Comune di _______________

Provincia di _____________

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Parere dell’Organo di Revisione alla

Proposta di Bilancio di Previsione 2001

 

 

 

 

 

 

L’organo di revisione

____________________

____________________

____________________

Commissione Interprofessionale

Enti Pubblici

 

 

Consiglio Nazionale Ragionieri

-

Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti

Delegato - Vittorio Nardini

-

Antonio Tamborrino - Delegato

Codelegato - Paolo Moretti

-

Giorgio Sganga - Codelegato

Vice Presidente - Marco Tognacci

-

Giuseppe Farneti - Presidente

Antonio Bachiorri

-

Walter Bonardi

Antonino Borghi

-

Alessandro Casale

Michele Gaglione

-

Paola Contini

Alvaro Gori

-

Piero Criso

Lanfranco Guidi

-

Giuseppina Greco

Franco Marchese

-

Giosuè Nicoletti

Francesco Pio

-

Pietro Pavone

Pasquale Serpico

-

Dino Sesani

Guido Tomassetti

-

Massimo Sorarù

 

Segreteria tecnica:

Davide Rossetti, M. Elena Puzzo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premessa

Il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2001 deve essere deliberato dal consiglio entro il termine del 31 dicembre 2000, come previsto dall’articolo 151, comma 2, del Testo unico degli enti locali ().

Il presente schema di relazione tiene conto della struttura di bilancio prevista dall’art. 165 del suddetto Testo unico e dei modelli di cui al regolamento approvato con d.p.r. n. 194/96.

Con la relazione al bilancio di previsione 2001 i revisori esprimono un motivato giudizio di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, anche tenendo conto dei pareri espressi dal responsabile del servizio finanziario, delle variazioni rispetto all’anno precedente, dell’applicazione dei parametri di deficitarietà strutturale e di ogni altro elemento utile. Nei pareri sono suggerite all’organo consiliare tutte le misure atte ad assicurare l’attendibilità delle impostazioni.

L’organo consiliare è tenuto ad adottare i provvedimenti conseguenti e a motivare adeguatamente la mancata adozione delle misure proposte dall’organo di revisione.

Le principali norme che troveranno piena applicazione nell’esercizio 2001 sono le seguenti

· obbligo di approvare contestualmente al bilancio il programma triennale e l’elenco annuale dei lavori pubblici (art. 14 L. 109/94);

· adeguamento dell’autonoma regolamentazione dei tributi e delle entrate proprie ai principi dello statuto del contribuente (entro il 31/01/2001);

· ai fini del patto di stabilità l’impegno a mantenere nel triennio 2001/2003 la riduzione del saldo tendenziale operato nel 2000 (art. 28 legge n. 448/98):

Si ricorda inoltre:

Il presente schema di relazione si riferisce ai comuni e alle unioni di comuni ma può essere facilmente adattato anche ad altri tipi di enti locali inserendo le diverse tipologie di funzioni e di servizi, esso è corredato di tabelle e prospetti che intendono fornire una dettagliata informazione sugli elementi previsionali. Le tabelle e/o schemi sono contrassegnati da asterischi (*) con la seguente valenza:

(*) tabelle / schemi "essenziali";

(**) tabelle / schemi "facoltativi".

Sommario

Verifiche preliminari p.

Previsioni di competenza p.

Entrate correnti

Entrate in conto capitale p.

Titolo I - Spese correnti p.

Titolo II - Spese in conto capitale p.

Verifica delle previsioni pluriennali p.

Relazione previsionale e programmatica p.

Patto di stabilità p.

Piano esecutivo di gestione p.

Contabilità economica p.

Introduzione moneta unica p.

Verifica parametri di deficitarietà p.

Suggerimenti p.

Conclusioni p.

