REGIONE CAMPANIA

 

08 / Novembre / 2000

AI SIGNORI SEGRETARI COMUNALI E RESPONSABILI DEGLI UFFICI DI RAGIONERIA

LORO SEDI

 

OGGETTO : BILANCIO DI PREVISIONE 2001 - PRO-MEMORIA

  1. Come è noto il termine per la deliberazione del bilancio di previsione 2001 degli enti locali è fissato al 31 /12/2000. E’ altresì stabilito alla stessa data il termine per deliberare le tariffe, le aliquote di imposta per i tributi locali e per i servizi locali relativamente all’anno 2001, nonché il termine per l’istituzione o incremento dell’addizionale comunale IRPEF, prevista dal D.L.vo 28 / Settembre/1998, n° 360
  2. ( art. 151 del D.L.vo 18/08/2000, n° 267 e art. 30 c. 14 della legge 23/12/1999,

    n°488).

    Al riguardo si precisa che l’addizionale IRPEF, di pertinenza comunale, riveste

    carattere facoltativo e per il 1° anno di applicazione non può superare l’aliquota dello

    0,2% e con valore massimo dello 0,5% nell’arco di un triennio. Il gettito stimato è

    determinato moltiplicando il reddito complessivo imponibile ai fini dell’IRPEF, al

    netto degli oneri deducibili, per l’aliquota applicata;

  3. L’art.54 del D.L.vo 446/1997 prevede che i Comuni approvano le tariffe e i prezzi pubblici, (servizi a carattere produttivo: quali distribuzione gas, trasporti pubblici, acquedotto comunale ecc..., canoni patrimoniali, diritti di segreteria ecc..) ai fini dell’approvazione del Bilancio di previsione;
  4. Ai sensi dell’art 42 lettera F. del D.L.vo 267 / 2000 il Consiglio è competente a deliberare l’istituzione, l’ordinamento dei tributi e la disciplina generale delle tariffe, mentre la Giunta determina le relative aliquote. Si precisa, inoltre , che ai sensi dell’art 273 del T.U. per la Finanza locale modificato con l’art. 19 legge L.19/03/1993 n° 68, qualora la Giunta non adotti (entro il 31 / 12 / 2000 per l’anno 2001 ) la tariffa da applicarsi nell’anno successivo per ogni imposta, tassa, contributo ecc… si intendono prorogate le tariffe approvate per l’anno in corso, ad eccezione dell’aliquota I.C.I. che si applica nella misura minima di legge del 4%° ( art.3 com. 53 della L. 662 / 1996) e maggiorazione dell’imposta sulla Pubblicità e Pubbliche affissioni di cui all’art 30 c. 17 della L. 488 / 99, i cui aumenti alla tariffa base vanno deliberate annualmente ai sensi dell’art 10 c, 18 della L. 133/99.
  5. L’art. 52 del D.L.vo 446/1997 attribuisce ai Comuni e Province potestà regolamentare nel disciplinare con regolamento le proprie entrate anche tributarie (I.C.I., tassa o canone di concessione per occupazione di spazi ed aree pubbliche, pubblicità, tassa o tariffa smaltimento rifiuti ecc..) I relativi Regolamenti, approvati entro il termine di approvazione del Bilancio di previsione, non hanno effetto prima del 1° gennaio dell’anno successivo;
  6. Ai sensi dell’art 33 della L.. 23/12//99, n° 488 la soppressione della TARSU e la contemporanea istituzione della relativa tariffa avverrà in via graduale :

  1. dal 01/01/2003 per i comuni che abbiano raggiunto, nell’anno 1999, un grado di copertura dei costi superiore al 85%;
  2. Dal 01/01/2005 per i comuni che abbiano raggiunto nell’anno 99, un grado di copertura tra il 55% e 85%;
  3. Dal 01/01/2008 per i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e per quelli

con grado di copertura inferiore al 55%.

Tutti i comuni comunque, sono tenuti a coprire almeno il 50% del costo del servizio,

mentre quelli strutturalmente deficitari il 70%, e i dissestati il 100%.

  1. A decorrere dal 01/01/1999 il canone del servizio fognatura e depurazione di cui alla legge 05/01/1994, n° 36 è trasformato in quota di tariffa. Fino all’entrata in vigore del metodo normalizzato, l’adeguamento del servizio acquedottistico, fognatura e depurazione è fissato con deliberazione del C.I.P.E. ( art. 31 commi 29-30-31-della legge 23 / 12 /1998, n° 448 ).In proposito il C.I.P.E. con deliberazione 22 / 06 / 2000
  2. (pubblicata nella G.U. n° 192 del 18 / 08 / 2000), ha diramato direttive per la

    determinazione delle tariffe relative ai servizi acquedottistici , di fognatura e

    depurazione. I proventi derivanti dai suddetti servizi vanno allocati al titolo III

    Entrate. Si soggiunge, che le entrate provenienti dalla tariffa depurazione e fognatura

    sono destinate prioritariamente alla gestione e manutenzione degli impianti medesimi.

