IPOTESI PIATTAFORMA CONTRATTUALE
DEL COMUNE DI ……………………..
PREMESSA
Il presente contratto collettivo decentrato integrativo (in seguito CCDI) si pone come valido strumento per affrontare i mutamenti che continuano ad attraversare il lavoro negli Enti Locali. Evoluzione dovuta ai processi di riforme istituzionali ed amministrative che portano ad una crescente autonomia e responsabilità di Regioni, Province, Comuni, Camere di Commercio, IPAB, … in merito alla gestione delle risorse economiche ed alla efficacia sociale dell’azione amministrativa e della gestione dei servizi.
In questo quadro si rende necessario un efficace sistema di relazioni sindacali definito in modo coerente con l’obiettivo di contemperare l’esigenza di incrementare e mantenere elevate l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati alla collettività, con l’interesse al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla crescita professionale del personale.
Per poter cogliere in pieno le opportunità del nuovo contratto, si rende necessaria una rinnovata e più efficace capacità di programmazione da parte degli Enti, finalizzata agli obiettivi che si intendono perseguire per valorizzare la maggiore autonomia e responsabilità su cui poter innestare favorevolmente uno degli assi portanti della trasformazione: la distinzione tra la funzione di indirizzo politico dalla gestione amministrativa. A tal fine, sarà compito prioritario dei Responsabili degli uffici e dei servizi quello di rendere partecipi e protagonisti i lavoratori e le loro capacità professionali nella proposizione e successiva attuazione degli obiettivi di gestione determinati dagli organi di governo dell’Amministrazione.
PRIMA PARTE
ARTICOLI PRELIMINARI
Art. 1
CAMPO DI APPLICAZIONE
Art.2
TEMPI E PROCEDURE PER LA STIPULAZIONE
DEL CONTRATTO COLLETTIVO DECENTRATO INTEGRATIVO
5. Nell’ambito delle varie materie e questioni oggetto del CCDI sono previste specifiche sessioni intermedie di approfondimento dell’accordo all’interno della sua durata, come anche procedure di verifiche periodiche e di monitoraggio a garanzia della corretta applicazione dell’accordo stesso e di quanto in esso stabilito.
Art.3
INTERPRETAZIONE AUTENTICA DEL CONTRATTO
SECONDA PARTE
Questa parte potrà essere anche oggetto di un atto separato, tenuto conto che in ogni caso, esso ha natura esclusivamente ricognitiva, come indicato nella nota a fondo pagina
PROTOCOLLO DELLE RELAZIONI SINDACALI
4.1
Oggetto del protocollo
L’Amministrazione Comunale, rappresentata dalla delegazione trattante di parte pubblica, le OO.SS. rappresentative di categoria e le RSU stipulano il seguente protocollo d’intesa per precisare ambiti e materie di competenza della contrattazione decentrata e le modalità di conduzione delle relazioni sindacali nell’ente, in conformità alle disposizioni di cui al titolo II, capo I, del CCNL 1998/2001 e dell’art.45 del D.Lgs. n.29/93 e successive modifiche ed integrazioni.
4.2
Strumenti
1. Il raggiungimento degli obiettivi indicati, concordati in premessa, comporta la necessità di un sistema stabile di relazioni sindacali, che si articola nei seguenti modelli relazionali:
a) contrattazione collettiva decentrata integrativa;
b) concertazione;
c) consultazione;
d) informazione.
2. Per l’approfondimento di specifiche problematiche (organizzazione del lavoro, ambiente e sicurezza, servizi sociali, ecc. – come da art. 25 comma 1 del C.C.N.L. 1998/2001) possono essere costituite, previo accordo di entrambe le parti, Commissioni bilaterali ovvero Osservatori con il compito di analizzare le suddette problematiche e formulare proposte in merito. La costituzione di detti organismi non potrà comportare alcun onere aggiuntivo per l’Ente ed essi non hanno funzioni negoziali, ma solo consultive.
