ITALIA OGGI – 21 LUGLIO 2000

SENTENZA

Sui rifiuti la tutela della privacy

Rovistare nel sacco dei rifiuti per risalire al suo proprietario e multarlo per averlo lasciato all'aperto in un giorno in cui non avveniva la raccolta dell'immondizia è una violazione della prívacy.

Lo ha stabilito ieri il giudice di Lecco Pietro Spera che ha annullato la multa di 100 mila lire che il sindaco di Abbadia Lariana (Lecco), Rocco Cardamone, aveva comminato a un suo cittadino.

Quest'ultimo aveva però fatto ricorso sostenendo che quell'immondizia non era sua e che comunque il primo cittadino, aprendo il sacco, aveva violato la legge sulla privacy.

"La mia è una lotta di civiltà", ha detto Cardamone, "che in questi giorni ho fatto aprire alcuni sacchi che erano stati abbandonati pieni di rifiuti".

La posizione del primo cittadino lecchese non è isolata all'interno delle amministrazioni italiane. Altri comuni, infatti, adottano la prassi di "pescare" tra i rifiuti abbandonati per risalire ai proprietari e multare chi non rispetta gli obblighi di conferimento.

Tra questi enti ce ne sono alcuni di grandi dimensioni, come per esempio Milano.

La questione potrebbe finire, nelle prossime settimane, sulla scrivania del garante per la privacy, l'Autorità chiamata a pronunciarsi sul rispetto della legge 675/96.