  3. Per i servizi a domanda individuale (mense, asili nido, impianti sportivi ecc…) il tasso minimo di copertura del costo non può essere inferiore al 36% (enti dissestati e strutturalmente deficitari). Per gli asili nido i costi si assumono al 50% per non gravare eccessivamente l’utenza (art.243 del D.L.vo 267/2000 );
  4. I comuni dissestati, ai sensi dell’art. 1° com. 157 della L. 662/1996, che presentino consuntivi in attivo per due anni consecutivi all’approvazione del Bilancio riequilibrato, sono esonerati dall’applicazione degli aumenti delle aliquote massime di imposta e tasse ( con il 01/01/1999, è venuto a cessare lo stato di dissesto dei 9 comuni della Provincia);
  5.  

  6. Ai sensi del art.11 del D.L.vo 18/02/2000 n° 56 agli enti locali vengono assicurati trasferimenti erariali ( e non più Regionali), di importo pari alla compartecipazione IRAP 98 ( ex ICIAP e tasse concessioni comunali ) incrementati del tasso programmato d’inflazione 1999 /2000/2001, da prevedere in aumento del fondo ordinario ( Tit. II ENTRATA) e non più al Tit. I° categ. III. Invece l’ I.R.A.P. a carico del datore di lavoro, calcolata sulla retribuzione dei dipendenti, va prevista in Uscita al Tit. I "intervento 07 – Imposte e tasse" del servizio interessato ;

10.I beni patrimoniali disponibili (fabbricati, terreni, ecc.. ) di regola devono essere dati

in affitto e a prezzo di mercato. Il relativo canone va’ aggiornato annualmente ai sensi

del disposto di cui all’art. 9 della L. 24/12/1993, n° 537 e successive modifiche (art.

32 della L.23/12/94 n° 724 " Beni del patrimonio Indisponibile"com. 8.) ;

11. Per quanto concerne i trasferimenti erariali per l’anno 2001 da attribuire ad ogni

singolo ente locale si richiama l’articolo 35 del disegno di L. della "Finanziaria

2001".

Ad avvenuta approvazione del bilancio dello stato e della"finanziaria 2001" il

Ministero dell’Interno determinerà i contributi spettanti a ciascun ente, ed i relativi

dati finanziari sono consultabili sull’apposito sito internet.

Il medesimo art. 35 citato prevede che nel 2001 , il complesso dei pagamenti delle spese correnti, al netto degli interessi passivi, degli enti locali non possono superare i pagamenti del 1999 allo stesso titolo, incrementati del 3%. Tale norma , ove confermata comporterà da parte degli enti attenta ponderazione in sede di previsione delle spese correnti per l’anno 2001 al fine del rispetto delle limitazioni di legge.

12. Il contributo statale in conto mutui in ammortamento ( concesso in ordine alla durata

originaria del mutuo anche se rinegoziato ai sensi dell’art.5, 6° com. della Legge 539

/ 1995) corrisponde ai mutui originariamente in ammortamento e non rinegoziati.

Vanno detratte dal suddetto contributo le rate afferenti a mutui cessati con il

31/12/2000 (elementi disponibili anche presso questo organo di controllo) nonché

aggiunte le quote capitali ed interessi per mutui in ammortamento

dal 01/01/ 2001, relativamente ai Comuni che non hanno ancora esaurito i contributi

statali ai sensi della L. 539 / 1995;

13.Dal 01/01/2001 gli enti locali sono obbligati ad iscrivere nell’apposito intervento di

ciascun servizio l’importo dell’ammortamento accantonato per i beni relativi (artt.167

e 229 del D.L.vo 267/2000).Ai fini della previsione dei rispettivi stanziamenti va

tenuto conto del valore dei beni riportati nel Conto del Patrimonio. I medesimi beni

vanno classificati secondo la natura e destinazione degli stessi e cioè per Funzioni,

Servizi ed Interventi. In relazione al citato D.L.vo di cui agli artt. 167, e 229 – 7° c.

e art. 117 del D.L.vo 77/95 (non abrogato), l’importo dell’ammontare da scrivere

nell’apposito intervento di ciascun Servizio è pari alle seguenti percentuali del valore

dei beni riportati nell’Inventario:

