Il Sole 24 Ore, 21.4.00

QUESTA ITALIA NON SODDISFA GLI ITALIANI

di Adriana Cerretelli

 

Che tra gli italiani e le istituzioni non ci fosse un rapporto idilliaco lo vi sapeva. Non si sapeva, però, che tale disamore forse così esasperato: questa è stata l'amara scoperta di un sondaggio Eurobarometro condotto nell'ottobre-novembre '99 e reso noto solo ieri.

Che cosa dice il confronto con gli altri 14 partner dell'Unione? Rivela, per esempio, che l'orgoglio di essere italiani è decisamente cresciuto nel Paese, grazie anche al successo con cui si è conclusa la corsa 'impossibile" all'euro. Della moneta unica, tra l'altro, rimaniamo i più grandi entusiasti con l'85% dei consensi contro il 64% dei francesi o il 55% dei tedeschi.

Oggi, dunque, un italiano è decisamente più fiero del proprio Paese di quanto non lo via un tedesco o un belga del proprio. Ma l'autosoddisfazione finisce qui. Quando il confronto tocca l'identità istituzionale invece che nazionale, si scorge il disastro. Solo il 27% degli italiani si dice "molto o piuttosto soddisfatto" del proprio sistema democratico (Governo, Parlamento, magistratura, pubblica amministrazione, ecc.), contro il 70% che si dichiara invece apertamente "insoddisfatto".

La percentuale dei "soddisfatti" diventa addirittura allarmante se si confronta con quella degli altri Paesi: il 77% degli olandesi non cambierebbe la propria democrazia per niente al mondo; idem il 75% dei danesi, il 60% circa di tedeschi e francesi fino al 53% dei greci.

Approdare all'euro è stata una conquista storica. A guardare i dati di Eurobarometro viene da dire che ci siamo riusciti con la forza della disperazione di fronte all'instabilità politica e all'inefficienza istituzionale-amministrativa interna. Forse sono le stesse motivazioni (si veda il servizio a pag. 14) che oggi spingono le imprese italiane verso la Francia, nonostante i più alti costi del lavoro.