4.3
Contrattazione collettiva decentrata integrativa
-- dall’art.4 – 2° comma del C.C.N.L 1998/2001:
a)criteri per la ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie, indicate nell’art. 15, per le finalità previste dall’art. 17, nel rispetto della disciplina prevista dallo stesso art. 17;
b)criteri generali relativi ai sistemi di incentivazione del personale sulla base di obiettivi e programmi di incremento della produttività e di miglioramento della qualità del servizio; criteri generali delle metodologie di valutazione basate su indici e standard di valutazione ed i criteri di ripartizione delle risorse destinate alle finalità di cui all’art. 17, comma 2, lett. a);
c)le fattispecie, i criteri, i valori e le procedure per la individuazione e la corresponsione dei compensi relativi alle finalità previste nell’art. 17, comma 2, lett. e),f), g);
d)programmi annuali e pluriennali delle attività di formazione professionale, riqualificazione e aggiornamento del personale per adeguarlo ai processi di innovazione;
e)le linee di indirizzo ed i criteri per la garanzia ed il miglioramento dell’ambiente di lavoro, per gli interventi rivolti alla prevenzione e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, per l’attuazione degli adempimenti rivolti a facilitare l’attività dei dipendenti disabili;
f) implicazioni in ordine alla qualità del lavoro e alla professionalità dei dipendenti in conseguenza delle innovazioni degli assetti organizzativi, tecnologiche e della domanda dei servizi;
g)le pari opportunità, per le finalità e con le procedure indicate dall’art. 28 del DPR 19.11.90, n. 333, anche per le finalità della legge 10.4.91, n. 125;
h) criteri delle forme di incentivazione delle specifiche attività e prestazioni correlate alla utilizzazione delle risorse indicate nell’art. 15, comma 1, lett. k);
i)le modalità e le verifiche per l’attuazione della riduzione d’orario di cui all’art. 22;
l)le modalità di gestione delle eccedenze di personale secondo la disciplina e nel rispetto dei tempi e delle procedure dell’art. 35 del D. Lgs. 29/93;
m)criteri generali per le politiche dell’orario di lavoro;
--dall’art. 5, 1° comma del C.C.N.L. 1998/200 con riferimento a:
L’utilizzo delle risorse è determinato in sede di contrattazione decentrata integrativa con cadenza annuale;
--dall’art. 17, 2° comma, lett. f) del C.C.N.L. 1998/2001:
compensare l’eventuale esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità da parte del personale delle categorie B e C quando non trovi applicazione la speciale disciplina di cui all’art. 11, comma3, del CCNL; compensare altresì specifiche responsabilità affidate al personale della categoria D, che non risulta incaricato di funzione dell’area delle posizioni organizzative secondo la disciplina degli articoli da 8 a 11 del CCNL del 31.3.1999 in misura non superiore a L. 2.000.000 ; sino alla stipula del contratto collettivo integrativo resta confermata la disciplina degli articoli 35 e 36 del CCNL del 6.7.95 nonché dell’art. 2, comma 3, secondo periodo del CCNL del 16.7.96. La contrattazione integrativa decentrata stabilisce le modalità di verifica del permanere delle condizioni che hanno determinato l’attribuzione dei compensi previsti dalla presente lettera;
--dall’art. 16, 1° comma, dell’Ordinamento professionale 31.3.99:
4.4
Tempi e procedure per la stipulazione del contratto collettivo decentrato integrativo
3. Nell’ambito delle varie materie e questioni oggetto del contratto decentrato integrativo sono appositamente previste specifiche sessioni intermedie di approfondimento dell’accordo all’interno del suo periodo di validità, come anche procedure di verifiche periodiche e di monitoraggio codificate a garanzia della corretta applicazione dell’accordo stesso e di quanto in esso stabilito. In proposito la prima sessione viene fissata entro il mese di………….dell’anno 2000, la successiva ha cadenza da stabilire in tale sede.
4. Il contratto collettivo integrativo conserva la propria efficacia sino alla sottoscrizione del successivo contratto decentrato o di specifici accordi aggiuntivi o di modifica.
