ITALIA OGGI 9.12.00

Al via la schedatura dei dirigenti pubblici

DI ALESSANDRA RICCIARDi

Al via la schedatura dei dirigenti dello stato.

I circa 4.500 dirigenti pubblici appartenenti alla prima o seconda fascia del ruolo unico saranno passati al setaccio in base alle esperienze maturate e ai titoli di studio.

È quanto prevede il Dpcm pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 286 del 7/12/2000.

Il decreto impone di schedare i dirigenti in base alla professionalità e obbliga le amministrazioni a motivare le assunzioni "prioritariamente" in base a tale requisito. Un sistema che ha l’obiettivo di dare maggior garanzie di imparzialità nella scelta del dirigente, al riparo da ogni velleità di spoil system.

Diventa così naturale affidare la direzione di un ufficio pubblico a chi abbia le competenze tipiche per quel posto.

L'affidamento degli incarichi, che ha durata temporanea, dovrà infatti essere sempre motivato, sia per i dirigenti di prima sia di seconda fascia del ruolo unico.

L'accertamento della professionalità, però, resta una valutazione prioritaria ma non vincolante per la scelta, che è sempre discrezionale.

Per i neoassunti la schedatura sarà fatta al momento della sottoscrizione del contratto.

Per i dirigenti già iscritti a ruolo, invece, le amministrazioni di appartenenza dovranno inviare entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto una nota di classificazione, su cui l'ultima parola spetta all'ufficio del ruolo unico, presso il dipartimento della funzione pubblica.

I dirigenti saranno poi collocati in apposite sezioni di una delle due fasce professionali create ad hoc per gli alti funzionari della p.a.

Per quelli di prima fascia ci sono otto sezioni di appartenenza (architetti, archivisti di stato, chimici, informatici, ingegneri, ispettori, sanitari, tutela dei cittadini e degli interessi italiani all'estero).

Per la seconda fascia, invece, 15 voci.

L'inserimento avverrà in base alla provenienza dai soppressi ruoli professionali delle amministrazioni del ruolo unico, l'accertamento delle competenze e lo svolgimento di funzioni amministrative riconosciute dal diritto internazionale di tutela dei cittadini e degli interessi italiani all'estero.

Per i dirigenti a disposizione, cioè privi di un incarico, è previsto un utilizzo in funzioni per le quali non è espressamente richiesta una specifica competenza.