REGIONE
CAMPANIA
08 / Novembre / 2000
AI SIGNORI SEGRETARI COMUNALI E RESPONSABILI DEGLI UFFICI DI RAGIONERIA
LORO SEDI
OGGETTO : BILANCIO DI PREVISIONE 2001 - PRO-MEMORIA
( art. 151 del D.L.vo 18/08/2000, n° 267 e art. 30 c. 14 della legge 23/12/1999,
n°488).
Al riguardo si precisa che l’addizionale IRPEF, di pertinenza comunale, riveste
carattere facoltativo e per il 1° anno di applicazione non può superare l’aliquota dello
0,2% e con valore massimo dello 0,5% nell’arco di un triennio. Il gettito stimato è
determinato moltiplicando il reddito complessivo imponibile ai fini dell’IRPEF, al
netto degli oneri deducibili, per l’aliquota applicata;
con grado di copertura inferiore al 55%.
Tutti i comuni comunque, sono tenuti a coprire almeno il 50% del costo del servizio,
mentre quelli strutturalmente deficitari il 70%, e i dissestati il 100%.
(pubblicata nella G.U. n° 192 del 18 / 08 / 2000), ha diramato direttive per la
determinazione delle tariffe relative ai servizi acquedottistici , di fognatura e
depurazione. I proventi derivanti dai suddetti servizi vanno allocati al titolo III
Entrate. Si soggiunge, che le entrate provenienti dalla tariffa depurazione e fognatura
sono destinate prioritariamente alla gestione e manutenzione degli impianti medesimi.
10.I beni patrimoniali disponibili (fabbricati, terreni, ecc.. ) di regola devono essere dati
in affitto e a prezzo di mercato. Il relativo canone va’ aggiornato annualmente ai sensi
del disposto di cui all’art. 9 della L. 24/12/1993, n° 537 e successive modifiche (art.
32 della L.23/12/94 n° 724 " Beni del patrimonio Indisponibile"com. 8.) ;
11. Per quanto concerne i trasferimenti erariali per l’anno 2001 da attribuire ad ogni
singolo ente locale si richiama l’articolo 35 del disegno di L. della "Finanziaria
2001".
Ad avvenuta approvazione del bilancio dello stato e della"finanziaria 2001" il
Ministero dell’Interno determinerà i contributi spettanti a ciascun ente, ed i relativi
dati finanziari sono consultabili sull’apposito sito internet.
Il medesimo art. 35 citato prevede che nel 2001 , il complesso dei pagamenti delle spese correnti, al netto degli interessi passivi, degli enti locali non possono superare i pagamenti del 1999 allo stesso titolo, incrementati del 3%. Tale norma , ove confermata comporterà da parte degli enti attenta ponderazione in sede di previsione delle spese correnti per l’anno 2001 al fine del rispetto delle limitazioni di legge.
12. Il contributo statale in conto mutui in ammortamento ( concesso in ordine alla durata
originaria del mutuo anche se rinegoziato ai sensi dell’art.5, 6° com. della Legge 539
/ 1995) corrisponde ai mutui originariamente in ammortamento e non rinegoziati.
Vanno detratte dal suddetto contributo le rate afferenti a mutui cessati con il
31/12/2000 (elementi disponibili anche presso questo organo di controllo) nonché
aggiunte le quote capitali ed interessi per mutui in ammortamento
dal 01/01/ 2001, relativamente ai Comuni che non hanno ancora esaurito i contributi
statali ai sensi della L. 539 / 1995;
13.Dal 01/01/2001 gli enti locali sono obbligati ad iscrivere nell’apposito intervento di
ciascun servizio l’importo dell’ammortamento accantonato per i beni relativi (artt.167
e 229 del D.L.vo 267/2000).Ai fini della previsione dei rispettivi stanziamenti va
tenuto conto del valore dei beni riportati nel Conto del Patrimonio. I medesimi beni
vanno classificati secondo la natura e destinazione degli stessi e cioè per Funzioni,
Servizi ed Interventi. In relazione al citato D.L.vo di cui agli artt. 167, e 229 – 7° c.
e art. 117 del D.L.vo 77/95 (non abrogato), l’importo dell’ammontare da scrivere
nell’apposito intervento di ciascun Servizio è pari alle seguenti percentuali del valore
dei beni riportati nell’Inventario:
- 0,18 % per gli edifici, anche demaniali, e manutenzione straordinarie;
-0,12 % per le strade , ponti e gli altri beni demaniali ;
-0,90 % per i macchinari, apparecchi, attrezzature, impianti ed altri beni mobili;
-1,20% per automezzi, sistemi informatici ed altri beni;
Non va calcolato l’ammortamento sul valore dei terreni anche boschivi, "Diritti reali sui
beni di terzi" (usufrutto diritto di superficie, servitù, enfiteusi, censi, canoni, livelli ecc )
nonché sulle "Immobilizzazioni in corso " cioè beni non ancora giuridicamente
acquisiti al patrimonio dell’Ente (es. procedure di occupazione ed espropriative non
ancora perfezionate ecc.). Si rammenta, infine , che le quote di ammortamento, nel
corso dell’anno non possono essere impegnate o stornate, ma a fine esercizio saranno
portate in economia confluendo nel risultato di Amministrazione (Avanzo o
Disavanzo) e conservano il vincolo di destinazione al fine dell’eventuale impiego.
