Dipartimento Funzione Pubblica – UIPA
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Semplifichiamo1
Testo unico sulla documentazione amministrativa
Istruzioni per l’uso delle nuove semplificazioni
"Vietato" chiedere i certificati ai cittadini
Certificati addio: dal 7 Marzo le amministrazioni e i servizi pubblici non potranno più
chiedere i certificati ai cittadini in tutti i casi in cui si può fare l’autocertificazione. Questa è
una delle novità più importanti del testo unico sulla documentazione amministrativa. Si
completa così il cammino avviato nel 1997 dalle leggi Bassanini per semplificare la vita ai
cittadini e non costringerli più a fare i fattorini tra un’amministrazione e l’altra per
dimostrare di essere nati, residenti o addirittura di essere in vita. Sono diventate più
semplici tutte le pratiche più comuni della vita quotidiana ed è già stato eliminato il 55% dei
certificati: dai 71 milioni del 1996 a circa 31 milioni nel 2000. Solo nell’ultimo anno gli
italiani hanno risparmiato circa 2.185 miliardi per certificati e autentiche.
Questi risultati positivi hanno consentito di introdurre le nuove semplificazioni, che
permetteranno di raggiungere l’obiettivo della completa eliminazione dei certificati
attraverso lo scambio diretto di informazioni tra amministrazioni pubbliche.
Tutti i certificati che le amministrazioni e i servizi pubblici non potranno più
chiedere
Le amministrazioni non potranno più chiedere ai cittadini i certificati relativi a:
·
nascita;·
residenza;·
cittadinanza;·
godimento dei diritti civili e politici;·
stato di celibe, coniugato, vedovo o stato libero;·
stato di famiglia;·
esistenza in vita;·
nascita del figlio, morte del coniuge, del genitore, del figlio ecc.;·
tutti i dati contenuti nei registri di stato civile (ad esempio la maternità, la paternità, laseparazione o comunione dei beni);
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·
iscrizione in albi, registri o elenchi tenuti da pubbliche amministrazioni (adesempio l’iscrizione alla Camera di Commercio);
·
appartenenza a ordini professionali;·
titolo di studio, esami sostenuti ecc.;·
reddito, situazione economica, assolvimento di obblighi contributivi;·
possesso e numero di codice fiscale, di partita IVA e tutti i dati contenuti nell’anagrafetributaria;
·
stato di disoccupazione, qualità di pensionato e categoria di pensione;·
qualità di studente;·
qualità di legale rappresentante di persone fisiche o giuridiche, di tutore, dicuratore e simili;
·
iscrizione presso associazioni o formazioni sociali di qualsiasi tipo;·
tutte le situazioni relative all'adempimento degli obblighi militari, compresequelle attestate nel foglio matricolare dello stato di servizio;
·
non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso;·
non trovarsi in stato di liquidazione o di fallimento e non aver presentatodomanda di concordato;
·
vivere a carico di qualcuno.La richiesta di questi certificati da parte delle amministrazioni e dei servizi
pubblici costituirà violazione dei doveri d’ufficio
Al posto dei certificati amministrazioni e servizi pubblici dovranno accettare le
autocertificazioni o acquisire i dati direttamente, facendosi indicare dall’interessato gli
elementi necessari (ad es. per il diploma di scuola secondaria il cittadino dovrà indicare
l’istituto e l’anno in cui si è diplomato).
Fate attenzione
:·
I certificati medici non possono essere sostituiti dall’autocertificazione.·
È sempre possibile per i cittadini chiedere il rilascio dei certificati, sono leamministrazioni che non possono pretenderli.
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Chi deve accettare l’autocertificazione
·
Le amministrazioni pubbliche·
I servizi pubblici e cioè le aziende che hanno in concessione servizi come i trasporti,l’erogazione di energia, il servizio postale, le reti telefoniche ecc. Per esempio le
aziende municipalizzate, l’Enel, le Poste (ad eccezione del servizio Bancoposta), la
Rai, le Ferrovie dello Stato, la Telecom, le Autostrade etc. Tutte queste aziende sono
tenute ad accettare l’autocertificazione dai loro utenti.
