano di cottura abbiamo avuto la piacevole sorpresa di un completo di stoviglie da 10 pezzi in regalo. Ciò stato utile per cominciare. Aggiungo che se potete visitare un negozio IKEA, troverete ottime stoviglie di tutte le misure per la cottura ad induzione da comprare a prezzi accettabilissimi, in accordo con la politica del marchio. Il costo di un simile piano di cottura si aggira attorno agli ottocento euro.
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Cottura ad Induzione
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Il piano è facile da usare, anche se bisogna abituarsi alla novità. I comandi sono sensibili al tocco delle dita e per ogni interazione si sente un bit di risposta, come succede per le tastiere dei telefonini. Inoltre le funzione attive sono visualizzate tramite mini indicatori digitali rossi. Una volta scelto il settore si poggia la pentola con le pietanze e si attiva la zona cottura premendo fino alla potenza desiderata da 1 a 10. Se la pentola non è sul posto giusto oppure è vuota, oppure non è adatta, l'indicatore lampeggerà per segnalare l'anomalia. Così pure se il piano è eccessivamente bagnato. Altrimenti tutto procederà regolarmente.
La particolarità di questo tipo di cottura è che il piano e la pentola rimangono freddi nelle zone lontane dalla zona di appoggio in funzione (quella rotonda). Dunque a fine cottura potrete sollevare la pentola dalle maniglie senza presine e senza temere di scottarvi. Proprio così! Anche il resto del piano cottura sarà freddo. Solo la parte utilizzata sarà "a rischio scottatura", ma una apposita segnalazione lampeggerà comunicandovi che è ancora calda e quindi dovete stare alla larga. Miracoli della tecnologia ad induzione: in pratica qui si scalda solo la pietanza attraverso il fondo della pentola, un po' come succede con i forni a microonde, dove il piatto rimane quasi freddo. Oltretutto è facile da pulire. Dopo un anno di utilizzo, possiamo dire che siamo soddisfatti per la spesa fatta. Lo consigliamo a tutti. Soprattutto siamo contenti di non avere più il gas in casa, che presenta sempre dei rischi. In seguito ad una ricerca sui consumi nascosti degli elettro-domestici in casa, ho scoperto che questo piano di cottura ha un consumo a riposo (stand-by) di circa 2 W per ora. Allo scopo di eliminare questo inutile carico elettrico, ho installato un interruttore bipolare da 16A che mi permette di attaccare e staccare facilmente il piano di cottura dalla rete elettrica. Qui sotto potete vedere il risultato finale. In pratica prima di cucinare, si apre lo sportello si attiva il piano tramite interruttore; a fine cottura, dopo una decina di minuti, si disattiva. Ho calcolato che in questo modo, a fine anno, avremo risparmiato circa 17 Kw/h cucinando un'ora al giorno!
A questo proposito, ho fatto una cosa simile sul centralino dell'antenna TV, che consuma a regime circa 3 W all'ora. Poiché la TV si vede solo a pranzo e alla sera, ho inserito un timer giornaliero programmabile, (meglio sarebbe uno settimanale, poiché il sabato e la domenica siamo di più in casa) che lo attiva e lo disattiva automaticamente. In pratica per gran parte del giorno e della notte il centralino è spento ora. Fuori orario se serve basta disattivare il programma con l'apposito comando. Anche qui ho calcolato un risparmio annuo di circo 20 KW/h! Vicino ai televisori, videoregistratori, computer, ecc. abbiamo già installato una ciabatta con interruttore manuale. Se si potesse attuare ovunque sarebbero numeri! Meditate gente!
Per l'acquisto troverete una gran quantità di piani di cottura. Essi saranno in ghisa o in vetroceramica. Di questi una parte saranno ad induzione ed i rimanenti saranno radianti e alogeni. In ogni caso i piani di cottura elettrici in gran parte sono destinati al mercato estero dove la potenza elettrica disponibile in casa è molto superiore a quella nostrana. Infatti i piani con quattro fuochi avranno un assorbimento massimo (con tutti i fuochi accesi) che si supera tranquillamente i 7000 W! Ma se avete un contratto per la fornitura di energia elettrica di 3000 W non saranno adatti. A meno che non passiate a potenze superiori nel qual caso la potenza contrattuale consigliata potrebbe essere tra i 4,5 e 6 Kw. Dunque dovreste cercare piani con limitatore di potenza massime interno uguali a 3000 W. Oppure dovete installare un limitatore esterno. Ecco la soluzione: un interruttore magneto-termico a monte della linea elettrica, subito prima del piano di cottura, con assorbimento massimo di 10A o se possibile di 16A. In questo modo la somma degli assorbimenti dei fuochi non potrà eccedere rispettivamente i 2,2 Kw e i 3,0 Kw. Comunque, se non dovete sostituire un piano di cottura esistente e se non avete una famiglia numerosa, potrebbe andare bene anche un piano con soli due fuochi. A quel punto l'assorbimento massimo si aggira attorno ai 3 Kw.
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Ultimo aggiornamento 27 novembre 2013 |
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