ITALIA OGGI 24 gennaio 2001

EDILIZIA E TERRITORIO

Le norme introdotte dal regolamento della legge di riforma stanno creando preoccupazioni

Progetti con bollino di qualità

La validazione occasione di crescita per ingegneri e architetti

DI MARCO SOLAIA

Creare le condizioni migliori perché la validazione e la verifica del progetto possano rappresentare un momento di crescita qualitativa per il settore dell'ingegneria e dell'architettura.

Sarà questo uno degli scopi del convegno organizzato dall'Oice (l'associazione delle società di ingegneria) che si terrà a Roma il 2 febbraio dal titolo "La validazione della progettazione nella legge quadro sui lavori pubblici" ….

Le nuove norme in materia stanno infatti creando una certa apprensione soprattutto nel settore pubblico chiamato ad applicare l'articolo 30, comma 6 della legge 109 e gli articoli da 46 a 49 del dpr 554/99.

La legge 109 prevede infatti che prima di iniziare le procedure di affidamento dei lavori sia effettuata una verifica sul progetto (la vera e propria validazione) che viene messo in gara e che tale verifica sia svolta dalla stazione appaltante o da organismi di controllo accreditati ai sensi delle norme Uni Cei En 45000.

Il regolamento della legge Merloni specifica poi i contenuti sia della verifica sul progetto preliminare, sia della validazione del progetto.

Si prevede infatti che sia compito della stazione appaltante provvedere alla verifica del progetto preliminare e alla validazione di quelli definitivo (per l'appalto integrato) ed esecutivo.

La verifica del preliminare è "finalizzata ad accertare la qualità concettuale, sociale, ecologica, ambientale ed economica della soluzione progettuale prescelta e la sua conformità alle specifiche disposizioni funzionali, prestazionali e tecniche contenute nel documento preliminare della progettazione, e tende all'obiettivo di ottimizzare la soluzione progettuale prescelta".

In sostanza si tratta di una verifica e valutazione sia di merito che di regolarità formale del progetto.

L'attività di validazione dei progetti definitivo ed esecutivo, come definita dal regolamento, è tutta interna al progetto ed attiene esclusivamente gli aspetti tecnici; si pone come una effettiva valutazione di regolarità tecnica.

Per lo svolgimento della verifica sul preliminare il responsabile di procedimento, nei casi di opere particolarmente complesse, comunque impegnative, può richiedere il supporto di professionisti e società di ingegneria esterne all'amministrazione. Questa attività è disciplinata come un servizio di supporto alla progettazione e quindi per gli affidamenti si applicano le relative norme in materia di scelta del prestatore di servizi.

Per la validazione, invece, si applica l’articolo 30, comma 6 della legge che consente alla stazione appaltante di utilizzare enti appositamente accreditati ai sensi delle norme europee.

Qual è la situazione pratica in cui si cala il quadro normativo appena descritto?

Per adesso non si possono segnalare esperienze specifiche al riguardo. Intanto, però, va segnalata, come dato oggettivo, la richiesta, venuta da più parti in sede di preparazione della Conferenza nazionale sui lavori pubblici (Roma 25-26 gennaio), di chiarire il livello di approfondimento della validazione del progetto.

Molte amministrazioni sono infatti preoccupate da eventuali interpretazioni che possano portare ad un accertamento tecnico sul progetto che, allo stato attuale, non sarebbero in grado di svolgere.

C'è quindi preoccupazione dal lato di chi dovrà svolgere la validazione.

C'è poi un altro problema derivante dal fatto che non esistono ancora gli enti di cui alle norme En 45004 che dovrebbero svolgere in concreto la validazione del progetto nel caso l'amministrazione non abbia le risorse interne (art. 30 comma 6 della 109).

Intanto è stato previsto, nel lavoro di messa a punto di queste regole, che le società di ingegneria non possano fare parte di questi enti, ma rimane ancora da fare tutto il lavoro di messa a punto delle regole di mercato necessarie a fare nascere questi enti.

E proprio nel convegno Oice del 2 febbraio saranno chiamati a raccolta tutti gli enti che sono coinvolti in questa attività normativa: Sincert, Uni, ministero dei ll.pp. e Autorità di vigilanza.