14.Il fondo di riserva va previsto al Tit. I della spesa – Funzione 1° Servizio 8 –
Intervento 11 ed il relativo stanziamento non può essere inferiore allo 0,30% e non
superiore al 2% del totale delle spese correnti ( art.166 del D.L.vo 267 / 2000) ;
15.L’IVA a carico dell’Ente da versare all’Erario per l’espletamento di servizi a
domanda individuale o a carattere produttivo (gas, metano, farmacie, ecc..)e gestiti in
economia, va prevista al Tit. I Spesa Funzione 1° Servizio 8° - Intervento "Imposte e
Tasse";
16.Lo specifico modello del Bilancio pluriennale previsto dal D.P.R. 194 / 1996 è
facoltativo (art. 9, comma 5 della L. 127/1997), mentre lo schema della relazione
previsionale e programmatica, a decorrere dal 2000, è adottato secondo il modello
ufficiale approvato con regolamento del D.P.R. n° 326 / 1998 (vedasi supplemento)
alla G.U. n° 218 del 18/09/1998). In proposito si richiamano, le apposite indicazioni
fornite lo scorso esercizio al fine della corretta compilazione della relazione
previsionale e programmatica.
17.Il Bilancio di previsione, la relazione previsionale e programmatica, il Bilancio
pluriennale che chiude in pareggio (artt. 162 e 171 del D.L.vo 267 / 2000) vanno
compilati in ogni colonna e prospetto allegato, nonché debitamente sottoscritti dal
Segretario, responsabile del servizio Finanziario e rappresentante Legale dell’Ente,
giusta D.P.R. 194 / 1996;
18.In sede di predisposizione, esame ed approvazione del Bilancio di previsione vanno
osservate tutte le norme del Regolamento di contabilità ivi previste (predisposizione
progetto, pubblicità, presentazione e discussione emendamenti, deposito degli atti
contabili e relativi allegati presso la segreteria Comunale ecc..) onde evitare vizi
procedimentali;
19. Nelle more dell’approvazione del Bilancio di previsione da parte dell’Organo di
Controllo, il Consiglio delibera l’esercizio provvisorio, per un periodo non superiore
a due mesi, ai sensi dell’art 163 D.L.vo 267 / 2000. L’esercizio provvisorio si
intende automaticamente autorizzato ( senza specifico atto deliberativo) ove con
norma statale sia rinviato il termine per l’approvazione del bilancio.
deliberare il P.E.G. , divenuto esecutivo il Bilancio di previsione approvato dal
Consiglio. Il P.E.G. quale strumento di guida e controllo dell’attività gestionale,
rappresenta un piano di gestione articolato per centri di responsabilità (Servizi e
Centri di costo) con cui la Giunta, con proprie direttive, stabilisce in via anticipata
le cose da fare, come eseguirle, con quali mezzi (risorse umane, finanziarie,
materiali e tecnologiche) al fine di realizzare gli obiettivi programmatici fissati dal
Consiglio. Per gli enti non tenuti all’approvazione del P.E.G. , comunque la Giunta
definisce gli obiettivi di gestione, assegna le risorse ai responsabili di servizio
(art. 165 c. 9 D.L.vo 267 / 2000), e pertanto ai Dirigenti e Responsabili dei
Servizi competono poteri autonomi di spesa (impegni, liquidazioni, determinazioni a
contrattare ecc.…).
21. Le delibere di variazioni di Bilancio, adeguatamente motivate, o di assestamento,
vanno adottate entro il 30 novembre, e se assunte con i poteri del Consiglio sono
ratificate nel termine di giorni sessanta dall’adozione , e comunque entro il 31
dicembre, se a tale data non sia scaduto il predetto termine (art 175 / D.L.vo
267/2000
22. Vanno previste nel Bilancio , le spese per utenze elettriche, idriche, telefoniche ecc..
secondo le stime comunicate rispettivamente dall’Enel e Consorzio Idrico Alto
Calore , ecc.. nonché quelle per partecipazione a Consorzi o Aziende smaltimenti
rifiuti, trasporti, depurazione area Nolana ed alto Sarno, Commissioni Elettorali
Sezione circoscrizionale per l’impiego, consultazioni elettorali politiche ed
amministrative ( per gli enti interessati)
.
23.Sulla proposta della delibera consiliare del Bilancio, va espresso parere in ordine alla
regolarità contabile del responsabile del servizio di ragioneria (art. 49 del D.L. vo
267/2000) il quale, tra l’altro, ai sensi del successivo art.153/ 4° c. è preposto alla
verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di
spesa
ALLEGATI OBBLIGATORI AL BILANCIO DI PREVISIONE
pari all’1, 2% annuo);
Bilancio e documenti allegati in cui sia espresso motivato giudizio di congruità ,
coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni del Bilancio, dei programmi e
progetti….ai sensi dell’art. 239 del D.L.vo 267 /2000;
Dirigente – Rag.Vittorio Capolupo