ITALIA OGGI 14 LUGLIO 2000

PG 42 – Pagina a cura di Luigi Oliveri

Incentivi per i messi notificatori.

L'art. 53 delle cosiddette code contrattuali ammette, finalmente, la possibilità di attribuire ai messi dei comuni un compenso a titolo di incentivo per le notifiche eseguite per conto di enti diversi da quello di appartenenza.

Per attivare gli incentivi, gli enti, ai sensi del comma 1 del citato art. 53, debbono verificare l'esistenza delle condizioni finanziarie necessarie alla destinazione di una quota parte delle entrate derivanti dai rimborsi spese per le notifiche dei messi, attivando la concertazione con le organizzazioni sindacali.

In realtà, poiché ai sensi dell'art. 10, comma 3, della legge 265/1999 le entrate scaturenti dai rimborsi spese per le notifiche effettuate dai messi per conto di altre amministrazioni sono acquisite al bilancio per il finanziamento delle spese correnti, trattandosi di entrate di non grande rilievo non dovrebbe essere troppo difficile che vi sia l'effettiva possibilità di attribuire un giusto incentivo ai messi notificatori.

In questo caso, definita la quota parte da destinare all'incentivo, la somma complessiva in sostanza andrà a incrementare il fondo per la retribuzione del salario accessorio dei dipendenti comunali di cui all'art. 15 del Ccnl in data 1/4/99, con specifica destinazione -ai messi notificatori.

Si tratta di un'apertura piuttosto importante per i messi, chiamati sempre più spesso a notificare un grande numero di atti per conto delle amministrazioni.

Occorre precisare, tuttavia, che l'incentivo previsto dall'art. 53 delle code contrattuali riguarda solo le notifiche effettuate per conto dell'amministrazione finanziaria, a esclusione, pertanto, di tutte le altre.

Pur considerando la positività della previsione dell'integrazione al Ccnl, proprio questa limitazione è il punto debole della riforma, che da questo punto di vista non appare del tutto in linea né con l'art. 10 della legge 265/1999, né con il decreto del ministero del tesoro 14/3/2000 che ha fissato in lire 10 mila il compenso per ogni atto notificato dai messi in favore di tutte le altre amministrazioni.

Non si spiega, infatti, perché il rimborso riguardi, appunto, tutti gli atti notificati dai messi per conto di altri enti, mentre l'incentivo spetti solo esclusivamente per le notifiche riguardanti l'amministrazione finanziaria; anche se queste sono la grande maggioranza.

Si tratta, comunque, di un'apertura e valorizzazione interessante dell'attività dei messi comunali e di un'occasione per una politica retributiva e incentivante che si estenda a tutte le professionalità degli enti locali.