5. Compete alle R.S.U. e alle OO.SS. predisporre e presentare la piattaforma per l’avvio della contrattazione integrativa decentrata. L’Ente entro trenta giorni dal ricevimento della piattaforma convoca la delegazione trattante di parte sindacale per l’avvio della trattativa.
6.La prima convocazione e le sedute successive di trattazione delle materie oggetto di contrattazione collettiva decentrata integrativa sono fissate dall’Amministrazione Comunale, che provvede alle relative convocazioni per iscritto e con un preavviso di almeno 10 giorni rispetto alla data determinata.
7. L’ipotesi di piattaforma di contratto collettivo decentrato integrativo si intende validamente sottoscritta quando:
8. Il contratto collettivo decentrato integrativo si intende sottoscritto dalle parti ed è immediatamente efficace quando:
4.5
Informazione preventiva
ed eventuale Concertazione
1. Ciascuno dei soggetti di cui all’art. 10, comma 2, del CCNL 1898/2001 comparto Regioni ed autonomie locali, ricevuta l’informazione , ai sensi dell’art. 7 del medesimo C.C.N.L., può attivare, mediante richiesta scritta, entro il termine di 10 giorni dal ricevimento dell’informazione preventiva dell’Ente, la concertazione. Scaduto tale termine l’Ente è libero di adottare i provvedimenti di cui all’informativa.
--dall’art.8 del CCNL 1998/2001 e precisamente :
a)articolazione dell’orario di servizio;
b)calendari delle istituzioni scolastiche e degli asili nido;
c)criteri per il passaggio dei dipendenti per effetto di trasferimento di attività o di disposizioni legislative comportanti trasferimenti di funzioni e personale;
d)andamento dei processi occupazionali , precisamente il solo piano occupazionale annuale;
e)criteri generali per la mobilità interna, da intendersi quale utilizzo flessibile e discrezionale, da parte dell’Amministrazione, delle risorse umane nel rispetto della professionalità dei dipendenti e dell’equivalenza delle mansioni, nonché di accoglimento delle eventuali richieste di assegnazione a nuove mansioni presentate dal personale, qualora rispondenti alle esigenze funzionali dell’Amministrazione, da valutarsi esclusivamente secondo procedure selettive pratiche e/o teorico-pratiche;
f)definizione dei criteri per la determinazione dei carichi di lavoro, limitatamente alle Amministrazioni che vi siano tenute ai sensi dell’art. 6, comma 6, del D. Lgs. 29/1993;
--dall’art. 16, 2° comma dell’Ordinamento professionale:
Definizione dei criteri generali per la disciplina delle seguenti materie:
4.6
Consultazione
4.7
Informazione successiva
4.8
Relazioni sindacali
1. Fatto salvo quanto sopra specificato, al fine di garantire corrette relazioni sindacali tra le parti, si conviene quanto segue:
4.9
Diritto di pubblicità ed affissione
4.10
Dotazioni e strumentazioni
1. Rientra nella discrezionalità dell’Amministrazione comunale valutare la possibilità di consentire alle OO.SS. ed alle R.S.U., su richiesta di queste ultime, l’utilizzo di strumentazioni dell’Ente.
2. L’Amministrazione mette a disposizione, su richiesta delle R.S.U., materiale di supporto di tipo legislativo ed amministrativo.
4.11
Locali
1. L’Ente si impegna, su richiesta, a mettere gratuitamente a disposizione dei soggetti di parte sindacale (R.S.U. ed OO.SS.) l’uso di un idoneo locale comune in funzione dello svolgimento di riunioni [art.4 - comma 2 - CCNQ], organizzato con modalità concordate con i medesimi.
4.12
Agibilità sindacali
1. Si concorda che le riunioni tra la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale sono convocate dall’Amministrazione stessa e si tengono normalmente al di fuori dell’orario di lavoro. [art.10 - comma 7 - CCNQ].Qualora ciò non sia possibile, è consentito ai dipendenti eletti componenti delle R.S.U., esauriti i permessi sindacali, di espletare le loro funzioni in orario di lavoro, senza eccedere l’orario di servizio.