 

Verifiche preliminari

I sottoscritti/Il sottoscritto _______________ , _______________ , _______________ , revisori/revisore ai sensi dell’art. 234 del d. l.vo 267/2000 e seguenti:

1. bilancio pluriennale 2001/2003;

2. relazione previsionale e programmatica predisposta dalla giunta comunale;

3. rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso (1999);

4. le risultanze dei rendiconti o dei conti consolidati dell’esercizio 1999 della unione dei Comuni di ______________ , delle aziende speciali, consorzi, istituzioni e società di capitale costituite per l’esercizio di servizi pubblici;

5. la tabella dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale di cui al regolamento adottato con decreto del Ministero dell’Interno n. 227 del 06.05.1999;

6. il programma triennale dei lavori pubblici e l’elenco annuale degli interventi di cui alla legge 11.02.1994, n. 109 art. 14 e successive modificazioni;

7. la delibera sulla quantità e qualità di aree e fabbricati da destinare a residenza, attività produttive e terziario e determinazione del prezzo di vendita (se adottata);

8. la delibera di determinazione delle tariffe e contribuzioni dei servizi pubblici a domanda individuale e percentuale di copertura;

9. la delibera di determinazione delle tariffe per prestazioni agevolate collegate all’utilizzo dell’indicatore della situazione economica "riccometro" se adottata;

10. la delibera di istituzione / aumento della addizionale comunale irpef;

11. parere espresso dal responsabile del servizio finanziario in merito alla veridicità delle previsioni di entrata e di compatibilità delle previsioni di spesa, avanzate dai vari servizi, iscritte nel bilancio annuale o pluriennale ();

  1. il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti e la relazione, ai sensi dell’articolo 9, comma 1, del D.P.R. n. 158/99 (obbligatorio per gli enti che nel ’99 hanno superato il tasso di copertura del costo del servizio dell’85%);
  2. le deliberazioni con le quali sono determinati, per l’esercizio 2001, le tariffe, le aliquote di imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi.

 

Sono stati inoltre messi a disposizione i seguenti documenti:

 

I revisori/revisore hanno/ha esaminato i documenti e verificato che il bilancio è stato redatto nel rispetto dei seguenti principi:

 

 

 

 

 

 

Quadro riassuntivo delle entrate

a destinazione vincolata *

 

 

La gestione finanziaria complessiva del 2000 risulta in equilibrio.

Il consiglio comunale ha adottato entro il 30 settembre 2000 la delibera n. _______ del ______________ di verifica dello stato di attuazione dei programmi e di verifica degli equilibri di bilancio.

Nel corso del 2000 è stato applicato al bilancio l’avanzo derivante dalla gestione 1999 pari a L. _________________ .

L’avanzo è stato applicato ai sensi dell’art. 187 T.U. per:

 

In merito a tali indicatori si osserva:

Dalla verifica dei parametri di cui al d.m. 6 maggio 1999, n. 227, risulta che il comune è/non è nella condizione di deficit strutturale e pertanto è/non è tenuto alla copertura minima del costo dei servizi (vedi tabella).

Se l’Ente risulta strutturalmente deficitario deve verificare, sulla base delle previsioni dell’esercizio 2000, se è stato verificato il limite minimo di copertura del costo dei servizi di cui all’art. 14 del d.l. n. 415/89, alla luce delle disposizioni contenute nell’art. 45 del d.lgs. n. 504/92, come dimostrato da apposito quadro della presente relazione.

 

 

In merito all’attendibilità ed alla veridicità del bilancio l’organo di revisione osserva che:

Entrate correnti *

Titolo I - Entrate tributarie

E’ stata verificata l’iscrizione in bilancio dei tributi obbligatori.

L’organo di revisione prende atto che il comune ha/non ha rinnovato la concessione per la riscossione dei tributi propri.