- 0,18 % per gli edifici, anche demaniali, e manutenzione straordinarie;

-0,12 % per le strade , ponti e gli altri beni demaniali ;

-0,90 % per i macchinari, apparecchi, attrezzature, impianti ed altri beni mobili;

-1,20% per automezzi, sistemi informatici ed altri beni;

Non va calcolato l’ammortamento sul valore dei terreni anche boschivi, "Diritti reali sui

beni di terzi" (usufrutto diritto di superficie, servitù, enfiteusi, censi, canoni, livelli ecc )

nonché sulle "Immobilizzazioni in corso " cioè beni non ancora giuridicamente

acquisiti al patrimonio dell’Ente (es. procedure di occupazione ed espropriative non

ancora perfezionate ecc.). Si rammenta, infine , che le quote di ammortamento, nel

corso dell’anno non possono essere impegnate o stornate, ma a fine esercizio saranno

portate in economia confluendo nel risultato di Amministrazione (Avanzo o

Disavanzo) e conservano il vincolo di destinazione al fine dell’eventuale impiego.

14.Il fondo di riserva va previsto al Tit. I della spesa – Funzione 1° Servizio 8 –

Intervento 11 ed il relativo stanziamento non può essere inferiore allo 0,30% e non

superiore al 2% del totale delle spese correnti ( art.166 del D.L.vo 267 / 2000) ;

15.L’IVA a carico dell’Ente da versare all’Erario per l’espletamento di servizi a

domanda individuale o a carattere produttivo (gas, metano, farmacie, ecc..)e gestiti in

economia, va prevista al Tit. I Spesa Funzione 1° Servizio 8° - Intervento "Imposte e

Tasse";

16.Lo specifico modello del Bilancio pluriennale previsto dal D.P.R. 194 / 1996 è

facoltativo (art. 9, comma 5 della L. 127/1997), mentre lo schema della relazione

previsionale e programmatica, a decorrere dal 2000, è adottato secondo il modello

ufficiale approvato con regolamento del D.P.R. n° 326 / 1998 (vedasi supplemento)

alla G.U. n° 218 del 18/09/1998). In proposito si richiamano, le apposite indicazioni

fornite lo scorso esercizio al fine della corretta compilazione della relazione

previsionale e programmatica.

17.Il Bilancio di previsione, la relazione previsionale e programmatica, il Bilancio

pluriennale che chiude in pareggio (artt. 162 e 171 del D.L.vo 267 / 2000) vanno

compilati in ogni colonna e prospetto allegato, nonché debitamente sottoscritti dal

Segretario, responsabile del servizio Finanziario e rappresentante Legale dell’Ente,

giusta D.P.R. 194 / 1996;

18.In sede di predisposizione, esame ed approvazione del Bilancio di previsione vanno

osservate tutte le norme del Regolamento di contabilità ivi previste (predisposizione

progetto, pubblicità, presentazione e discussione emendamenti, deposito degli atti

contabili e relativi allegati presso la segreteria Comunale ecc..) onde evitare vizi

procedimentali;

19. Nelle more dell’approvazione del Bilancio di previsione da parte dell’Organo di

Controllo, il Consiglio delibera l’esercizio provvisorio, per un periodo non superiore

a due mesi, ai sensi dell’art 163 D.L.vo 267 / 2000. L’esercizio provvisorio si

intende automaticamente autorizzato ( senza specifico atto deliberativo) ove con

norma statale sia rinviato il termine per l’approvazione del bilancio.

  1. I comuni con almeno 15.000 abitanti, con atto di Giunta, sono obbligati a

deliberare il P.E.G. , divenuto esecutivo il Bilancio di previsione approvato dal

Consiglio. Il P.E.G. quale strumento di guida e controllo dell’attività gestionale,

rappresenta un piano di gestione articolato per centri di responsabilità (Servizi e

Centri di costo) con cui la Giunta, con proprie direttive, stabilisce in via anticipata

le cose da fare, come eseguirle, con quali mezzi (risorse umane, finanziarie,

materiali e tecnologiche) al fine di realizzare gli obiettivi programmatici fissati dal

Consiglio. Per gli enti non tenuti all’approvazione del P.E.G. , comunque la Giunta

definisce gli obiettivi di gestione, assegna le risorse ai responsabili di servizio

(art. 165 c. 9 D.L.vo 267 / 2000), e pertanto ai Dirigenti e Responsabili dei

Servizi competono poteri autonomi di spesa (impegni, liquidazioni, determinazioni a

contrattare ecc.…).

