ITALIA OGGI 21 LUGLIO 2000

Interessi bassi e fondi di garanzia. Dalla regione conflitto su statuto e fondazione

BDS IN AIUTO DEGLI ENTI LOCALI

Mutui agevolati per restauri, prime case e pmi

 

DI ANDREA NASELLI

Il Banco di Sicilia sceglie di allearsi con gli enti locali e vara una linea di prodotti per l’erogazione di finanziamenti agevolati in regime di convenzione.

Tre le diverse opzioni possibili: abbattimento di interessi, costituzione di un fondo di garanzia da parte dell'ente locale, oppure un mix di entrambe le cose.

I quattro nuovi prodotti finanziari sono: Bds Olimpo, destinato alle famiglie per l'acquisto della prima casa; Bds Affresco plus, ai proprietari di immobili urbani per interventi di recupero; Bds Barocco, ai proprietari di immobili che vogliano rifare facciate o parti comuni; Bds Archimede, ai piccoli operatori economici per l’incremento del capitale circolante a sostegno dell'attività produttiva.

In pratica, se il sindaco di un comune italiano, nel suo ruolo di promotore dello sviluppo socio-economico del territorio, decide di intervenire con agevolazioni per i giovani, le pmi o il centro storico, deve solo stipulare la convenzione con il Bds. 'Fra i vantaggi, la possibilità di iniziare i pagamenti delle rate anche dopo un periodo di pre-.am mortamento variabile da sei mesi a due anni, tempi rapidi di istruttoria, costi contenuti, elasticità del rimborso. "Abbiamo già testato con successo i prodotti presso alcuni comuni", sottolinea il responsabile della direzione imprese ed enti locali del Bds, Francesco Robiglio. Un comune che voglia intervenire su uno di questi quattro prodotti con una disponibilità finanziaria di 100 mln, caricando il 3,5% di interessi su un

mutuo al tasso 7%, dicono al Bds, attiverebbe finanziamenti complessivi per 1,7 mld.

Un effetto moltiplicatore ancora più vistoso nel caso in cui lente locale decida di costituire un fondo di garanzia per i mutui del Bds. Si prevede di attivare impieghi per 400 mld.

E dal Banco alla sua Fondazione, per riferire del conflitto di attribuzione con il ministero del tesoro, sollevato dalla regione Sicilia davanti alla Corte costituzionale per lo statuto della Fondazione Bds. La giunta presieduta dal diessino Angelo Capodicasa ha, infatti, ritenuto lesiva del competenze regionali la circolare in cui il ministero ha stabilito che

nel procedimento di approvazione delle modifiche statutarie, si

limiterà a consultare la regione, poiché la Fondazione ha "perso definitivamente l'originaria caratterizzazione bancaria".