Imposta comunale sugli immobili () **

Il gettito, determinato con le seguenti aliquote, detrazioni e riduzioni, nonché sulla base del nuovo regolamento del tributo, approvato con atto cons. n. _________ del __________, è stato previsto in L. ____________________________

 

L’attendibilità della previsione è da sottoporre ad ulteriore verifica con riferimento a:

L’organo di revisione ha verificato altresì l’iscrizione tra le spese di una somma congrua per il rimborso del tributo.

Il gettito del 2000 si riassume nel seguente prospetto:

La previsione per il 2001 si basa sui seguenti elementi:

Riscossioni previste 2001

 

L’aumento/diminuzione sul 2000 può essere attribuito/a a:

 

Addizionale I.R.P.E.F.

Il d.lgs. n. 360/98 ha concesso ai comuni la possibilità di istituire l’addizionale I.R.P.E.F. che non può eccedere complessivamente lo 0,5% con un incremento anno inferiore allo 0,2%.

L’ente ha/non ha previsto l’applicazione dell’addizionale nella misura dell’aliquota del _____ % per un importo complessivo di L. ________________ . L’appostazione risulta congrua rispetto ai dati relativi al reddito pro capite comunicato dal Ministero delle Finanze.

(Si ricorda che la delibera istitutiva o di aumento diventa operativa dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).

 

 

Quota I.R.A.P.

Il gettito I.R.A.P. è previsto sulla base delle riscossioni (competenza e residui) delle concessioni comunali e dell’I.C.I.A.P. 1998.

I trasferimenti iscritti in bilancio sono stati verificati sulla base delle disposizioni sui trasferimenti erariali. Gli importi sono desunti da:

I trasferimenti dello Stato sono così suddivisi:

Il fondo ordinario ed il fondo speciale per gli investimenti, attribuiti in conto capitale, sono previsti al Titolo IV dell’entrata.

Il fondo ordinario è destinato nella spesa alle opere di cui al comma 5 dell’art. 41 del d.lgs. n. 504/92, rispettando gli obiettivi generali della programmazione economico sociale stabiliti dalla regione, in conformità a quanto prevede l’art. 5 del d. l.vo 267/00.

Si prende atto che l’ente ha compilato i prospetti relativi alle funzioni, ai servizi ed interventi delegati dalla regione per i quali vengono iscritti in bilancio i seguenti contributi:

In merito si osserva:

 

L’ente ha inoltre compilato il prospetto relativo alle funzioni, ai servizi ed interventi finanziati da organismi comunitari e internazionali per i quali vengono iscritti in bilancio i seguenti contributi:

In merito si osserva:

 

 

 

In merito si osserva:

Categoria 1: Proventi dei servizi pubblici

In merito si osserva:

Analizzando i servizi comunali si sono verificate le percentuali di copertura:

 

Si è preso atto della deliberazione n. ______ del __.__.____ allegata al presente bilancio con la quale sono state determinate le tariffe dei servizi a domanda individuale.

In merito si osserva ():

 

 

 

 

 

Il Collegio prende atto che l’ente ha/non ha provveduto ad adeguare le tariffe relative alla distribuzione di acqua potabile sul territorio, come disposto dalla deliberazione del Cipe del 19.02.1999, illustrata dalla Circolare Min. Ind. n. 34/69/C del 22.06.1999.

 

 

Provento del servizio raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani

Il gettito è previsto sulla base del nuovo sistema delle tariffe ().

Evidenziamo di seguito le principali componenti di costo del servizio:

Raccolta rifiuti solidi urbani

L.

 

Smaltimento RSU

L.

 

Raccolta differenziata

L.

 

Smaltimento raccolta differenziata

L.

 

Impianti di multiraccolta

L.

 

Rifiuti speciali

L.

 

Gestione discariche

L.

 

TOTALE

L.

 

 

N.B.: il rapporto ottimale dovrebbe essere pari a 1 ().

Il collegio prende atto che l’ente ha/non ha provveduto a inviare all’Osservatorio nazionale rifiuti il primo piano finanziario comunale sulla tariffa rifiuti urbani di cui al D.P.R. 27.04.1999, n. 158.