21. Le delibere di variazioni di Bilancio, adeguatamente motivate, o di assestamento,

vanno adottate entro il 30 novembre, e se assunte con i poteri del Consiglio sono

ratificate nel termine di giorni sessanta dall’adozione , e comunque entro il 31

dicembre, se a tale data non sia scaduto il predetto termine (art 175 / D.L.vo

267/2000

22. Vanno previste nel Bilancio , le spese per utenze elettriche, idriche, telefoniche ecc..

secondo le stime comunicate rispettivamente dall’Enel e Consorzio Idrico Alto

Calore , ecc.. nonché quelle per partecipazione a Consorzi o Aziende smaltimenti

rifiuti, trasporti, depurazione area Nolana ed alto Sarno, Commissioni Elettorali

Sezione circoscrizionale per l’impiego, consultazioni elettorali politiche ed

amministrative ( per gli enti interessati)

.

23.Sulla proposta della delibera consiliare del Bilancio, va espresso parere in ordine alla

regolarità contabile del responsabile del servizio di ragioneria (art. 49 del D.L. vo

267/2000) il quale, tra l’altro, ai sensi del successivo art.153/ 4° c. è preposto alla

verifica di veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di

spesa

ALLEGATI OBBLIGATORI AL BILANCIO DI PREVISIONE

  1. Relazione previsionale e programmatica, la quale fornisce, tra l’altro, motivata dimostrazione delle variazioni intervenute rispetto all’esercizio precedente ( art.170 del D.L.vo 267 /2000), compilata secondo modello ufficiale richiamato al punto n° 16 ;
  2. Bilancio pluriennale 2001 – 2003 ( tasso di inflazione programmato nel 2002 e 2003
  3. pari all’1, 2% annuo);

  4. Rendiconto esercizio 1999 ( già acquisito agli atti del Co.Re.Co);
  5. Risultanze dei consuntivi 1999 di aziende speciali, consorzi, S.P.A. (ove esistenti);

  6. Deliberazioni Consiliari da adottarsi prima del Bilancio con le quali si verificano la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, attività produttive, ecc.. che potranno essere ceduti, stabilendo contestualmente il relativo prezzo di cessione. Ove non ricorrono i presupposti il Consiglio Comunale in sede di approvazione del Bilancio deve dare atto della situazione;
  7. Programma triennale ed elenco annuale dei Lavori Pubblici, approvati dal Consiglio. Ai sensi del Decreto del ministro dei LLPP 21/06/2000 e del successivo in data 04/agosto/2000 di interpretazione autentica (G.Uff. 228 del 29/09/2000)gli enti locali sono tenuti a redigere i programmi triennali, ed elenchi annuali dei LLPP compilando ( in via semplificata per il 2001 ) solo le schede allegate n° 3,4, 5, 7. Al riguardo si precisa che tali programmi sono redatti sulla base dei documenti di programmazione finanziaria : bilancio di previsione annuale e pluriennale, relazione previsionale e programmatica ecc… Ne consegue che il programma triennale e l’elenco annuale del LL.PP.debbono trovare il loro finanziamento negli stanziamenti del bilancio pluriennale ed annuale, nonché i rispettivi progetti considerati essere conformi agli strumenti urbanistici vigenti o adottati ;
  8. Copia delle deliberazioni con le quali sono determinate per l’anno 2001 le tariffe e aliquote dei tributi locali, nonché per i servizi a domanda individuale, i relativi tassi di copertura dei costi di gestione ( in caso di istituzioni, modifiche o aggiornamenti);
  9. Tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione deficitaria (vedi rendiconto 1999 ).
  10. Documento certificativo del Bilancio di previsione (1 originale + n° 7 copie ) secondo il modello prescritto dal Ministero dell’Interno ( dattiloscritto, sottoscritto, e compilato in ogni codice e secondo le previsioni iscritte in Bilancio);
  11. Relazione e parere obbligatorio dell’organo di revisione dei conti sulla proposta di
  12. Bilancio e documenti allegati in cui sia espresso motivato giudizio di congruità ,

    coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni del Bilancio, dei programmi e

    progetti….ai sensi dell’art. 239 del D.L.vo 267 /2000;

  13. Prospetto dei mutui in ammortamento al 01/01/2001 con la suddivisione della spesa in conto interessi e quote capitale, nonché prospetto del personale con indicazione degli oneri diretti e riflessi (documenti utili per gli opportuni riscontri contabili.) .
  14. Eventuali certificazioni richieste in relazione al " patto di stabilità interno ".

 

 


A cura del Servizio Ragioneria del Co.Re.Co di Avellino

Dirigente – Rag.Vittorio Capolupo