Colazione

Su gioddu Sardu   (yogurt alla sarda)

 Ingredienti e dosi per sei persone:

circa due litri di latte di pecora, o di capra o di mucca, possibilmente fresco di giornata, ancora tiepido dopo la mungitura; due cucchiai di fermento naturale (anche un vasetto dell’Yogurt in commercio) che contenga i bacilli della fermentazione: Lactobacillus Yogurt o Strep­tococcus Thermophilus o Lactobacillus Bui­garicus 

Preparazione: prendere il latte freschissimo ancora crudo normale farlo riscaldare bagnomaria o al calore del for­no, a temperatura controllata costante tra i 39 e i 41 gradi centigradi, per un periodo di tempo da due a quat­tro ore. Raggiunta l’atmosfera ideale, mischiare al latte intiepi­dito il fermento iniziale che potrebbe essere anche un comune Yogurt che si trova in commercio, facendo at­tenzione alla sua freschezza. Infatti la maggiore o minore acidità del gioddu dipende dalle condizioni del fermento adoperato come matrice. Recipienti ideali per la confezione sono le terrine del bordo alto, senza verni­ciature, come le ottime pignatte di Pabillònis. Una volta amalgamato il latte con la matrice lievitante, la terrina deve essere coperta, riposta in un luogo ripa­rato, con poca luce, lontana dalle vibrazioni, dai rumori dagli sbalzi di temperatura Nei paesi orientali lo yogurt si fa ogni giorno, in modo da avere una acidità ideale, adoperando enzimi sempre freschi .Basterà attenersi a questi pochi suggerimenti, acquistare un pò di pratica ed avere la pazienza di aspettare fino al giorno successivo per gustare questo cibo semplicissimo e naturale adatto per tutelare la nostra salute nella vita convulsa della civiltà moderna.

Col gioddu non si beve vino.