Dal quotidiano "Il Tirreno" del 30 ottobre 2001

Rosignano. Forse a una svolta l'inchiesta sugli episodi di intimidazione per la costruzione del porto

Vandalismi, una lista di sospettati

I carabinieri indagano su un gruppo definito anarchico

ROSIGNANO. Un gruppo di una ventina di persone, tutte giovani e -secondo i carabinieri- d'ispirazione anarchica. È su questa lunga lista di sospettati che si accentrano le indagini dell'Arma per arrivare ad inchiodare gli "ecoterroristi" autori della lunga serie di atti vandalici e intimidatori legati alla costruzione del porto di Crepatura e, più recentemente, alle vicende della discarica di Scapigliato e del nuovo progetto Getri per il trattamento dei rifiuti speciali.

Il punto sulle indagini - che hanno avuto nuovo impulso dopo che la settimana scorsa fu lasciata una falsa bomba davanti all'ingresso del Comune - è stato fatto ieri durante un incontro fra il sindaco Si-moncini e il tenente Cuneo, attualmente alla guida della compagnia dei carabinieri di Cecina.

Vandalismi, una ventina i sospetti

Un gruppo definito anarchico nel mirino dei carabinieri

di Manrico Falorni

ROSIGNANO. Sugli atti vandalici che da un bel po' caratterizzano il territorio di Rosignano Marittimo, si è tenuta ieri mattina, a Palazzo civico, una riunione tra il tenente Massimo Cuneo della compagnia dei carabinieri di Cecina e il sindaco Gianfranco Simoncini. In sostanza si è voluto fare il punto (non roseo) della situazione, oltre a studiare ed accordarsi su provvedimenti immediati.

Dalla riunione è subito scaturito (la lunghezza d'onda tra autorità civili e militari era la stessa) che è opportuno prendere i provvedimenti del caso, tanto che il primo cittadjno ha auspicato "che si arrivi, possibilmente in tempi brevi, ad atti conclusivi da parte della magistratura", frase che più o meno aveva già usato in un incontro con la polizia di Stato nei giorni scorsi, prima del recente allarme in Comune per una falsa bomba lasciata davanti all'ingresso.

Durante lo scambio di idee, il tenente Cuneo non ha mancato di ricordare che nell'Arma, in seguito ad indagini capillari, c'è la convinzione che un gruppo di pseudo anarchici, tutti giovani, crei i problemi cui si è assistito sino ad ora da lungo tempo, culminati nella falsa bomba". In proposito si è rifatto ai vari episodi che sarebbero tutti "legati tra loro", e che hanno visto un'escavatrice data alle fiamme nell'area del costruendo porto di Crepatura, quattro vetture dei vigili urbani che hanno fatto la stessa fine, la distruzione di una statua sacra in viale della Repubblica, di alcune insegne di agenzie immobiliari di Castiglioncello, il danneggiamento dei ripetitori Wind e Tim di Vada e Mazzanta, le sassate contro le

sezioni dei Ds e di Forza Italia a Rosignano Solvay. Al tutto il tenente aggiunge le due vetture del servizio manutenzione del Comune danneggiate, come peraltro è successo a mezzi della Rea e dell'Asa, sino a giungere, appunto, alla falsa bomba, deposta davanti all'ingresso dell'ex cinema vicino al Comune.

Dunque un gruppo di "eco-terroristi" che compiono azioni in nome della salvaguardia dell'ambiente e che quindi scaricano la loro ira nei confronti dell'amministrazione comunale, colpevole secondo loro, della costruzione del porto di Crepatura nonché per le vicende della discarica di Scapigliato e del nuovo impianto Getri. Uno scenario plausibile, tanto più che le azioni sarebbero attribuite dai carabinieri a un gruppo, composto da una ventina di giovani, peraltro tutti noti alle forze dell'ordine. Solo alcuni di loro sono stati denunciati mesi fa, in conseguenza delle scritte sul lungomare Colombo e per le uova piene di vernice scagliate all'epoca contro alcune agenzie immobiliari. Su questo fronte, comunque, si muovono i carabinieri del Nucleo operativo e non è escluso che presto, saltino fuori elementi decisivi.