Direttiva Aran sul contratto collettivo nella pubblica amministrazione

Per i dirigenti dello stato piu garanzie con il Ccnl

Di ALESSANDRA RiCClAltDl

Maggiori garanzie per i dirigenti generali dello stato. In sede di contrattazione nazionale, la prima per la categoria, dovranno essere fissati i criteri per la loro nomina ed eventuale rimozione alle direzioni degli uffici di livello generale. Dovrà essere stabilito, inoltre, il trattamento economico di base, mentre sarà individuale solo il contratto integrativo, legato allo svolgimento di uno specifico incarico. Lo prevede, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, la direttiva all'Aran che il ministro della funzione pubblica, Franco Bassanini, sta per firmare in queste ore. Il provvedimento reca le linee guida alle quali si dovrà attenere l'agenzia guidata da Carlo Dell'Aringa per il rinnovo del contratto della dirigenza statale. Una vertenza, questa, bloccata da mesi a causa del braccio di ferro tra governo e sindacati sul trattamento dei dirigenti di livello generale. Si tratta dei funzionari di più alto rango dell'amministrazione, che l'esecutivo guidato da Massimo D’Alema avrebbero voluto sottoporre al solo contratto individuale, valido per la durata dell'incarico. Una strategia, questa, che servirebbe a responsabilizzare i dirigenti e a ottimizzare i risultati, secondo l'Aran. Per Cgil, Cisl, Uil e Dirstat, invece, una pericolosa deregulation che dà mano libera al governo nell'epurare gli amministratori per motivi politici e non professionali. 1 sindacati hanno chiesto, così, una disciplina di base a garanzia di tutti i dirigenti, a cui sommare e non sostituire i contratti individuali. Il dicastero della funzione pubblica, a guida Bassanini, sembra aver accolto questa soluzione. La direttiva chiarisce innanzitutto che per tutti i dirigenti ci sarà una retribuzione fissa, che sarà rivista ogni due anni in base al tasso di inflazione.

Il trattamento economico attualmente in vigore è quello indicato nella direttiva del l' luglio del 2000, cioè di 129 milioni lordi l'anno. Solo chi sarà scelto per assolvere un determinato incarico, in base ai criteri fissati a livello nazionale, riceverà una retribuzione accessoria, che potrà essere innalzata grazie al premio di produttività. Bassanini precisa che le risorse messe a disposizione degli incrementi, ancora da definire, dovranno essere "destinate interamente a valorizzare la parte accessoria, in modo da pervenire a una effettiva differenziazione dei trattamenti, coerente con il diverso grado di impegno e di responsabilità". Lo stallo della trattativa ha prodotto un situazione alquanto disomogenea: ci sono dirigenti generali che hanno ricevuto un incarico e firmato il contratto individuale, altri che pur avendo l'incarico non hanno nessun contratto individuale e, dunque, compenso accessorio, e chi invece non ha né incarico né contratto. Per i primi Bassanini ha precisato che sarà mantenuto, sino alla sigla dell'accordo nazionale, l'attuale trattamento, salvo conguaglio delle somme eventualmente mancanti. A tutti gli altri sarà applicata la normativa precedente, sempre fatte salve integrazione retributive successive alla stipula del contratto collettivo.