Ferme
restando la raccolta differenziata dei rifiuti (a
cui bisogna assolutamente partecipare) la
riduzione dei consumi energetici, l'uso di
detersivi non inquinanti, si può dare il
proprio contributo scegliendo un mezzo di
trasporto privato adeguato alle proprie necessità
con alimentazione poco inquinante.
Per
i piccoli spostamenti in città, prendete in seria
considerazione l'uso di una bicicletta elettrica,
soprattutto se abitate in collina. Non è
necessario acquistarne una nuova, potete
trasformare quella in vostro possesso come ho
fatto io. Potete leggere la mia esperienza
qui in questo sito.
Per
gli spostamenti più importanti sarà necessaria
almeno un'automobile in casa. Ma bisognerebbe fare
attenzione al suo utilizzo.
Per
esempio, avete mai osservato che le automobili
viaggiano quasi sempre con il solo conducente?
Raramente si vedono automobili con più di una o
due persone a bordo. Non è uno spreco?
E
allora perché non considerare l'acquisto di
piccole automobili, almeno come seconda auto:
occupano poco spazio, consumano poco e inquinano
anche meno!
Pensate
per esempio alle Smart: la versione a gasolio
percorre attorno ai 25 km/l (a detta dei
possessori), paga attorno
agli 85 Euro di tassa annuale di proprietà e costa meno
anche la polizza di assicurazione! Ci farei
un pensierino anch'io, peccato che sia diesel ed
inquina! C'è anche la versione a benzina (ma non
si può trasformare a gas!) Dicono che presto
sarà prodotta anche una versione a metano con due
serbatoi da 16 litri!!
Elemento
non trascurabile poi, é il tipo di alimentazione
della nostra automobile.
Dobbiamo metterci in
testa che la benzina e, soprattutto il gasolio, INQUINANO e
COSTANO! E non fatevi abbindolare dai falsi
messaggi pubblicitari. Date un'occhiata allo
schema qui sotto: (fai click sull'immagine per
aprirla)
Da
qualche anno ho scoperto il gas per auto-trazione,
in particolare il GPL e ne sono felice.
In
pratica si
trasforma il proprio veicolo esistente a benzina
in uno a doppia alimentazione. Così si potrà
viaggiare sia a benzina, sia a GPL. Volendo si può
trasformare anche a gas metano, ma è tutto un po'
più complicato e almeno per un po' ci saranno
poche stazione di rifornimento.
A
fronte della spesa di impianto iniziale, i
vantaggi di questa scelta sono notevoli:
-
risparmio
nell'acquisto del carburante: costa solo Euro
0,59 (11/10/05) a litro e non aumenta quasi
mai.
-
inquina
poco: cinque volte di meno di una moderna auto
a gasolio
-
si
viaggia sempre in città nei giorni di blocco
o limitazione del traffico (vedi circ. a
targhe alterne)
-
la
spesa di impianto iniziale (dai 700 ai 1800
Euro) si ammortizza in un
anno e mezzo o due (dipende da quanto usate l'auto)
...a
proposito: ho appena percorso 100.000 Km a gas GPL
(09/07/2005)! Volete sapere quanto ho risparmiato
all'incirca? 7.000 Euro !!!!
L'ideale
sarebbe scegliere un'autovettura nuova con
l'alimentazione doppia all'origine. Tra l'altro,
fondi permettendo, il contributo statale sale a
1500 Euro in questo caso! Ci sono
diverse case automobilistiche che offrono tale
opzione. Consulta
un listino di qualche mese fa a titolo di
esempio. Tuttavia potreste scoprire
che il modello da voi scelto richiede tempi di
fornitura lunghi o addirittura impossibili (la
Opel Zafira a metano sembra stia uscendo dal
mercato per l'impossibilità di soddisfare la
domanda).
In
questo caso non rinunciate. Potete sempre ordinare
un'auto a benzina e poi trasformarla a GAS. Non
fatevi intimorire dal rivenditore o dalla
concessionaria che quasi sicuramente vi
sconsiglierà o addirittura vi minaccerà di
invalidare la garanzia sul motore. Ciò è vero
soprattutto per i marchi di lusso. (vedi Lexus).
Spesso
non sanno quel che dicono. Parlano senza
esperienza e con l'arroganza di chi vede la
trasformazione a GPL come una cosa da
"poveretti". In realtà, il solo
principio di rispetto dell'ambiente, giustifica la
scelta. Per non parlare del risparmio nell'
acquisto di carburante gassoso e la libertà di
girare come e quanto si vuole.
