CANI & SCRITTORI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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DISCLAIMER  

 

GEORGE GORDON BYRON  

(1788-1824)

 

Poeta britannico. Scrittore versatile, incarnazione dell'uomo nuovo, indipendente e amante della libertà, esule e patriota, diede vita a un vero "tipo" romantico, l'eroe byroniano, cui si rifaranno nel corso dell'800 scrittori e patrioti.

Tra le sue opere: Ore d'ozio (1807), il poema satirico Poeti Inglesi e critici Scozzesi (1809), Pellegrinaggio del giovane Aroldo (1812), le novelle in versi Il giaurro (1813), Il corsaro (1814), Parisina (1816), il dramma Manfred (1817), ispirato al Faust di J.W Goethe. In Italia, dove fece parte della carboneria, compose il poema burlesco Beppo (1818) e il suo capolavoro Don Giovanni (1819-1824), rimasto incompiuto.

 

 

 

BOATSWAIN

 

 

Il suo cane prediletto era un TERRANOVA bianco e nero (la cd.varietà Landseer, che prende il nome dal pittore inglese Edwin Landseer, autore del quadro qui sotto raffigurato) chiamato BOATSWAIN (che si pronuncia "bousn" e vuol dire "nostromo").

 

 

 

 

"The Distinguished Member of the Humane Society" 

Sir Edwin Landseer, 1838

 

 

 

Stanley Coren nel saggio “ Cani e Padroni-Come trovare il cane ideale per la propria personalità” descrive la personalità di Byron  e il  suo amore  per Boatswain :

 

[...] Byron aveva vent'anni circa quando divenne il padrone di Boatswain, e gli si affezionò moltissimo e sinceramente. Decise di portarlo con sé a Cambridge, dove viveva con lui nelle stanze del college. Byron si era già fatta una certa reputazione di eccentrico; ma un cane dentro l'università non era considerato un fatto accettabile dai professori del Trinity College.

Quando cercarono di impediglierlo, il poeta passò al contrattacco: candidò come membro interno del college un orso ammaestrato. La stampa lo trovò spiritoso, e suppose che il fatto di presentare l'orso come  "il migliore e più brillante di tutti" fosse in qualche modo un'insinuazione sugli altri accademici.L'orso venne rifiutato, ma i membri interni compresero che continuare le obiezioni avrebbe condotto a una battaglia lunga e con tutta probabilità umiliante  per loro agli occhi dell'opinione pubblica.Dunque accettarono che il cane rimanesse.

 

A soli 5 anni Boatswain ebbe un attacco improvviso e morì.

La sua scomparsa prematura fu molto dolorosa per Byron, che lo pianse più di quel che piangerà poi la madre. Per lenire il dolore, egli investì 260 sterline (una piccola fortuna per l'epoca) per costruirgli un mausoleo e un monumento nel giardino della tenuta di  Newstead Abbey nel Nottinghamshire. Non solo l'animale doveva venir seppellito in quella cripta a Newstead Abbey, ma Byron specificò che lui stesso, quando fosse giunta la sua ora, avrebbe dovuto essergli seppellito accanto. Questa richiesta fu poi trascritta formalmente nel testamento.

Byron compose quindi un epitaffio che fu posto sulla tomba.

 

 

La tomba di Boatswain a Newstead Abbey nel

Nottinghamshire

 

 

 

 

In questo luogo

giacciono i resti di una creatura

che possedette la Bellezza

ma non la Vanità

la Forza ma non l'Arroganza

il Coraggio ma non la Ferocia

E tutte le Virtù dell' Uomo

senza i suoi Vizi.

 

Quest' Elogio,che non sarebbe che  vuota lusinga

sulle Ceneri di un Uomo,

è un omaggio affatto doveroso  alla Memoria di

"Boatswain", un Cane che naque in Terranova

nel maggio del 1803

e morì a Newstead Abbey

il 18 novembre 1808.

 

Quando un fiero figlio dell'uomo

al seno della terra fa ritorno,

sconosciuto alla gloria, ma sorretto

da nobili natali,

lo scultore si prodiga a mostrare

il simulacro vuoto del dolore,

e urne istoriate ci rammentano

l'uomo che giace lì sepolto;

e quando ogni cosa si è compiuta

sul sepolcro noi potremo leggere

non chi fu quell'uomo,

ma chi doveva essere.

Ma il misero cane, l'amico più caro in vita,

che per primo saluta e

e che difende ultimo,

il cui bel cuore appartiene al suo padrone,

che lotta, respira,

vive e fatica per lui solo,

cade senza onori;

e solo col silenzio

è premiato il suo valore;

e l'anima che fu sua su questa terra

gli vien negata in cielo;

mentre l'uomo, insetto vano! ,

spera il perdono,e per sé solo

pretende un paradiso intero.

 

O uomo! flebile inquilino della terra per un'ora,

abietto in servitù, corrotto dal potere,

ti fugge con disgusto chi ti conosce bene,

o vile massa di polvere animata!

L'amore in te è lussuria, l'amicizia truffa,

la parola inganno, il sorriso menzogna!

Vile per natura, nobile sol di nome,

ogni animale ti mette alla vergogna.

O tu, che per caso guardi quest'umile sepolcro,

passa e va' : non è in onore

di creatura degna del tuo pianto.

Esso fu innalzato per segnare

il luogo ove tutto quel che di un amico resta

riposa in pace;

un sol ne conobbi: e qui si giace.

 

Newstead Abbey, 30 novembre 1808

 

 

 

 

Dopo che Byron lasciò l'Inghilterra, e prima che la sua arte lo rendesse economicamente tranquillo, il poeta contrasse sostanziosi  debiti. Per pagarli fu costretto a vendere Newstead Abbey, e di conseguenza la sua richiesta di essere seppellito accanto al cane non potè essere onorata.

Byron  non riuscì ad avere un rapporto caldo e affettuoso con altri cani. Possiamo dunque immaginare che undici anni dopo la morte di Boatswain, mentre scriveva il Don Giovanni, debba per un istante aver guardato indietro a quell'unica amicizia tenera e durevole della sua vita. 

In quel poema classico egli evoca un sentimento che ogni persona che abbia, o abbia  avuto, un cane, conosce e apprezza particolarmente.

 

Dolce è quando torniam fuori da via

Il fido cane udir che ci saluta:

Dolce sapere che un occhio c'è che spia,

E che sorride alla nostra venuta [...]

 

 

 

da Stanley Coren , “ Cani e Padroni-Come trovare il cane ideale per la propria personalità” , traduzione di Anna Zapparoli, Arnoldo Mondatori Editore, 1999

© 1999, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.

 

 

 

 

 

 

        

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