Italia Oggi .21 marzo 01

ECONOMIA E IMPRESA

L'appello del responsabile Cna per l’artigianato artistico Giovanni Morigi

Belle arte deroga a Merloni

La norma non garantisce la qualità dei restauri

DI LIVIA PANDOLFI

II grido d'allarme arriva dai maestri restauratori dell'artigianato artistico della Cna e fa eco alla denuncia di Antonio Paolucci, soprintendente alle belle arti della regione Toscana, che ha recentemente puntato il dito contro la legge Merloni.

La norma, infatti, metterebbe il funzionario nelle condizioni di non poter garantire un restauro a regola d'arte del Davide di Michelangelo, impedendogli, di fatto, di assegnare i lavori per il recupero del capolavoro a una ditta ritenuta affidabile secondo "scienza e coscienza".

In base alla legge 109/94, infatti, per lavori sopra i 40 milioni le procedure di gara sono obbligatorie così come il ribasso d'asta.

"Una situazione non più sostenibile", interviene Giovanni Morigi,, presidente dell’associazione nazionale dell’artigianato artistico della Cna, " in quanto, così, si equiparano lavori di altissimo valore artistico a interventi su strade e ponti. Il criterio del massimo ribasso d'asta non tutela certo i beni culturali. In tutta Europa, in Francia al Louvre e nei più grandi musei esistenti, chi decide ha la possibilità di scegliere secondo il principio europeo dell’offerta più conveniente anche sul piano qualitativo".

La legge Merloni, secondo Morigi, non terrebbe conto in alcun modo della specializzazione delle imprese e della loro qualificazione, danneggerebbe i restauratori e impedirebbe l'autonomia delle soprintendenze in materia di affidamento dei lavori. "Il regolamento di attuazione della legge per l'affidamento dei lavori di restauro dei beni tutelati, entrato in vigore da pochi mesi", insiste ancora Morigi, "ha, se possibile, aggravato la situazione. Attualmente possono partecipare alle gare ditte non specializzate ma che hanno ottenuto la qualificazione, magari affidando i lavori in subappalto. Alcune imprese meritevoli, invece, non sono riuscite a maturare il minimo di anni per la stessa qualificazione". Di qui l'allarme degli artigiani di qualità che confluiscono nella Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa. "Il regolamento", precisa Morigi, "non riconosce le esperienze professionali per i dipendenti e i collaboratori, e va rivisto". Oltre alle pecche della Merloni, tuttavia, l'artigianato artistico della Cna si preoccupa anche dell'intera normativa in materia di lavori pubblici. "Occorre separare al più presto l'ambito delle leggi riguardanti il restauro di beni tutelati da quello riguardante l'intero settore dei lavori pubblici", chiarisce Morigi, e sembra positivo, a questo proposito, che anche Paolucci, ex ministro dei beni culturali, avverta la stessa esigenza".