COMUNE DI _________

Prot.n. Lì,

DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART.1

DELLA LEGGE 3 NOVEMBRE 2000, N.325.

(G.U. - Serie Generale - n.262 del 9 novembre 2000)

I L S I N D A C O

(o Il funzionario responsabile del procedimento)

pro-tempore del Comune di …………., in qualità di rappresentante legale dell’Ente titolare del trattamento dati, ai sensi della legge 31 dicembre 1996, n.675;

ovvero

incaricato giusta ………….. (deliberazione / determinazione) n……… del …………;

Richiamato il DPR 28 luglio 1999, n.318, che stabilisce l’obbligo di adozione delle misure minime di sicurezza nel trattamento dei dati personali, a norma dell’art.15, c.2, della L.675/96;

Vista la L. 3 novembre 2000, n.325, la quale, all’art.1, dispone quanto segue:

"1. In sede di prima applicazione della disciplina contenuta nell'articolo 15 della legge 31 dicembre 1996, n. 675, le misure di sicurezza di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 1999, n. 318, possono essere adottate entro il 31 dicembre 2000 dai soggetti che documentino per iscritto le particolari esigenze tecniche e organizzative che rendono necessario avvalersi di un termine più ampio di quello previsto dall'articolo 41, comma 3, della medesima legge n. 675 del 1996.

2. Il documento di cui al comma 1 deve essere redatto entro un mese dalla data di entrata in vigore della presente legge con atto avente data certa e deve contenere una esposizione sintetica delle informazioni necessarie, da cui risultino:

a) gli accorgimenti da adottare o già adottati e gli elementi che caratterizzano il programma di adeguamento, nonché le singole fasi in cui esso è eventualmente ripartito;

b) le linee-guida previste per dare piena attuazione alle misure minime di sicurezza, la cui inosservanza è sanzionata ai sensi dell'articolo 36 della legge 31 dicembre 1996, n. 675, nonché alle più ampie misure di sicurezza previste dal comma 1 dell'articolo 15 della medesima legge n. 675 del 1996.

3. Il documento di cui ai commi 1 e 2 deve essere conservato presso di sé a cura del soggetto interessato.

4. La violazione di uno degli obblighi di cui ai commi 2 e 3 comporta l'inapplicabilità di quanto previsto al comma 1. ";

Rilevato che, non essendo stato possibile provvedere ai necessari adeguamenti tecnico – organizzativi nei termini previsti dalla legge, ed al fine di poter usufruire della proroga dei termini al 31 dicembre 2000 per l’adozione delle misure di sicurezza, risulta necessario giustificare, entro la data del 10 dicembre p.v., le concrete motivazioni che non hanno permesso di adottare le richiamate misure nei tempi stabiliti;

Dato atto che questo Ente:

Preso atto che non è stato sino ad oggi possibile adottare le misure minime di sicurezza per le ragioni di cui appresso:

(indicare le ragioni tecniche, organizzative, finanziarie, ecc. che hanno impedito l’adeguamento nei termini)

Considerato che è intenzione dell’Ente attivarsi e porre in essere nei termini di legge le necessarie misure di sicurezza, avvalendosi della proroga al 31 dicembre p.v. dei termini, di cui alla citata L.325/2000;

CONSIDERA

assolto in forza del presente documento, avente data certa anteriore al 10 dicembre 2000, l’onere posto a carico dei soggetti che vogliano usufruire della proroga dei termini per l’adozione delle misure minime di sicurezza al 31 dicembre 2000.

DISPONE

la conservazione agli atti dell’Ente del presente documento e dei suoi allegati, ai sensi dell’art.1, c.3, della L.325/2000.

IL SINDACO

O

IL RESP. del PROCEDIMENTO