IL SOLE 24 ORE – LUNEDI’ 24 luglio 2000

L'Albo pretorio ha futuro online

Le determinazioni dei dirigenti e le deliberazioni degli organi di governo dell'ente locale vengono pubblicate per un certo periodo (variabile generalmente da otto a 15 giorni) all'Albo pretorio.

La pubblicazione serve per farle conoscere, affinché coloro che sono portatori di interessi contrari a quello che costituisce l'oggetto dell'atto abbiano modo di fare opposizione.

Ma come si fa poi concretamente a venire a conoscenza dell'adozione di una deliberazione o di una determina che può effettivamente interessare un certo soggetto?

L'Albo pretorio, anche se dal punto di vista formale assicura la messa a disposizione delle informazioni ai terzi, non garantisce affatto la effettiva conoscenza. Anche in una piccola città nella quale tutti si conoscono e le notizie circolano facilmente è difficile immaginare cittadini che, ogni otto giorni, in maniera sistematica vanno a consultare gli atti del comune per vedere cosa è stato adottato. Le ragioni sono ovvie: molte deliberazioni o determinazioni non interessano, non sempre l'Albo pretorio è in una posizione facilmente accessibile al pubblico e anche qualora lo fosse, il tempo a disposizione del singolo che lavora o si impegna in altre attività è sempre limitato. Immaginiamo poi cosa accade quando il cittadino non risiede nel comune, ma ha comunque un interesse a conoscere il contenuto di una qualche deliberazione.

Come fare allora perché nell'era della trasparenza e dell'accesso facile agli atti amministrativi la funzione, pur importante, che dovrebbe essere svolta dall'Albo pretorio possa essere effettivamente garantita?

Una possibile soluzione consiste nell'utilizzo dei moderni sistemi informativi. Oggi moltissimi enti locali hanno investito risorse nella predisposizione di un sito Internet, ben curato, accattivante nei servizi, che consente al cittadino comodamente da casa, di esser messo a conoscenza di una serie di argomenti di suo interesse.

È così possibile apprendere qual è il livello dell'aliquota dell'Ici per le diverse tipologie di abitazioni, disporre della modulistica necessaria per ottenere un allacciamento, visionare quali saranno gli eventi culturali dell'estate, e via dicendo.

Alcuni enti inseriscono nel proprio sito anche le principali deliberazioni o determinazioni che hanno effetti sui cittadini.

Perché allora, visto che in questa direzione già si stanno muovendo gli enti, non utilizzare i siti degli enti locali in sostituzione (o meglio in aggiunta, poiché non tutti dispongono di Internet) all'Albo pretorio?

Si tratterebbe di un'operazione, da introdursi con gradualità, che produrrebbe sicuramente una serie di effetti: indurrebbe tutti gli enti locali, anche quelli più piccoli, ad impostare (eventualmente in forma associata) un loro sito e rappresenterebbe sicuramente una forma per pubblicizzare gli atti e contribuire a quella trasparenza da tutti invocata.

PAOLA MORIGI