2. I permessi previsti dal D.Lgs. n.626/94 sono considerati aggiuntivi al monte ore di cui sopra e sono stabiliti secondo quanto previsto dalla particolare normativa.
3. I permessi sindacali vengono richiesti dalla RSU e dalle OO.SS. per i dipendenti interessati al competente Coordinatore di settore ( o Responsabile di Area/Settore/Servizio), il quale trasmette all’Ufficio relazioni sindacali/personale apposita comunicazione, al fine del conteggio dei permessi sindacali utilizzati.
4.Qualora le riunioni anzidette si svolgano in orario di lavoro, nell’utilizzo dei permessi, deve comunque essere garantita la funzionalità dell’attività lavorativa della struttura o unità operativa di appartenenza del dipendente (art. 10 comma 6 C.C.N.Q.).
4.13
Assemblee sindacali
PARTE TERZA
Art. 5.1
RISORSE PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E PER LA PRODUTTIVITA’
Art. 5.2
UTILIZZO DELLE RISORSE
Per l’anno 2000 la somma di L.______________________ sarà ripartita nel seguente modo:
Comma 2 lettera b) del C.C.N.L. L.
- parte da destinare alla corresponsione degli incrementi retributivi
connessi alla progressione economica per l’anno 2000:
n……. passaggi Cat. A per L.________________
n. ……passaggi Cat. B per L.________________
n. ……passaggi Cat. B3 per L.________________
n…… passaggi Cat. C per L.________________
n. ……passaggi Cat. D per L.________________
n. …. . passaggi Cat. D3 per L.________________ L.
c) Indennità – art. 17 comma 2 lettera d) del C.C.N.L. L.
ind. turno da L.
ind. reperibilità L.
ind. rischio L.
ind. maneggio valori L
ind. lavoro ordinario notturno/festivo/festivo-notturno L.
d)compensi per attività disagiate cat. A,B,C – art. 17 comma 2
lettera e) del C.C.N.L. L.
e) compensi per esercizio di compiti che comportano specifiche
responsabilita Cat. B,C e D – art. 17 comma 2 lettera f) del C.C.N.L. L.
TOTALE L.
g) Fondo progettazione interne U.T. art.18 L.109/94 L.___________________
(al lordo degli oneri riflessi) – art. 17 comma 2 lettera g)
del C.C.N.L. (le risorse saranno definite in corso d’anno in
relazione alla attività di progettazione realizzata ed hanno
comunque una destinazione vincolata)
(le risorse saranno definite in corso d’anno in relazione al
recupero dell’evasione tributaria introitata dall’Ente ed hanno
comunque una destinazione vincolata)
Art. 5.3
INDENNITA’ CONTRATTUALI ED ALTRI COMPENSI
Oppure da ridefinire, per la seconda e terza tipologia (art. 17 comma 2 lettere e) ed f) del C.C.N.L.) in relazione alla situazione particolare del singolo Ente
Eventuali maggiori spese od economie relative all'erogazione delle indennità andranno a scalare o a impinguare il fondo per la produttività ed il miglioramento dei servizi.
