CANI & SCRITTORI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Emily Dickinson

(1830-1886)

Poetessa statunitense. Trascorse tutta la sua vita nella grande casa paterna di Amherst (Massachussets), in quasi totale isolamento. L'intero corpus delle 1775 poesie (di cui solo una decina vennero pubblicate in vita) fu edito, a cura di T.H Johnson, soltanto nel 1955: si tratta di poesie senza titolo che il curatore ha semplicemente indicato con un numero progressivo.

 

 

 

J 186 (1860) / F 237 (1861)

 (per ciascuna poesia tradotta, sono riportate la numerazione e datazione di Johnson (J) e Franklin (F). Nella datazione è stata omessa l'indicazione "circa", che appare in quasi tutte le poesie in entrambe le edizioni)

 

What shall I do - it whimpers so -
This little Hound within the Heart
All day and night with bark and start -
And yet, it will not go -
Would you untie it, were you me -
Would it stop whining - if to Thee -
I sent it - even now?

It should not tease you -
By your chair - or, on the mat -
Or if it dare - to climb your dizzy knee -
Or - sometimes at your side to run -
When you were willing -
Shall it come?
Tell Carlo -
He'll tell me!

   

Che devo fare - piagnucola così -
Questo piccolo Segugio dentro il Cuore
Giorno e notte abbaia e si agita
-
Eppure, non vuole andarsene -
Lo slegheresti, fossi tu al mio posto -
La smetterebbe di guaire - se da Te -
Lo mandassi - anche subito?

Non ti darebbe fastidio -
Vicino alla tua sedia - o, sullo stuoino -
O se osasse - arrampicarsi sulle tue ripide ginocchia -
O - qualche volta al tuo fianco correre -
Quando tu ne avessi voglia -
Deve venire?
Dillo a Carlo - (*)
Lui lo dirà a me!

(*) Carlo era il cane della Dickinson.

 

 

J 500 (1862) / F 370 (1862) 

 

Within my Garden, rides a Bird
Upon a single Wheel -
Whose spokes a dizzy Music make
As 'twere a travelling Mill -

He never stops, but slackens
Above the Ripest Rose -
Partakes without alighting
And praises as he goes,

Till every spice is tasted -
And then his Fairy Gig
Reels in remoter atmospheres -
And I rejoin my Dog,

And He and I, perplex us
If positive, 'twere we -
Or bore the Garden in the Brain
This Curiosity -

But He, the best Logician,
Refers my clumsy eye -
To just vibrating Blossoms!
An Exquisite Reply!

   

Nel mio Giardino, si muove un Uccello
Su una singola Ruota -
I cui raggi producono una Musica vertiginosa
Come fosse un Mulino volante -

Non si ferma mai, ma rallenta
Sulla Rosa più Matura -
Assaggia senza posarsi
E apprezza mentre procede,

Finché ogni spezia è gustata -
E allora la sua Trottola Fatata
Rotea in remote atmosfere -
Ed io raggiungo il mio Cane,

E Lui ed io, ci chiediamo
Se sia stato reale, quel che ci apparve -
O creata dal Giardino della Mente
Questa Stranezza -

Ma Egli, migliore nella Logica,
Indirizza il mio occhio maldestro -
Ai Fiori che vibrano davvero!
Un'Impeccabile Risposta!

 

L’abbraccio (Tableau vivant), Dorothea Tanning

  1954, olio su tela

Parigi, collezione privata

 

 

 

J 520 (1862) / F 656 (1863)

 

 

I started Early - Took my Dog -
And visited the Sea -
The Mermaids in the Basement
Came out to look at me -

And Frigates - in the Upper Floor
Extended Hempen Hands -
Presuming Me to be a Mouse -
Aground - upon the Sands -

But no Man moved Me - till the Tide
Went past my simple Shoe -
And past my Apron - and my Belt -
And past my Boddice - too -

And made as He would eat me up -
As wholly as a Dew
Upon a Dandelion's Sleeve -
And then - I started - too -

And He - He followed - close behind -
I felt his Silver Heel
Upon my Ankle - Then My Shoes
Would overflow with Pearl -