Se
possedete un'automobile a gasolio e cominciate a
soffrire le limitazioni imposte nei centri urbani,
potete valutare di venderla ed acquistare un
modello equivalente a benzina usato. Il momento è
propizio, in quanto la valutazione del mercato per
un'auto diesel in buone condizioni è alta (finché
dura); mentre al contrario quella per un veicolo a
benzina, magari di grossa cilindrata, é piuttosto
basso.
Esistono
kit di trasformazione da benzina a gas GPL
praticamente per tutti i modelli, compreso quelli
turbo (costano di più). Tra l'altro l'Italia è
il principale produttore di tecnologia per
impianti di trasformazione a gas nel mondo! Vi
dice nulla questo? Affidatevi ad un buon
installatore, anche solo per una consulenza
iniziale.
Se
l'idea di tenere la ruota di scorta nel bagagliaio
non vi piace, sappiate che si può risolvere il
problema nell'immediato lasciando la ruota di
scorta in cantina e portando in auto una
bomboletta per le forature. La cosa migliore da
fare però, è che, al successivo cambio gomme,
acquistiate pneumatici NO-Flat, cioè capaci di
tenere la strada fino alla velocità max di 80
km/h anche forate vedi Kleber o Good Year (comunque fatevi consigliare dal vostro
gommista di fiducia). In alternativa potete
acquistare un kit per l'autoriparazione rapida del
pneumatico forato (bomboletta spray, mini
compressore ed accessori in una comoda valigetta):
cercatelo nei negozi di accessori per auto. In
questo modo lo spazio nel bagagliaio sarà lo
stesso di prima.
La
questione dell'invalidazione della garanzia in
caso di impianto a gas post acquisto è delicata
invece.
Dal
punto di vista legale sarebbe proprio così. In
pratica dipende dal concessionario. Nel mio caso
per esempio, l'installatore è non solo
conosciuto, ma è fornitore della concessionaria
Opel stessa. Dunque godendo di stima, è stato
accettato senza problemi. Ho goduto infatti di
interventi in garanzia come da contratto OPEL
nonostante l'impianto GPL installato da
terzi.
Comunque,
riporto testualmente la risposta data dalla
redazione del giornale Ecomobile
(n.59 luglio 2005) ad un lettore che ha posto
proprio questa domanda:
D.:
"Ho appena comprato un'auto nuova: se faccio
installare un impianto a gas rimane valida la
garanzia della casa?"
R.:
"Per un mezzo con impianto installato a
posteriori (after market), il comportamento delle
case non è uniforme. Nella prassi è possibile
effettuare una valutazione del
guasto/inconveniente per appurare se derivi dalla
conversione, anche se il problema è strettamente
legato all'alimentazione del veicolo. Un'eventuale
perdita della garanzia riguarda comunque solo le
parti con le quali l'impianto si interfaccia.
Molti costruttori di impianti provvedono a
garantire, attraverso un contratto di
assicurazione, oltre all'impianto a gas, anche le
esclusioni poste dalla casa automobilistica."
Dal
1 gennaio 2005, l'incentivo statale di Euro 650 è
stato esteso anche alle auto aziendali, inoltre
avrete fino a tre anni di tempo dal nuovo acquisto
per effettuare la trasformazione. ATTENZIONE!
questo incentivo è stato sospeso a metà aprile
2005 per mancanza di fondi! Se cercate informazioni
nella vostra regione, provincia o comune potreste
scoprire altri incentivi. Dicono che presto
saranno riattivati gli incentivi (dal 1 gennaio
2006) e non solo. Leggete
qui.
Tra
l'altro non esistono più le limitazioni nei
parcheggi pubblici e privati per le auto a gas GPL: oggi le auto con
impianto a GPL, installato o revisionato dal 1 gennaio 2001, sono
conformi alle norme ECE/ONU
67.01 e dunque parcheggiano anche nelle
rimesse condominiali (private), pubbliche (grandi
magazzini) limitatamente al primo piano interrato!
Non
fatevi abbindolare dai cartelli apposti dal vostro
amministratore di condominio!
Se
volete una mano scrivetemi,
che vi aiuterò se posso!
Se
avete una vettura con impianto a gas GPL antecedente al 2001,
non c'è problema: è possibile con poca spesa
adeguarlo (si cambia il serbatoio, si aggiungono
alcune valvole di sicurezza e si revisiona il
tutto).
Per
le
domande più frequenti qui e per saperne di
più leggete qui.
Se
fate i pendolari ed usate uno motoretta
(leggi scooter) a benzina (a quattro tempi) valutate lo stesso la
trasformazione a gas GPL! Oggi è possibile anche
questo! (la Lovato Gas offre kit omologati per
quasi tutte le motorette).