2. I compensi per le indennità contrattuali saranno erogati mensilmente, quelli per le attività disagiate e specifiche responsabilità saranno erogate mensilmente a consuntivo (verificare la situazione in ogni singolo Ente)
Art. 5.4
RISORSE DESTINATE ALLA PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE NELLA CATEGORIA
Art. 5.5
Modalita' applicative per la progressione orizzontale
PARTE QUARTA
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE
ART. 6.1
PIANO OPERATIVO DEL DIRETTORE GENERALE
1. Il documento che annualmente "fonda" il sistema di valutazione è il Piano operativo del Direttore generale, che costituisce parte integrante del PEG ed attua la direttiva della Giunta comunale, approvata contestualmente alla bozza di bilancio e di relazione previsionale e programmatica.Nel piano operativo sono evidenziate, in particolare:
2. Il Piano operativo del Direttore generale coinvolge tutti i dipendenti: infatti il Direttore generale compilerà i progetti ed i programmi sulla scorta delle indicazioni dei coordinatori di settore e dei responsabili di servizio, i quali, a loro volta, avranno acquisito, in apposite conferenze di settore, le proposte ed i contributi dei dipendenti. 3. Il Piano operativo è presentato a tutto il personale dipendente, in una pubblica assemblea. |
ART. 6.2
SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE
1. Il sistema di valutazione ha come finalità quella di individuare le risorse umane su cui contare e di motivare le persone: deve essere un sistema premiante, che serve ad individuare le qualità delle prestazioni, le eccellenze, …non deve servire a "punire" o penalizzare. Si tratta di una riflessione su cui sviluppare le professionalità ed i processi di carriera.
Due principi fondamentali sono:
Il meccanismo di valutazione, inoltre, serve ad alimentare una discussione tra vertice politico e vertice amministrativo sulle modalità di gestione e di organizzazione del personale.
ELEMENTI DI VALUTAZIONE:
ESPERIENZA ACQUISITA, si tiene conto complessivamente di:
· capacità complessiva del dipendente di attendere alle mansioni affidate con assiduità, puntualità e adeguata capacità professionale, anche in relazione alla permanenza lavorativa nella medesima struttura organizzativa e nella trattazione delle materie e problematiche proprie di quest’ultima
VALORE MASSIMO PARZIALE 30
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 5
Il valutato è risultato in linea con le attese 15
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 30
QUALITA’ DELLA PRESTAZIONE INDIVIDUALE RESA, si tiene conto complessivamente di:
· Grado di puntualità e di precisione nell’assolvimento delle prestazioni
· Capacità di adattamento operativo in base alle necessità funzionali dell’Ente, alle esigenze di flessibilità gestionale delle risorse umane ed in relazione ai mutamenti organizzativi
· Propensione ai rapporti con l’utenza ed allo sviluppo collaborativo con l’utenza stessa e con gli altri operatori, nel contesto della struttura organizzativa di assegnazione
· Capacità di autonoma iniziativa di organizzazione delle proprie mansioni, nell’ambito delle direttive ricevute, e capacità propositiva in relazione alla soluzione di problemi pratici gestibili direttamente dal soggetto
VALORE MASSIMO PARZIALE 40
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 5
Il valutato è risultato in linea con le attese 20
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 40
RISULTATI CONSEGUITI, si tiene conto complessivamente di:
VALORE MASSIMO PARZIALE 30
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 5
Il valutato è risultato in linea con le attese 15
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 30
VALORE MASSIMO GLOBALE 100
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
RISULTATI CONSEGUITI, si tiene conto complessivamente di:
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
PRESTAZIONI RESE CON MAGGIOR ARRICCHIMENTO PROFESSIONALE, ACQUISTO ANCHE A SEGUITO DI INTERVENTI FORMATIVI E DI AGGIORNAMENTO, si tiene conto complessivamente di:
· Capacità di autonomia funzionale nell’ambito di istruzioni o direttive di massima ricevute
· Abilità applicativa e di sfruttamento razionale ed ottimizzato delle cognizioni apprese in ambito lavorativo
· Partecipazione a percorsi formativi e di aggiornamento professionale che si siano tradotti proficuamente nelle capacità ed abilità di cui ai precedenti punti
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 5
Il valutato è risultato in linea con le attese 15