Canoni di depurazione

Ai sensi dell’art. 14, comma 1, della legge 5 gennaio 1994 ("legge Galli"), i proventi dei canoni di depurazione sono vincolati alla costruzione ed alla gestione degli impianti di depurazione.

In caso non esista il depuratore i fondi vanno accantonati come somme vincolate e sono finalizzati alla costruzione degli impianti.

 

In merito si osserva:

 

Sanzioni amministrative da codice della strada

Il provento da sanzioni amministrative è previsto per il 2001 in L. ___________________ .

Il collegio ha verificato che il provento è destinato agli interventi di spesa per le finalità di cui al comma 4, art. 208, del codice della strada.

La giunta ha stabilito le quote da destinare a ogni singola voce di spesa e (per i comuni con più di 5.000 abitanti) della preventiva ripartizione è stata data comunicazione al Ministero dei Lavori Pubblici.

 

Categoria 2: Proventi di beni dell’ente

Sono state verificate le entrate relative alle rendite del patrimonio comunale sulla base dell’inventario, come da elenco allegato al bilancio e si osserva:

 

Cosap (Canone occupazione spazi ed aree pubbliche)

Il comune ha istituito, ai sensi dell’art. 63 del d.lgs. n. 446/97, con regolamento approvato con atto del Consiglio n. _____ del ______________, il canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche.

Il gettito del canone per il 2001 è previsto in L. __________________, al Titolo III, Categoria 1, sulla base degli atti di concessione in essere e di quelli in corso di accertamento per il 2000.

(L’istituzione del canone è facoltativa).

 

CIMP (Canone di installazione mezzi pubblicitari)

Il comune ha istituito, ai sensi dell’art. 63 del d.lgs. n. 446/97, con regolamento approvato con atto del Consiglio n. _____ del ____________, il canone di installazione mezzi pubblicitari.

Il gettito del canone per il 2001 è previsto in L. ___________________, al Titolo III, Categoria 1, sulla base degli atti di concessione in essere e di quelli in corso di accertamento per il 2000.

(L’istituzione del canone è facoltativa) ().

 

Categoria 3: Interessi su anticipazioni e crediti

In merito si osserva:

 

Categoria 4: Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società

In merito si osserva:

(Si ricorda il credito d’imposta sugli utili delle ex municipalizzate come da collegato fiscale alla finanziaria 2000).

 

 

 

 

 

 

Categoria 5: Proventi diversi

Altre entrate extratributarie

In relazione alle somme iscritte per interessi attivi e utili di partecipazione si osserva che:

In relazione agli investimenti previsti si osserva :

a) le priorità e le azioni intraprendere come richiesto dal 3° comma dell’art. 14 della legge 109/94 e degli articoli 5 e 6 del decreto ministeriale del 21/06/2000, sopra richiamato;

b) la stima dei tempi e la durata degli adempimenti amministrativi di realizzazione delle opere e del collaudo;

c) gli accantonamenti per:

Opera

Importo

Capitale privato

Capitale dell’ente

Durata concessione

         
         
         

Nel 2001 vengono riproposte le seguenti entrate relative ad investimenti che non hanno ottenuto il finanziamento nel corso del 2000:

1. _________________

2. _________________

3. _________________

E’ stata verificata la quantificazione dell’entrata per contributi e oneri di urbanizzazione sulla base delle rate in maturazione per le concessioni già rilasciate e della attuazione dei piani pluriennali per le previsioni di nuove entrate nel 2001.

Gli oneri di urbanizzazione sono calcolati in base:

L’organo di revisione ha verificato che esistono/non esistono convenzioni in atto con i privati in base alle quali è prevista la compensazione tra oneri di urbanizzazione e opere realizzate direttamente.

L’organo di revisione richiama al proposito l’attenzione dell’ente sulla necessità di definire in modo chiaro e preciso i termini di devoluzione delle opere stesse una volta completate.

