Il Sole 24 ore 26.2.01

NUCLEI DI VALUTAZIONE

La permanenza e a rischio

L'articolo 42 del nuovo contratto di lavoro dei segretari comunali e provinciali prevede anche per tale categoria, analogamente a quanto stabilito dai contratti collettivi dei dipendenti e della dirigenza degli enti locali, che sia finanziata e corrisposta la cosiddetta "retribuzione di risultato".

Pertanto, anche nei confronti dei segretari, la parte politica dovrà determinare e attribuire gli obiettivi da conseguire, avendo tuttavia particolare riguardo alle differenziazioni di compiti, responsabilità e funzioni di cui i segretari possono essere investiti a livello di singolo ente.

Il ruolo del segretario può assumere connotati molto diversi a seconda delle differenti scelte organizzative adottate e, conseguentemente anche gli obiettivi non possono prescindere dalla collocazione strategica di ciascun soggetto all'interno dell'ente di appartenenza e, in altri termini, dal suo livello di incidenza nelle scelte di carattere gestionale.

In ogni caso, qualunque siano gli obiettivi predeterminati e la quantificazione della retribuzione di risultato entro i limiti imposti dal contratto, anche i segretari saranno sottoposti a una valutazione del proprio operato.

Ciò comporta l'insorgere di una incompatibilità della eventuale presenza quali componenti del Nucleo di valutazione del proprio ente, configurandosi nella fattispecie la non accettabile coincidenza tra valutatane e valutato.

Né si reputa ammissibile ed eticamente corretta, per gli inevitabili condizionamenti, la previsione di meccanismi di sostituzione temporanea del membro incompatibile, in quanto il Nucleo deve in prima battuta determinare i criteri di valutazione da applicare, alla cui definizione non potrebbe certamente partecipare un soggetto che a tali criteri dovrà poi a sua volta sottostare.

Comuni e Province, qualora nei rispettivi regolamenti contemplino la figura del segretario quale facente parte del Nucleo, dovranno quindi ripensare la composizione dell'organismo e approvare le necessarie modifiche.

È auspicabile che tale occasione si traduca nella scelta, particolarmente nel caso di piccole realtà, di prevederne la costituzione in forma c associata.

Sarà possibile in tal modo ottenere il duplice risultato di un sensibile contenimento dei costi e di un'applicazione di criteri di valutazione omogenei in un determinato ambito territoriale, riducendo il rischio sempre reale di sperequazioni e disparità di trattamento.

Quale aspetto di non secondaria importanza, inoltre, il Nucleo di valutazione vedrà valorizzati gli elementi di indipendenza di giudizio e di imparzialità che devono essere alla base del sistema premiante introdotto dalle nuove discipline contrattuali per renderlo effettivamente credibile.

SERGIO ALBENGA