REFERENDUM SUL PORTO

QUESITI GIUDICATI NON AMMISSIBILI DAL COMITATO DEI GARANTI:

Si è costituito nei mesi scorsi un Comitato di cittadini, con lo scopo di promuovere un referendum sul porto turistico di Crepatura , che facesse "emergere chiaramente e direttamente la volontà degli elettori del comune su un progetto di così vasta portata e controversa opportunità".

Il Comitato promotore ha pertanto fatto richiesta formale per l'ammissione di referendum abrogativo e propositivo (come previsto dall'art. 40 del nuovo Statuto comunale), con una serie di quesiti da sottoporre agli elettori e che qui di seguito riportiamo:

1. Vuoi mantenere in vigore le delibere del Comune di Rosignano M.mo n. 164 e 165 del 26.3.85 , che vollero inserire la previsione del porto turistico di crepatura nel Piano regionale dei porti turistici?

2. Vuoi mantenere in vigore la Convenzione stipulata fra il Comune di Rosignano M.mo e la Società Marina Cala de' Medici Circolo nautico Spa il 19.1.1995, repertorio 10560, per la costruzione e la gestione del porto di Crepatura ?

3. Vuoi mantenere in vigore i provvedimenti del Comune di Rosignano M.mo n. 1350/98 e 335/99 (Concessioni edilizie porto di Crepatura)?

1. Proponi il completamento della costruzione del porto privato di Crepatura, anziché un serio ed articolato programma di risanamento ambientale, finalizzato al rilancio del turismo e dell'occupazione?

2. Proponi il completamento del porto privato di Crepatura, anziché il blocco dei lavori fino all'effettuazione di un'approfondita ed imparziale valutazione d'impatto ambientale, prevista dalla legislazione europea del 1985, della regione Toscana del 1995 e della Repubblica italiana del 1996, ed al suo esito?

3. Proponi il completamento della costruzione del porto privato di Crepatura, anziché il ripristino della scogliera e la sua manutenzione ai fini della libera balneazione pubblica?

4. Proponi il completamento della costruzione del porto privato di Crepatura, nonostante il progetto sia stato concepito 18 anni fa, e nonostante i lavori effettuati finora abbiano già creato notevoli problemi ambientali, urbanistici e sociali?

I quesiti sono stati sottoposti al giudizio di ammissibilità del Comitato dei Garanti per il Referendum

nominato dal Consiglio Comunale.

II Comitato dei Garanti si è riunito il 6 e il 29 giugno incontrandosi anche, in quest'ultima data, con i componenti del Comitato promotore; al termine degli incontri, in base all'analisi dei documenti, delle norme e delle leggi attinenti ai quesiti referendari, i Garanti, all'unanimità, hanno giudicato inammissibile la proposta di referendum proposta dal Comitato Promotore del referendum sul porto turistico di Creatura con le motivazioni che qui sotto riportiamo in estratto:

(...) Per quanto riguarda i tre quesiti sottoposti a referendum abrogativo, il Testo Unico delle Autonomie Locali (art. 8 comma 4) e lo Statuto comunale prevedono, in via generale, la possibilità di svolgimento di referendum comunali specificando però che gli stessi devono riguardare materie di esclusiva competenza comunale. Nella fattispecie il Porto turistico di Baia di Crepatura non rientra tra le materie di esclusiva competenza comunale in quanto la sua previsione e localizzazione discende dal Piano di coordinamento regionale toscano.

La società realizzatrice dell'opera risulta titolare di relativa concessione demaniale marittima rilasciata in data 23.3.99 dagli organi dello stato italiano, ai sensi del Codice della Navigazione. La suddetta area risulta infatti sottratta alle competenze regionali e conseguentemente a quelle comunali.

Relativamente al primo quesito abrogativo, gli atti consiliari n. 164 e 165 dell'85 , essendo atti di adozione di strumenti di pianificazione urbanistica, risultano sottratti alla possibilità di referendum. Infatti l'art. 41 dello Statuto comunale dichiara l'inammissibilità del referendum relativamente agli strumenti di pianificazione urbanistica. Relativamente al secondo quesito abrogativo, il Comitato rileva che la convenzione stipulata fra il Comune e la Società marina Cala de' Medici nel '95:

a) è un atto stipulato dal Comune con una società privata ai fini di adeguare gli impegni già regolamentati con una convenzione nel 1988;

b) ambedue le convenzioni, quella del 1988 e quella del 1995 attuano il piano regolatore del Comune e quindi sono riconducibili agli "atti di pianificazione urbanistica" non ammessi a referendum dall'art. 41 dello statuto,

e) sono atti che comportano impegni economici da parte di terzi ed hanno fatto sorgere diritti ed interessi legittimi per la Società che ha stipulato le due convenzioni, per cui non sono atti amministrativi fondamentali del Consiglio, per i quali è consentito indire referendum abrogativo.

Relativamente al terzo quesito abrogativo, le concessioni edilizie, non essendo atti fondamentali del Consiglio Comunale, non possono essere oggetto di abrogazione, ai sensi dell'art. 40 dello Statuto.

Tutto ciò premesso il Collegio dei Garanti giudica inammissibili i quesiti abrogativi proposti a referendum da parte del Comitato promotore.

Presa visione inoltre dei quattro quesiti propositivi, rileva che i medesimi, nella loro formulazione, risultano sostanzialmente anch'essi quesiti abrogativi e pertanto valgono le motivazioni di inammissibilità già citate con l'ulteriore rilievo che, per quanto riguarda la necessità di "una approfondita ed imparziale valutazione d'impatto ambientale..", come indicato nel secondo quesito, la risposta è già stata fornita dalla Regione Toscana, a cui è delegata tale valutazione (L.R. 79/98).

Da tale nota si rileva tra l'altro che "...le autorità pubbliche di volta in volta coinvolte nella valutazione ed approvazione dei documenti inerenti la costruzione del Porto, incluso quello ambientale, hanno avuto a disposizione gli elementi principali per poter verificare la compatibilità ambientale dell'opera...".