Ai fini della trasparenza del bilancio e della corretta movimentazione delle partite dello stato patrimoniale. Inoltre, si richiama l’attenzione dell’ente sulla necessità, qualora si definiscano queste convenzioni, di rilevare nel conto del patrimonio tra i conferimenti i proventi da concessione edilizia e tra le immobilizzazioni i beni acquisiti a scomputo degli stessi.

Risultano in bilancio stanziamenti per:

Le somme iscritte corrispondono alle comunicazioni fatte dal Ministero dell’Interno.

L’ammontare dei mutui risulta compatibile con il limite della capacità di indebitamento previsto dalle norme vigenti ().

Anticipazioni di cassa

E’ stata iscritta in bilancio una previsione per anticipazioni di cassa nel limite del 25% delle entrate correnti previsto dalle norme vigenti, come risulta dal seguente prospetto:

Tenuto conto del ricorso alle anticipazioni negli anni precedenti si osserva:

Titolo I - Spese correnti

La struttura delle spese si articola in quattro livelli: 1. Titolo, 2. Funzione, 3. Servizio, 4. Intervento.

Sulla base del rendiconto 1999, del bilancio assestato 2000 e degli allegati esplicativi è stata verificata la congruità delle previsioni di spesa contenute nel bilancio 2001.

Le spese correnti classificate secondo il livello delle funzioni sono riassunte nel seguente prospetto:

L’organo di revisione prende atto che l’ente ha/non ha introdotto l’indicatore della situazione economica (riccometro) per le prestazioni agevolate in campo sociale, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 109/98 e successivi regolamenti.

 

Le spese correnti riepilogate secondo gli interventi sono così previste:

[Si ricorda che ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti e alle comunità montane è consentita l’iscrizione degli interventi nel servizio prevalente (art. 2, comma 7, D.P.R. n. 194/96).

Tutti gli altri enti devono necessariamente iscrivere gli interventi nell’ambito di pertinenza].

Nota Bene

Per le voci che seguono si suggerisce di indicare le scelte e gli obiettivi che l’ente intende perseguire anche in termini di aumento o riduzione dei costi, miglioramento qualitativo dei servizi indispensabili, a domanda individuale o produttivi.

Sarebbe inoltre opportuno evidenziare e motivare i principali scostamenti delle previsioni 2001 rispetto al medesimo anno del pluriennale 2000/2002 e rispetto al bilancio preventivo 2000.

Il collegio ha provveduto a verificare la compatibilità tra il documento di programmazione triennale sulla spesa per il personale e le corrispondenti previsioni di spesa iscritte nel bilancio triennale dell’ente.

L’ente ha provveduto alla modifica del regolamento di organizzazione ai sensi del d.lgs. n. 29/93 e successive modificazioni. Nel rispetto degli indirizzi stabiliti dal consiglio comunale, la giunta ha ridefinito la struttura dei servizi ed il sindaco ha nominato i relativi responsabili.

L’ultima revisione della pianta organica è stata deliberata dal consiglio comunale / dalla giunta comunale in data __.__.____ in base alle norme contenute nel d.lgs. n. 29/93.

Nel 2001, in relazione alla rilevazione dei carichi di lavoro ed alla revisione della pianta organica, sono previste le seguenti nuove assunzioni nel rispetto delle norme vigenti:

  1. ________________________
  2. ________________________
  3. ________________________

Le previsioni del 2001 tengono conto / non tengono conto degli oneri derivanti dal rinnovo del contratto ().

Il fondo per la retribuzione di posizione e di risultato ammonta a L. ______________ .

 

 

Acquisto di beni ()

 

Interessi passivi ed oneri finanziari

La previsione di spesa per gli oneri finanziari è supportata dal quadro predisposto dall’ufficio ragioneria dei mutui e degli altri prestiti contratti a tutto il 2000.

