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RASSEGNA STAMPA

Vincenzo Cerulli Irelli
(Presidente della Commissione bicamerale
per la riforma della pubblica amministrazione)

Un percorso ancora da completare

(Il Sole 24 Ore, 22 luglio 2000 - Norme e tributi)

L’approvazione del disegno di legge sul processo amministrativo è un passaggio importante verso la piena modernizzazione del nostro sistema di giustizia amministrativa. Ma non esaustivo.

Diventa ora fondamentalmente completare questo processo attraverso la legge generale sull’azione amministrativa, in corso di approvazione alla Camera.

Soprattutto rimane da definire l’ambito della illegittimità amministrativa, che oggi resta eccessivamente pervasivo, investendo tutte le violazioni delle norme, anche quelle di carattere meramente formale e procedurale, sia di legge che di regolamento. Tutte hanno carattere imperativo; ogni violazione dà luogo ad annullamento degli atti adottati.

È importante che il sindacato affidato al giudice amministrativo, ma anche quello affidato agli organi di controllo come la Corte dei conti, sia incentrato sulla valutazione della legalità sostanziale dell’atto, affinché esso, nei suoi contenuti, risulti conforme agli interessi tutelati dalla legge. La legittimità deve diventare strumento di buona amministrazione e le violazioni normative acquistano rilevanza solo laddove consistano in violazioni di norme imperative ovvero violazioni di carattere procedimentale in grado di produrre in concreto conseguenze di carattere sostanziale sul contenuto del provvedimento.

Atti annullati per soli motivi di carattere formale (mancanza di passaggi procedurali, di adempimenti documentali, di riferimenti testuali e così via), anche se il loro contenuto è perfettamente conforme agli interessi tutelati dalla legge ed è destinato a essere riprodotto identico negli atti che successivamente saranno adottati, costituiscono una intollerabile perdita di tempo e di denaro che incide sull’efficienza complessiva del sistema amministrativo.

Si tratta di lussi formalistici che non ci possiamo più permettere e che i principali Paesi europei ormai hanno superato con adeguate norme di legge ovvero nell’ambito dell’esperienza giurisprudenziale.

La legge generale sull’azione amministrativa s’inserisce in questo contesto e rappresenta un passo avanti nel difficile cammino che va da un’amministrazione formale, valutata fondalmentalmente su parametri di mera legalità, verso un’amministrazione di risultati, valutata, invece, per quanto ottiene in termini di soddisfazione della società amministrata, al cui servizio è chiamata a operare.

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