ITALIA OGGI - Giovedì 20 Luglio 2000 GIUSTIZIA E SOCIETÀ

Approvato in via definitiva dal senato il provvedimento che ridisegna i procedimenti contro la p.A.

Processi amministrativl più veloci

Decisioni in 15 giorni. Danno liquidato con l'annullamento

DI CLAUDIA MORELLI

Contro le cattive azioni o l'inerzia della pubblica amministrazione il cittadino ha un'arma in più: un nuovo processo amministrativo con decisioni in 15 giorni, che consente la liquidazione del danno contestualmente all'annullamento dell'atto amministrativo illegittimo della p.a., che finalmente sancisce la risarcibilità degli interessi legittimi in via generale e che consente di costringere ad azioni positive la p.a. già in fase di giudizio cautelare.

Ieri la commissione giustizia del senato in sede deliberante ha licenziato, a stretto giro dopo il varo da parte della camera, avvenuto il 6 luglio, il provvedimento di riforma del processo amministrativo (il testo, che non ha subito modifiche ed è quindi legge, è stato pubblicato da ItaliaOggi del 13 luglio).

Tante le novità che rivoluzionano il rapporto tra la p.a. e il cittadino, come ha avuto modo di sottolineare ancora ieri Giuseppe Caruso, presidente dell'Associazione nazionale magistrati amministrativi, ricordando l'impegno di anni per arrivare a questo risultato.

In linea generale, il provvedimento punta a un'accelerazione dei tempi del procedimento e favorisce una tutela rafforzata delle ragioni del cittadino.

In questa direzione va la norma che consente, già in sede cautelare, di ottenere un decreto ingiuntivo per il pagamento di una somma di denaro in caso di un pregiudizio grave e irreparabile e, più in generale, l'ingiunzione, nei confronti della p.a. che si trincera dietro il silenzio, a compiere azioni positive.

E’ prevista, in secondo luogo, una corsia privilegiata per i giudizi che abbiano particolare rilevanza sul piano dell'interesse sociale, come la realizzazione di opere pubbliche, la fornitura di servizi, la privatizzazione di imprese, scioglimento dei consigli regionali.

Il provvedimento, inoltre, introduce in linea generale la risarcibilità degli interessi legittimi, vanificando gli effetti della recente sentenza della Corte costituzionale che ha sancito la illegittimità della norma che limitava la risarcibilità nelle sole cause relative ai servizi pubblici.

Il giudice amministrativo, inoltre, ha la possibilità di decidere definitivamente la causa fin dal momento dell'udienza stabilita per la misure cautelati, con una motivazione succintamente motivata.

Altro "passo storico", come evidenzia il comunicato della presidenza del consiglio, è la semplificazione del riparto di competenze tra giudice ordinario e giudice amministrativo, "concentrando in quest'ultimo tutte le competenze relative alle controversie tra cittadino e p.a.

Si eviterà così al cittadino, danneggiato da un comportamento della p.a., di doversi rivolgere prima al giudice amministrativo per far dichiarare l’atto illegittimo e poi al giudice civile per ottenere il risarcimento del danno, con costi e tempi insopportabili". Il giudice potrà risolvere con un arbitrato rituale di diritto le controversie relative a diritti soggettivi.

Tra le altre cose è previsto l’aumento, del 20%, dell'organico dei magistrati amministrativi e la partecipazione di componenti laici al consiglio di presidenza della giustizia amministrativa.

Il provvedimento, infine contiene una norma che assegna alla Corte dei conti in composizione monocratica la competenza a decidere sulle pensioni. Il Ministro della funzione pubblica Franco Bassanini, ha espresso soddisfazione per un provvedimento che "costituisce una significativa, ancorché, non esaustiva risposta alle esigenze di modernizzazione della giustizia amministrativa. La legge consentirà di eliminare alcune delle principali ragioni della lentezza e macchinosità della procedura per la decisione e la realizzazione di opere e interventi pubblici.

Contribuirà", ha concluso Bassanini, "alla riduzione dell’ingente arretrato dei processi amministrativi pendenti".