ITALIA OGGI, 11 AGOSTO 2000

I dati sul fenomeno in una ricerca dell’Inas-CISL

LAVORATORI, IL 6% SUBISCE IL MOBBING

 

Circa un milione e mezzo di italiani, pari al 6% dei lavoratori, è vittima del mobbing, quella particolare forma di violenza psicologica nei luoghi di lavoro messa in atto da superiori o colleghi e che si configura, per chi la subisce, come una vera e propria patologia.

Lo riferisce la rivista sindacale dell'Inas-Cisl ("Tutela, trimestrale di politiche sociali, diritto e pratica previdenziale") secondo la quale la diffusione del fenomeno in Italia è in aumento, vista la crescita delle denunce di questo tipo di molestie a strutture sindacali e aziendali. Tanto che la giurisprudenza è già intervenuta a condannare il fenomeno, mentre un'apposita proposta di legge, diretta alla tutela dei lavoratori, ha iniziato il suo iter parlamentare.

Un monitoraggio del fenomeno è però ancora in fase di attuazione.

Il 65% delle vittime del mobbing, secondo il periodico, vive al Nord. Il 38% lavora nella produzione di beni e servizi, il 22% nella pubblica amministrazione, il 12% nelle scuole e nelle università, 1'8% negli ospedali, il 3% nel commercio e solo il 2% nell'agricoltura.

La categoria presa maggiormente di mira è quella dei quadri (il 74% del totale), mentre fra, gli operai il. fenomeno è quasi sconosciuto (colpisce infatti soltanto il 2% della categoria).

La persona soggetta a mobbing, spiega la rivista sindacale, è sottoposta a continui attacchi psicologici che nel tempo la portano a una condizione di estremo disagio quando non addirittura al crollo fisico. Le conseguenze sono varie: a livello fisico, le manifestazioni più frequenti sono astenia, sudorazione, tremore, insonnia, perdita di energia, disturbi gastrici, problemi sessuali, irritabilità; a livello sociale si arriva all'abbandono volontario del posto di lavoro; a livello economico con lunghi periodi di malattia con costi notevoli per l'azienda.

Il mobbing, si legge ancora nella rivista, "va superato potenziando l'idea di partecipazione e dando vita a una rete sociale e istituzionale di rapporti che dialoghi con tutti i soggetti interessati; il risarcimento economico dei danni è un traguardo da raggiungere solo nel caso non esistano altre possibilità". Per questo l'Inas è disponibile a fornire il suo patrocinio sia nel caso in cui si configuri il mobbing come elemento risarcibile a titolo di danno biologico, sia per garantire comunque forme di.tutela, ai lavoratori.