Fate attenzione
I Tribunali non sono tenuti ad accettare l’autocertificazione.
L’autocertificazione e i privati
L’autocertificazione è estesa ai privati (ad es. banche e assicurazioni) che decidono di
accettarla. Per i privati, a differenza delle amministrazioni pubbliche, accettare
l’autocertificazione non è un obbligo, ma una facoltà.
Come si fa l’autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione)
Per sostituire i certificati basta una semplice dichiarazione firmata dall’interessato, senza
autentica della firma e bollo. Per agevolare il cittadini le amministrazioni devono mettere a
disposizione i moduli.
I documenti d’identità al posto dei certificati
L’esibizione di un documento d’identità o di riconoscimento (ad esempio carta d’identità,
passaporto, patente di guida, libretto di pensione etc.), a seconda dei dati che contiene,
sostituisce i certificati di nascita, residenza, cittadinanza e stato civile.
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Niente più autentiche su domande e dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà
rivolte alle pubbliche amministrazioni
Per presentare le domande e le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà alle
amministrazioni e ai servizi pubblici la firma non deve più essere autenticata. E' sufficiente
firmarle davanti al dipendente addetto a riceverle oppure presentarle o inviarle allegando
la fotocopia di un documento di identità.
Si ricorda che con le dichiarazioni sostitutive dell'atto di notorietà il cittadino può dichiarare
tutte le condizioni, le qualità personali e i fatti a sua conoscenza che non sono già
compresi nell'elenco dei certificati che le amministrazioni non possono più chiedere (ad
esempio di essere erede, di essere proprietario o affittuario di un appartamento, il proprio
stato di servizio, la conformità all’originale della copia di un documento etc.).
L’autentica della firma rimane per le dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà da
presentare ai privati e per le domande che richiedono la riscossione di benefici economici
(pensioni, contributi, ecc.) da parte di altre persone.
Chi può fare le dichiarazioni sostitutive
Possono fare l’autocertificazione :
·
i cittadini italiani·
i cittadini dell'Unione Europea·
I cittadini dei paesi extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiornopossono utilizzare l’autocertificazione limitatamente ai dati che sono attestabili dalle
pubbliche amministrazioni italiane.
Le responsabilità di chi autocertifica
Il cittadino è responsabile di quello che dichiara con l'autocertificazione. Le
amministrazioni hanno fiducia nel cittadino e al tempo stesso effettuano controlli sulla
corrispondenza alla verità delle autocertificazioni. In caso di dichiarazione falsa il cittadino
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viene denunciato all’autorità giudiziaria e decade dagli eventuali benefici ottenuti con
l’autocertificazione.
Domande e autocertificazione per fax e per via telematica
Tutte le domande e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione o ai
gestori di servizi pubblici possono essere inviate anche per fax, allegando la fotocopia di
un documento di identità, e per e-mail identificandosi con la carta di identità elettronica.
Autentica di copia
Si potrà dichiarare che è conforme all’originale:
·
la copia di un documento tenuto o rilasciato da una pubblica amministrazione·
la copia di una pubblicazione, di un titolo di studio e di servizio·
la copia di documenti fiscali che debbono essere conservati dai privati.Non è più necessario, quindi, far autenticare le copie di questi documenti in Comune o
presso l’amministrazione a cui devono essere consegnati, ma è sufficiente una
dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà firmata davanti al dipendente addetto oppure
presentata o inviata con la fotocopia del documento d’identità.
Impedimento per ragioni di salute
Quando una persona non è in grado di rendere una dichiarazione a causa di un
temporaneo impedimento per ragioni di salute, un parente prossimo (il coniuge o in sua
assenza i figli, o in mancanza, un altro parente fino al terzo grado) può fare una
dichiarazione nel suo interesse. In questo caso la dichiarazione va resa, indicando
l’esistenza di un impedimento temporaneo per ragioni di salute, davanti al pubblico
ufficiale che accerta l’identità della persona che ha fatto la dichiarazione.