 

Ammortamenti

In base a quanto previsto dall’articolo 167 del d.lgs. n. 267/00, tutti gli enti a decorrere dal 2001 devono iscrivere nell’apposito intervento di ciascun servizio l’importo dell’ammortamento accantonato per i beni relativi.

Il valore dell’ammortamento finanziario iscritto nel bilancio di previsione 2001 è graduale e determinato applicando i criteri previsti dall’art. 229 del d.lgs. n. 267/00 e dal regolamento di contabilità dell’ente.

Per il calcolo dell’ammortamento economico, e di conseguenza di quello finanziario, è stato preso come riferimento lo stato patrimoniale al 31.12.1999 integrato con gli investimenti realizzati e da realizzare nel 2000.

Nel bilancio di previsione 2001 sono rispettate le quote previste.

 

Fondo svalutazione crediti

L’ammontare del fondo è stato determinato in L. ________________.

Gli importi confluiscono a fine esercizio nell’avanzo.

 

Fondo di riserva

La consistenza del fondo di riserva ordinario rientra nei limiti di legge ed in quelli previsti dal regolamento di contabilità ed è pari al ______% delle spese correnti.

 

 

 

 

 

 

 

Rispetto agli indici percentuali della capacità di impegno delle spese correnti rispetto agli anni precedenti, si osserva:

Titolo II - Spese in conto capitale **

L’ammontare degli investimenti complessivi è pareggiato dalle entrate ad essi destinate in conto capitale nel rispetto delle specifiche destinazioni di legge.

Si riporta il dettaglio delle spese in conto capitale previste suddivise per funzione.

Rispetto alle previsioni del bilancio pluriennale 2000/2002, sulle opere previste per il 2001 sono state apportate le seguenti variazioni:

Nuove opere

____________________

____________________

 

Opere non più previste

____________________

____________________

 

Opere di cui sono stati modificati gli stanziamenti previsti

____________________

____________________

 

 

In merito si osserva:

 

 

Rispetto agli indici della capacità di impegno delle spese in conto capitale degli anni precedenti, si ritiene che la previsione per il 2001 ____________________________

 

Verifica delle previsioni pluriennali

Il bilancio pluriennale è redatto in conformità all’art. 171 del d.lgs. n. 267/00 e secondo lo schema approvato con il d.p.r. n. 194/96.

Il documento è articolato in programmi e servizi ed analizzato per interventi.

Gli stanziamenti previsti nel bilancio pluriennale, che per il primo anno coincidono con quelli del bilancio annuale di competenza, hanno carattere autorizzatorio costituendo limiti agli impegni di spesa.

I valori monetari contenuti nel bilancio pluriennale sono espressi con riferimento ai periodi ai quali si riferiscono tenendo conto del tasso di inflazione programmato.

 

Spese correnti consolidate e di sviluppo

In merito alla distinzione delle spese correnti tra spese consolidate e spese di sviluppo si osserva:

 

 

Rispetto alle previsioni del bilancio pluriennale 2000/2002, sulle opere previste per il 2001 sono state apportate le seguenti variazioni:

Nuove opere

____________________

____________________

Opere non più previste

____________________

____________________

Opere di cui sono stati modificati gli stanziamenti previsti

____________________

____________________

Relazione previsionale e

programmatica ()

La relazione previsionale e programmatica approvata dalla giunta è stata redatta in base ai nuovi schemi approvati con il DPR n. 326/98 ed in conformità a quanto stabilito dallo statuto e dal regolamento di contabilità.

Contiene l’illustrazione della previsione delle risorse e degli impieghi.

La sua redazione ha seguito le seguenti tre fasi:

1. ricognizione dei dati fisici e illustrazione delle caratteristiche generali;

2. valutazione generale dei mezzi finanziari per le entrate;

3. esposizione dei programmi di spesa e degli eventuali progetti.