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
QUALITA’ DELLA PRESTAZIONE INDIVIDUALE RESA, si tiene conto complessivamente di:
· Livello qualitativo delle prestazioni rese nell’assolvimento delle mansioni affidate
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
IMPEGNO PROFUSO, si tiene conto complessivamente di:
· Grado di impegno espresso dal dipendente nell’assolvimento delle mansioni affidate
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
ESPERIENZA ACQUISITA, si tiene conto complessivamente di:
· Capacità complessiva del dipendente di attendere alle mansioni affidate con assiduità, puntualità e adeguata capacità professionale, anche in relazione alla permanenza lavorativa nella medesima struttura organizzativa e nella trattazione delle materie e problematiche proprie di quest’ultima
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
VALORE MASSIMO GLOBALE 100
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
RISULTATI CONSEGUITI, si tiene conto complessivamente di:
VALORE MASSIMO PARZIALE 40
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 5
Il valutato è risultato in linea con le attese 20
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 40
PRESTAZIONI RESE CON MAGGIOR ARRICCHIMENTO PROFESSIONALE, ACQUISTO ANCHE A SEGUITO DI INTERVENTI FORMATIVI E DI AGGIORNAMENTO, si tiene conto complessivamente di:
· Capacità di autonomia funzionale nell’ambito di istruzioni o direttive di massima ricevute
· Abilità applicativa e di sfruttamento razionale ed ottimizzato delle cognizioni apprese in ambito lavorativo
· Partecipazione a percorsi formativi e di aggiornamento professionale che si siano tradotti proficuamente nelle capacità ed abilità di cui ai precedenti punti
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
QUALITA’ DELLA PRESTAZIONE INDIVIDUALE RESA, si tiene conto complessivamente di:
· Livello qualitativo delle prestazioni rese nell’assolvimento delle mansioni affidate
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
IMPEGNO PROFUSO, si tiene conto complessivamente di:
· Grado di impegno espresso dal dipendente nell’assolvimento delle mansioni affidate
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
VALORE MASSIMO GLOBALE 100
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
RISULTATI CONSEGUITI, si tiene conto complessivamente di:
VALORE MASSIMO PARZIALE 40
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 5
Il valutato è risultato in linea con le attese 20
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 40
PRESTAZIONI RESE CON MAGGIOR ARRICCHIMENTO PROFESSIONALE, ACQUISITO ANCHE A SEGUITO DI INTERVENTI FORMATIVI E DI AGGIORNAMENTO, si tiene conto complessivamente di:
· Capacità di iniziativa personale e di proporre soluzioni innovative o migliorative dell’organizzazione del lavoro
· Partecipazione a percorsi formativi e di aggiornamento professionale che si siano tradotti proficuamente nelle capacità di cui al precedente punto
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
QUALITA’ DELLA PRESTAZIONE INDIVIDUALE RESA, si tiene conto complessivamente di:
· Livello qualitativo delle prestazioni rese nell’assolvimento delle mansioni affidate, se del caso, anche con riferimento ai rapporti con l’utenza
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
IMPEGNO PROFUSO, si tiene conto complessivamente di:
· Grado di impegno espresso dal dipendente nell’assolvimento delle mansioni affidate, se del caso, anche con riferimento ai rapporti con l’utenza
VALORE MASSIMO PARZIALE 20
SCALA DI VALUTAZIONE
Il valutato è risultato al di sotto delle attese 2
Il valutato è risultato in linea con le attese 10
Il valutato è risultato al di sopra delle attese 20
VALORE MASSIMO GLOBALE 100
ART. 6.3
VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE
Gli obiettivi, assegnati dalla Giunta con il Piano esecutivo di gestione ed il Piano operativo del Direttore generale, sono misurati attraverso i seguenti criteri e con un punteggio che va da 1 a 6, in ordine crescente di importanza, per ciascun criterio:
Punteggi attribuiti nel momento della definizione degli obiettivi
1- priorità definite dall’Amministrazione
2- miglioramento/recupero di efficacia, economicità, efficienza
3- miglioramento della qualità dei servizi
4- integrazione interna tra settori e con la Giunta
5- livello di innovazione
6- raccordo con interlocutori esterni
La somma dei punteggi attribuiti ad ogni progetto ne definisce il peso o livello di meritevolezza e serve a determinare la retribuzione di risultato.