Pensate
che si può andare a gas anche per mare! Esistono
kit di trasformazioni per barche a motore!
Inoltre
ci sono molti più distributori di carburante
gassoso di quanto pensiate lungo strade e
autostrade, e
presto ne saranno costruiti altri!
Comunque,
prima
di sostituire la vostra vecchia auto a benzina non
catalizzata con una
nuova a gasolio, prendete in seria considerazione
la sua trasformazione a GAS. Potrete di nuovo
circolare nel centro città e nei giorni di fermo! Darete
anche una seconda vita alla vostra auto.
A
questo proposito allego recente
articolo (31-07-2007) tratto da La Stampa.
Inoltre comparazione di tre recenti autovetture
con i tre tipi di alimentazione disponibile tratto
da un recente
articolo (luglio 2008) di Altroconsumo.
Non
fidatevi della classificazione Euro 4 per
le nuove auto: ciò non garantisce che potrete
circolare anche nei giorni di fermo. Già oggi
alcuni comuni (vedi Milano) limitano la
circolazione anche per queste. In autunno,
con l'inevitabile aggravarsi dell'inquinamento
atmosferico, molti più comuni potrebbero
estendere tale limitazione e così vi ritroverete
punto e capo! Non vi dimenticate la storia della
marmitta catalitica: é molto simile!
Dunque,
non
ingrassiamo ulteriormente i fabbricanti di
automobili ed i petrolieri (assieme allo Stato)!
Ne
guadagnerete voi, e l'ambiente!
Dopo
aver fatto tutto questo ragionamento, perché non
farlo sapere agli altri? Ecco cosa ho realizzato
sulla mia auto:
La
prossima scritta potrebbe essere: "Diesel?
no, grazie!"
marzo
2009
A
proposito di diesel, ecco cosa scrive l'amico
Gianluigi Salvador (cons. reg. WWF Veneto):
"
Da noi di diesel se ne vende più del 50% sul totale auto venduto, ma ci sono in più anche i BUS, i camion e i furgoncini.
In USA i diesel circolanti sono intorno al 3%. Mi ricordo negli anni '80, in una permanenza un paio di settimane a New York, l'aria che si respirava, pur circondati da migliaia di auto private e taxi era esente da odori e puzze di combustione, e allora mi ricordo di averlo fatto notare a più persone paragonandola all'aria delle città italiane.
La pompatura per vendere diesel è cominciata alla fine degli anni '70 quando l'Italia (la raffineria d'Europa) e i
Mor_tti e compagnia (quelli che si incamerano ora anche miliardi di euro coi CIP6 dalle nostre tasche) avevano problemi di smaltimento del gasolio, un sottoprodotto della distillazione della benzina che veniva esportata in Usa e all'estero. Da allora con vari artifici di tipo economico e tecnico innovativo, fino all'attuale imbroglio del FAP (filtro
anti-particolato), i diesel sono stati pompati, in accordo con le case automobilistiche.
Eccoli i risultati di questi accordi economico-istituzionali nascosti: città irrespirabili e sfascio economico e ambientale."
"....il pneumologo dr Paolo Franceschi ha
recentemente sintetizzato alcune amare verità che purtroppo pochi dicono con questa chiarezza.
I motori diesel sono micidiali!! VIA I DIESEL DALLE CITTA', altro che FAP e SUV (il 7/8% delle auto).
...L' argomento degli additivi nel diesel è sicuramente interessante e va approfondito.
Vorrei ricordare che, a parte il benzene, inquinante primario cancerogeno, il principale problema legato al traffico è quello del particolato sottile. Direi che mentre il trend per il benzene è in discesa, quello per il PM è in continuo aumento.
Fra questo, di gran lunga il più pericoloso è quello emesso dai motori diesel, denominato: Particolato incombusto dei motori diesel
(DEP)
Il DEP:
• Costituisce oltre il 90% del PM emesso dal traffico.
• I motori diesel emettono 100 volte più NO2, aldeidi e PM 2,5 dei motori a benzina con convertitori catalitici. I filtri
anti-particolato riducono del 90%l’ inquinamento dei motori diesel: 1 automobile diesel inquina come 10 a benzina.
• Un Bus diesel, per risultare vantaggioso dal punto di vista dell’ inquinamento, dovrebbe sempre viaggiare con almeno 50 passeggeri a bordo.
Perché non se ne tiene conto nelle politiche di riduzione dell’ inquinamento?
C'è forse lo zampino delle industrie automobilistiche, che nell' ultimo decennio si sono gettate a pesce sui motori diesel, tanto che in Italia da alcuni anni i veicoli diesel hanno superato quelli a benzina?"
Ultimo
aggiornamento 9 marzo 2009 |