In particolare per l’entrata la relazione comprende una valutazione generale sulle risorse più significative ed individua le fonti di finanziamento, evidenziando l’andamento storico delle stesse ed i relativi vincoli.

 

Per la parte spesa la relazione è redatta per programmi, per progetti (eventuali) rilevando distintamente la spesa corrente consolidata, quella di sviluppo e quella di investimento; comprende i programmi indicati nel bilancio annuale, ne specifica le finalità e definisce le risorse umane, strumentali e finanziarie a ciascuno di essi destinate.

Le scelte che costituiscono il presupposto del programma sono motivate e sono supportate da analisi, valutazioni e previsioni.

 

Il contenuto della relazione previsionale e programmatica si ritiene idoneo / non idoneo in quanto ______________________

Patto di stabilità **

La legge finanziaria 1999 ha introdotto il patto di stabilità interno che rende partecipi gli enti locali del programma di riduzione dell’indebitamento pubblico. (Gli adempimenti sono stati di competenza del tesoriere per gli enti fino a 60.000 abitanti). Gli Enti hanno l’impegno a mantenere nel triennio 2001/2003 la riduzione del saldo tendenziale operato nel 2000 (art.28 legge n.448/98).

 

Piano esecutivo di gestione ()

Il piano esecutivo di gestione previsto dall’art. 169 del d.lgs. n. 267/00 assegna ai responsabili dei servizi una quota parte del bilancio, considera in modo organico e complessivo le risorse finanziarie destinate ad essere utilizzate dal settore nel corso della gestione e comprende anche quelle relative al costo delle risorse umane e strumentali.

Il piano esecutivo di gestione entra nel dettaglio degli obiettivi posti dalla relazione previsionale e programmatica, deve descrivere lo stato dei singoli servizi, le rispettive necessità di consolidamento o di sviluppo, dare conto del quadro complessivo delle risorse disponibili e della capacità di ricorso al mercato finanziario, indicare la destinazione delle risorse per obiettivi, programmi, servizi e progetti, nonché porre in evidenza le spese correnti indotte dagli investimenti previsti nel periodo considerato.

Andranno specificati l’area di intervento e i livelli qualitativi e quantitativi che ci si propone di raggiungere. Può essere utile predisporre una apposita scheda per ciascun intervento che illustri:

Con il piano esecutivo di gestione si chiede agli amministratori un ulteriore impegno per superare la fase puramente descrittiva ed elencativa della relazione e per individuare gli obiettivi e le finalità della propria azione.

In particolare:

  1. coinvolgere e responsabilizzare la struttura già nella fase di elaborazione del PEG, definendo le varie competenze nell’osservanza del principio della separazione tra organi politici ed amministrativi;
  2. formulare in modo sempre più chiaro, trasparente e facilmente leggibile le scelte e gli obiettivi;
  3. stabilire i tempi e le modalità delle verifiche periodiche della gestione.

E’ stato approntato il Piano Esecutivo di Gestione che dispone l’affidamento delle risorse ai seguenti responsabili:

Responsabile

Obiettivo

Importo

1

   

2

   

3

   

Contabilità economica

Dal 2000 tutti gli enti sono tenuti ad elaborare a fine esercizio il conto economico con evidenza dei componenti positivi e negativi dell’attività secondo criteri di competenza economica.

Al conto economico è accluso un prospetto di conciliazione che, partendo dai dati finanziari della gestione corrente del conto del bilancio, con l’aggiunta di elementi economici, raggiunge il risultato finale economico.

Inoltre a norma dell’art. 147 del citato d.lgs. n. 267/00, vanno istituiti i controlli interni, con il compito di verificare la realizzazione degli obiettivi, la corretta ed economica gestione delle risorse, l’imparzialità ed il buon andamento dell’azione amministrativa.

Si invita l’amministrazione a dotarsi di strumenti per l’analisi economica della contabilità (eventuale).