Until We met the Solid Town -
No One He seemed to know -
And bowing - with a Mighty look -
At me - The Sea withdrew -

   

Mi avviai di Buon'ora - Presi il mio Cane -
E feci visita al Mare -
Le Sirene dello Scantinato
Uscirono per guardarmi -

E le Fregate - del Piano più Alto
Stesero Mani di Canapa -
Presumendo ch'Io fossi un Topo -
Arenato - sulla Sabbia -

Ma Nessuno Mi smosse - finché la Marea
Andò oltre le mie semplici Scarpe -
E oltre il Grembiule - e la Cintura -
E oltre il Corsetto - anche -

E fece come se volesse divorarmi -
Per intero come una Rugiada
Sulla Manica di una Bocca di Leone -
E allora - mi avviai - anch'io -

E Lui - Lui seguiva - dappresso -
Sentivo il suo Argenteo Tallone
Sulle Caviglie - Poi le Mie Scarpe
Traboccarono di Perle -

Finché incontrammo la Solida Città -
Lui sembrava non conoscere Nessuno -
E inchinandosi - con un Possente sguardo -
A me - Il Mare si ritirò -

 

 

 

J 589 (1862) / F 617 (1863)

 

 
The Night was wide, and furnished scant
With but a single Star -
That often as a Cloud it met -
Blew out itself - for fear -

The Wind pursued the little Bush -
And drove away the Leaves
November left - then clambered up
And fretted in the Eaves -

No Squirrel went abroad -
A Dog's belated feet
Like intermittent Plush, be heard
Adown the empty Street
-

To feel if Blinds be fast -
And closer to the fire -
Her little Rocking Chair to draw -
And recollect the Poor -

The Housewife's gentle Task -
How pleasanter - said she
Unto the Sofa opposite -
The Sleet - than May, no Thee -

    La Notte era estesa, e guarnita appena
Con non più di una singola Stella -
Che ogni volta che incontrava una Nuvola -
Si spegneva - dalla paura -

Il Vento incalzava il piccolo Cespuglio -
E disperdeva le Foglie
Lasciate da novembre - poi si arrampicava
E si agitava nelle Grondaie -

Nemmeno uno Scoiattolo si avventurava fuori -
Il tardivo passo di un Cane
Come una Felpa intermittente, si udiva
Giù per la Strada vuota
-

Accertare che le Imposte fossero serrate -
E più vicina al fuoco -
La sua piccola Sedia a Dondolo trascinare-
E rammentarsi di chi è Povero -

Il lieve Compito della Massaia -
Quanto è più piacevole - disse
Verso il Sofà dirimpetto -
Il Nevischio - che Maggio, senza Te -

 

 

J 1185 (1871) / F 1236 (1871)

 

 

A little Dog that wags his tail
And knows no other joy

Of such a little Dog am I
Reminded by a Boy

Who gambols all the living Day
Without an earthly cause
Because he is a little Boy
I honestly suppose -

The Cat that in the Corner dwells
Her martial Day forgot
The Mouse but a Tradition now
Of her desireless Lot

Another class remind me
Who neither please nor play
But not to make a "bit of noise"
Beseech each little Boy -

   

Un Cagnolino che agita la coda
E non conosce altra gioia

A un Cagnolino così mi fa
Pensare un Ragazzo

Che fa capriole tutto il santo Giorno
Senza bisogno di un motivo
Perché è un Ragazzino
In fin dei conti credo -

La Gatta che in un Angolo si accomoda
Il suo bellicoso Giorno dimenticato
Il Topo adesso soltanto una Consuetudine
Del suo svogliato Destino

Altri tipi mi ricorda
Che non godono né giocano
Ma di non fare nemmeno un "po' di chiasso"
Chiedono a ogni Ragazzino -

 

* Johnson annota che "Questi versi furono evidentemente composti pensando al nipote Ned

che in quel peridodo aveva dieci anni." 

 

 

traduzione e note a cura di Giuseppe Ierolli

per ulteriori approfondimenti, vi invito a visitare il suo ricchissimo sito web www.emilydickinson.it

 

 

 

        

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