IL SOLE 24 ORE 30.10.00

NUOVE FRONTIERE

ll Comune di* Alessandria vende il marchio < civico"

Far pagare un corrispettivo alle aziende che utilizzano nei propri prodotti o servizi il marchio del Comune: è questa l'idea che sta mettendo in pratica il Comune di Alessandria.

L'idea ha preso le mosse dalla diffusione - comune a molte parti d'Italia - di ordinanze comunali che inibiscono a privati la possibilità di utilizzare il marchio dell'ente locale.

Dal che se ne deve trarre la conclusione che quest'ultimo sta diventando (o è sempre stato) una fonte di business per molti privati: basti pensare a tutte le attività collegate ai matrimoni.

Logica, quindi, la conclusione del Comune di Alessandria, che sembra aver bruciato tutti gli altri municipi: prevedere il pagamento di un corrispettivo per tutte le aziende che intendono utilizzare lo stemma del Comune, che viene così considerato come un "marchio da vendere". (si veda l’immagine in pagina).

Sul piano operativo la strada scelta è quella dell'appalto-concorso dopo l'approvazione di un progetto, con l'effettiva concretizzazione entro i primi mesi del prossimo anno.

"Ritengo - dice Francesca Calvo, sindaco di Alessandria - che si tratti di un nuovo modo di pensare al Comune come a un'azienda che ha molti oneri, ma anche molte qualità, che vanno valutate nel modo giusto. Credo che, oltre al fatto di incassare risorse fresche che non gravano sui cittadini, si tratti anche di una maniera di rivalutare l'immagine complessiva del Comune".

Siamo dinanzi a un'iniziativa che è parte di un più vasto programma di miglioramento della comunicazione con il cittadino e dell'utilizzazione delle tecniche di marketing per la promozione dell'immagine dell'ente.

Tra le altre iniziative si segnala l'affidamento a una concessionaria della gestione della pubblicità sul sito Internet del Comune (www.comune. alessandria.it) e la sponsorizzazione delle manifestazioni per il prossimo Capodanno.

Maurizio Delfino, assessore alle Finanze e promotore delle iniziative, evidenzia che "esse si inseriscono, insieme alle fondazioni in compartecipazione e alle sponsorizzazioni private per la realizzazione di progetti di lavori pubblici, nell'ambito delle azioni positive per il patto di stabilità per vince la nuova "sfida per le risorse". I Comuni possono trovare nuovi fondi per investimenti, senza aumentare tasse o tariffe, ma attraverso formule più creative e innovative".

E che questo tipo di valutazioni si vadano diffondendo, lo dimostra la scelta che ha già portato numerosi Comuni ad accogliere inserzioni pubblicitarie sulla carta e sulle buste intestate dell'ente.

ARTURO BIANCO