La valutazione conclusiva terrà conto anche dei seguenti fattori:
7- livello di raggiungimento del progetto (sempre che l’obiettivo sia considerato raggiunto)
8- complessità tecnica del progetto
9- difficoltà ambientali incontrate (di organico, di strumentazione, mancata collaborazione di terzi…)
Inoltre, il nucleo di valutazione (integrato dal Coordinatore di settore nel caso di valutazione del responsabile di servizio) formulerà una relazione alla Giunta considerando i seguenti fattori:
|
CATEGORIE |
FATTORI DI PRESTAZIONE |
1 |
e di capacita' tecnica |
|
2 |
Rendimento quali-quantitativo |
2.1. Livello di raggiungimento degli obiettivi assegnati 2.2. Tempestività nel raggiungimento degli obiettivi 2.3. Capacità di iniziativa e di soluzione dei problemi 2.4. Orientamento all'efficacia dei servizi 2.5. Perseguimento contenimento dei costi a parità di risultati 2.6. Recepimento degli obiettivi politico-strategici e capacità, con scelte autonome, di tradurli in termini organizzativi ed operativi |
3 |
Capacità organizzative e di integrazione nell'organizzazione |
3.1. Qualità delle relazioni con i colleghi e collaboratori 3.2. Livello della collaborazione e dell'integrazione nei complessivi processi di servizio, compresa l'attitudine a trasferire informazioni e conoscenze 3.3. Attenzione al cliente e ottimizzazione delle relazioni con l’utenza (esterna e/o interna) 3.4. Attenzione all'immagine dell'Ente 3.5. Capacità di rappresentanza nei rapporti inter-istituzionali 3.6. Elaborazione di idee e/o azioni innovative o originali, idonee alla soluzione dei problemi ed al raggiungimento degli obiettivi 3.7. Assunzione di decisioni tempestive in situazioni di emergenza o al di fuori di schemi e procedure consolidate, nel rispetto delle normative e degli obiettivi |
4 |
Capacità direzionale e di gestione del personale assegnato |
4.1. Programmazione, pianificazione e valutazione dell’attività e del lavoro 4.2. Individuazione priorità operative 4.3. Individuazione modalità più idonee e corrette rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili 4.4. Propensione ad assumere decisioni autonome e di assumersi responsabilità 4.5. Attitudine a trasmettere e far comprendere gli obiettivi da raggiungere 4.6. Valorizzazione del lavoro di gruppo 4.7. Propensione a motivare e valorizzare le professionalità presenti nel settore/servizio 4.8. Attitudine alla delega delle funzioni mantenendo il pieno coinvolgimento nell’attività specifica e la responsabilità sui risultati 4.9. Capacità di valutare in modo coerente il personale diretto e coordinato |
(N.B.: I fattori di prestazione ed i pesi sono indicativi e possono essere modificati annualmente con il Piano Operativo del Direttore generale. I fattori appena elencati, utili per la valutazione della "posizione" sono aggiuntivi a quelli che servono per la valutazione riferita alla progressione orizzontale).
ART. 6. 4
RISORSE PER LA PRODUTTIVITA' ED IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI
Prima ipotesi
Seconda ipotesi
Il sistema di valutazione delineato per la progressione economica è utile anche per l'erogazione della quota di produttività assegnata al dipendente, tenendo conto solo della parte della valutazione che riguarda il raggiungimento degli obiettivi.
PARTE QUINTA
NORME CONCLUSIVE
Art. 7
ATTIVAZIONE DI NUOVI SERVIZI O DI PROCESSI DI RIORGANIZZAIONE
1. Nei casi di cui all’art. 15 comma 5 del C.C.N.L. 1998/2001, il/i competente/i Responsabile/i di Area/Settore/Servizio predisporranno un apposito piano di programmazione e/o di miglioramento con indicazione specifica degli obiettivi da perseguire, al cui raggiungimento sarà legata l’attribuzione di incentivi personali e/o di gruppo. La struttura del piano dovrà essere analoga a quella precedentemente prevista per i piani di lavoro annuali.