Tali strumenti contribuiscono ad una più esatta conoscenza dei singoli servizi e a costruire gli indicatori di raffronto tra anni diversi ed enti simili per tipologia e consistenza demografica, migliorando il sistema di riclassificazione e di rielaborazione dei dati finanziari.

Introduzione Moneta Unica

Per tutta la durata della fase di transizione all’Euro (01.01.1999 - 31.12.2001) gli enti locali dovranno assicurare ai cittadini:

  1. la possibilità di chiedere versamenti in Euro;
  2. la possibilità di utilizzare l’Euro per i pagamenti;
  3. la possibilità di comunicare in Euro;

nonché individuare i documenti contabili nei quali sono allegati gli importi riassuntivi in Euro.

L’organo di revisione in relazione a tali adempimenti suggerisce all’ente di modificare i sistemi informatici sulla base delle linee guida emanate dal Comitato Euro (eventuale).

Verifica parametri di deficitarietà

sulla base del Rendiconto 1999 ()

1)

Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili dati Titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa;

Sì / NO

2)

Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi all’I.C.I. ed ai trasferimenti erariali, superiori al 21 per cento delle entrate correnti, desumibili dai Titoli I, II e III;

Sì / NO

3)

Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 27 per cento delle spese di cui al titolo I della spesa;

Sì / NO

4)

Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell’ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge;

Sì / NO

5)

Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell’articolo 37 del decreto legislativo 25 febbraio 1995, n. 77, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento;

Sì / NO

6)

Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai Titoli I e III, rapportato al volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 27 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, inferiore al 35 per cento per i comuni da 3.000 a 59.999 abitanti, inferiore al 37 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, inferiore al 32 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti;

 

Sì / NO

7)

Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio, con esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o di altri enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti desumibili dal Titolo I, superiore al 48 per cento per i comuni sino a 2.999 abitanti, superiore al 46 per cento per i comuni da 3.000 a 59.999 abitanti, superiore al 41 per cento per i comuni da 60.000 a 250.000 abitanti, superiore al 44 per cento per i comuni con oltre 250.000 abitanti;

 

Sì / NO

8)

Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 12 per cento delle entrate correnti desumibili dai Titoli I, II e III.

Sì / NO

 

In merito si osserva:

Note per i revisori

Il recente decreto legislativo 267/2000, la legge del 3 agosto 1999 n. 265 ed il decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 285 segnano un ulteriore passo avanti in materia di autonomia locale e controllo di gestione.

Il circuito di programmazione - gestione - controllo - valutazione può avvalersi di una serie di strumenti precisi, che consentono l’introduzione di modalità oggettive per la misurazione dell’attività degli enti locali.

In questo senso il bilancio di previsione e la relazione previsionale e programmatica devono contenere tutti gli elementi necessari a consentire le verifiche periodiche e le verifiche finali.

In particolare:

Nella presente relazione sono contenuti richiami ad ogni specifico punto, a cui si rimanda.

Una corretta gestione delle risorse non può prescindere la partecipazione di tutti i dirigenti, o responsabili di servizio, nella definizione degli obiettivi specifici dei servizi, base e fondamento della costruzione di un bilancio attendibile.

Diviene indispensabile prevedere fin da ora una relazione finale dei responsabili sul raggiungimento degli obiettivi o sulle cause che ne hanno impedito o limitato il conseguimento.

 

Conclusioni

Tutto ciò considerato, in relazione alle motivazioni specificate nella presente relazione, richiamato l’art. 239 del d.lgs. n. 267/00 e tenuto conto dei pareri espressi dal responsabile del servizio finanziario e delle variazioni rispetto all’anno precedente, l’organo di revisione rileva la congruità, la coerenza e l’attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti ed esprime parere favorevole sulla proposta di bilancio di previsione 2001 e dei documenti allegati.

 

 

L’organo di revisione

_________________

_________________

_________________