Art. 8
LA LEGGE 109/94 e D. Lgs. 446/97 (Merloni ed ICI)
Art. 9
LA FORMAZIONE
Art. 10
SALUTE E SICUREZZA NEL LUOGO DI LAVORO
Art.11
INNOVAZIONE DEGLI ASSETTI ORGANIZZATIVI, TECNOLOGICI E DELLA DOMANDA DI SERVIZI
1.Qualora nell’Ente si intendano attuare processi di radicale innovazione degli assetti organizzativi, tecnologici e della domanda di servizi, aventi implicazioni in ordine alla qualità del lavoro ed alla professionalità dei dipendenti, verrà data informazione preventiva, in forma scritta, alle R.S.U. ed OO.SS. circa il progetto predisposto ed alle implicazioni derivanti. I destinatari dell’informazione potranno richiedere, entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione, apposito incontro di approfondimento e discussione del progetto stesso. Le istanze della controparte saranno valutate in modo discrezionale dall’Amministrazione.
2. Con riferimento alla fattispecie in parola, le R.S.U. ed OO.SS., potranno attivare, mediante richiesta scritta, la "concertazione", esclusivamente laddove il progetto involga materie previste dall’art. 16 comma 2 del C.C.N.L. 31.3.99 e dall’art. 8 del C.C.N.L. 1.4.99.
Art.12
PARI OPPORTUNITA’
Partendo dall’assunzione piena del principio delle pari opportunità e dalla volontà di promuovere le stesse per conoscere e rimuovere gli elementi diretti e indiretti di discriminazione, le parti concordano quanto segue:
c) porre in essere idonee misure atte ad evitare eventuali molestie sessuali sul luogo di lavoro;
Art.13
CRITERI GENERALI PER LE POLITICHE DEGLI ORARI DI LAVORO
Art.14
RIDUZIONE DELL’ORARIO DI LAVORO
Si conviene di avviare un tavolo tecnico per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 22 del CCNL del 01.04.1999, ai sensi dell’art. 5 comma 1 del C.C.N.L. 1.4.99.
Art. 15
DISCIPLINA DEL DIRITTO DI SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI
COMUNE DI ………………………
VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON APICALE
ANNO 2000
SCHEMA SCHEDA INDIVIDUALE
PER LA PREDISPOSIZIONE
DEI PIANI DI LAVORO
SOGGETTO………………………………………………………………………………………….
UFFICIO/SETTORE ………………………………………………………………………………………………………..
RESPONSABILE DELLA VALUTAZIONE
………………………….……………………………………………………………………………...
COORDINATORE DEL SETTORE/RESPONSABILE DI AREA-SETTORE-SERVIZIO
…………………………………………………………………………………………………………
VALORE ECONOMICO DEL PIANO DI LAVORO (premio produttività massimo)
…………………………………………………………………………………………………………
Data ……………………………
FIRME …………………………………………………………………………………………………………
NOTA
La scheda è compilata per l'attività di un solo soggetto. Tuttavia, le attività previste per questo soggetto possono essere riferite anche ad un piano di lavoro che coinvolge anche altre persone (per le quali sarà poi compilata una scheda specifica).
SCHEDA INDIVIDUALE PER LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE NON APICALE ATTRAVERSO PIANI DI LAVORO
5. VALUTAZIONE FINALE
CATEGORIE |
FATTORI DI PRESTAZIONE |
Punti assegnati |
|
1. |
Esperienza acquisita (laddove prevista) |
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2. |
Prestazioni rese con maggior arricchimento professionale, acquisito anche a seguito di interventi formativi e di aggiornamento |
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3. |
Risultati conseguiti |
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4. |
Qualità della prestazione individuale resa |
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5. |
Impegno profuso |
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PUNTEGGIO TOTALE PER LA PROGRESSIONE ORIZZONTALE E PER L’EROGAZIONE DEL COMPENSO INCENTIVANTE PER LA PRODUTTIVITA’ ED IL MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI |