Comune di Casalgrande

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

PER IL PERIODO

1999 - 2001

 

 

 

 

 

SEZIONE 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA

POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO, DELL'ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVIZI DELL'ENTE.

 

 

1.1 POPOLAZIONE

1.01.01

Popolazione legale al censimento 1991

n.

13.375

1.01.02

Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente

(art.110 D. L.vo 77/95)

n.

13.435

di cui:

maschi

n.

6.762

femmine

n.

6.673

nuclei familiari

n.

4.734

comunità/convivenze

n.

4

1.01.03

Popolazione all'1.1. 1997

(penultimo anno precedente)

n.

13.428

1.01.04

Nati nell'anno

n.

120

1.01.05

Deceduti nell'anno

n.

125

Saldo naturale

n.

-5

1.01.06

Immigrati nell'anno

n.

425

1.01.07

Emigrati nell'anno

n.

413

Saldo migratorio

n.

+12

1.01.08

Popolazione al 31.12. 1997

(penultimo anno precedente)

n.

13.435

di cui:

1.01.09

in età prescolare (0/6 anni)

n.

848

1.01.10

in età scuola obbligo (7/14 anni)

n.

934

1.01.11

in forza lavoro prima occupazione (15/29 anni)

n.

2.797

1.01.12

in età adulta (30/65 anni)

n.

6.800

1.01.13

in età senile (oltre 65 anni)

n.

2.056

1.01.14

Tasso di natalità ultimo quinquennio:

Anno

Tasso

1993

0.79

1994

0.83

1995

0.85

1996

1.00

1997

0.83

1.01.15

Tasso di mortalità ultimo quinquennio:

Anno

Tasso

1993

0.67

1994

0.68

1995

0.99

1996

0.86

1997

0.93

1.01.16

Popolazione massima insediabile come da strumento

urbanistico vigente

Abitanti

n.

Entro il

n.

1.01.17

Livello di istruzione della popolazione residente:

Segue 1.1 - POPOLAZIONE

(segue)

1.01.18

Condizione socio-economica delle famiglie:

 

1.2 TERRITORIO

1.02.01

Superficie in Kmq.

3.754

1.02.02

RISORSE IDIRICHE

Laghi n°

0

Fiumi e torrenti n°

6

1.02.03

STRADE

Statali Km.

8

Provinciali Km.

4.5

Comunali Km. 33.5

Vicinali Km. 30.5

Autostrade Km.

/

1.02.04

PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

Se SI data ed estremi del provvedimento di approvazione

Piano regolatore adottato

si [ ]

no [X ]

___________________________________

Piano regolatore approvato

si [ X]

no [ ]

Del. G.R. n.5351 del 05/11/1986

Programma di fabbricazione

si [ ]

no [X ]

___________________________________

Piano edilizia economica e

popolare

si [ ]

no [ X]

___________________________________

PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI

Industriali

si [ ]

no [X ]

___________________________________

Artigianali

si [ ]

no [X ]

___________________________________

Commerciali

si [ ]

no [X ]

___________________________________

Altri (specificare)

Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti

(art. 12, comma7, D. L.vo 77/95)

si [X ]

no [ ]

Se SI indicare l'area della superficie fondiaria (in mq.)

AREA INTERESSATA

AREA DISPONIBILE

P.E.E.P.

______________________

______________________

P.I.P.

______________________

______________________

1.3 - SERVIZI

1.3.1 - PERSONALE

1.3.1.1

Q.F.

PREVISTI IN

PIANTA

ORGANICA N.°

IN SERVIZIO NUMERO

Q.F.

PREVISTI IN PIANTA

ORGANICA N.°

IN SERVIZIO NUMERO

VIII^

6

6

IV^

21

18

VII^

5

4

III^

20

18

VI^

41

34

V^

29

25

1.3.1.2 - Totale personale al 31-12 dell'anno precedente l'esercizio in corso

di ruolo n° 122

Fuori ruolo n° /

1.3.1.3 - AREA TECNICA

1.3.1.4 - AREA ECONOMICO-FINANZIARIA

Q.F.

QUALIFICA

PROF.LE

N°.

PREV.

P.O.

N°. IN

SERVIZIO

Q.F.

QUALIFICA

PROF.LE

N°.

PREV.

P.O.

N°. IN

SERVIZIO

VIII^

Capo settore

2

2

VIII^

Ragioniere capo

1

1

VII^

Istruttore tecnico

1

1

VII^

Istruttore contabile

1

1

VI^

geometra

3

3

VI^

Istruttore amm.ivo

2

1

V^

Collab. C.E.D.

2

1

V^

Collab. C.E.D.

3

2

1.3.1.5 - AREA DI VIGILANZA

1.3.1.6 - AREA DEMOGRAFICA/STATISTICA

Q.F.

QUALIFICA

PROF.LE

N°.

PREV.

P.O.

N°. IN

SERVIZIO

Q.F.

QUALIFICA

PROF.LE

N°.

PREV.

P.O.

N°. IN

SERVIZIO

VIII^

Comandante

1

1

VI^

Istruttore amm.ivo

1

1

VI^

Istruttore vigile

2

1

V^

Collab. C.E.D.

3

3

V^

Vigile urbano

6

6

NOTA: per le aree non inserite non devono essere fornite notizie sui dati del personale. In caso di attività promiscua deve essere scelta l'area di attività prevalente.

 

1.3.2 - STRUTTURE

 

TIPOLOGIA

ESERCIZIO

IN CORSO

PROGRAMMAZIONE

PLURIENNALE

Anno

Anno

Anno

Anno

1.3.2.1

Asili nido

n°. 2

posti n°

84

posti n°

84

posti n°

84

posti n°

84

1.3.2.2

Scuole materne

n°. 1

posti n°

102

posti n°

102

posti n°

102

posti n°

102

1.3.2.3

Scuole elementari

n°. 3

posti n°

505

posti n°

520

posti n°

518

posti n°

530

1.3.2.4

Scuole medie

n°. 1

posti n°

329

posti n°

343

posti n°

359

posti n°

350

1.3.2.5

strutture residenziali

per anziani

n°.

posti n°

posti n°

posti n°

posti n°

1.3.2.6

Farmacie comunali

n°.

n°.

n°.

n°.

1.3.2.7

Rete fognaria in Km.

Bianca

Nera

Mista

203

203

203

203

1.3.2.8

Esistenza depuratore

si [X ] no [ ]

si [ X] no [ ]

si [X ] no [ ]

si [X ] no [ ]

1.3.2.9

Rete acquedotto in Km.

220

220

220

220

1.3.2.10

Attuazione servizio idrico integrato

si [ ] no [ X]

si [ ] no [ X]

si [ ] no [ X]

si [ ] no [ X]

1.3.2.11

Aree verdi, parchi, giardini

n°.

n°.

n°.

n°.

ha. 27.832

ha. 27.832

ha. 27.832

ha. 27.832

1.3.2.12

Punti luce illuminazione pubblica

1.500

1.500

1.500

1.500

1.3.2.13

Rete gas in Km.

60

60

60

60

1.3.2.14

Raccolta rifiuti in quintali:

Civile

50.500

Industriale

Racc. diff.

si [X ] no [ ]

si [ X] no [ ]

si [ X] no [ ]

si [ X] no [ ]

1.3.2.15

Esistenza discarica

si [ ] no [X ]

si [ ] no [ X]

si [ ] no [X ]

si [ ] no [ X]

1.3.2.16

Mezzi operativi

n°.

8

n°.

n°.

n°.

1.3.2.17

Veicoli

n°.

28

n°.

n°.

n°.

1.3.2.18

Centro elaborazione dati

si [ ] no [ X]

si [ ] no [X ]

si [ ] no [X ]

si [ ] no [X ]

1.3.2.19

Personal computer

n°.

45

n°.

51

n°.

53

n°.

55

1.3.2.20

Altre strutture (specificare)

 

 

1.3.3. - ORGANISMI GESTIONALI

ESERCIZIO

IN CORSO

PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE

Anno

Anno

Anno

Anno

1.3.3.1

CONSORZI

n.

n.

n.

n.

1.3.3.2

AZIENDE

n.

n.

n.

n.

1.3.3.3

ISTITUZIONI

n.

n.

n.

n.

1.3.3.4

SOCIETA' DI CAPITALI

n.

n.

n.

n.

1.3.3.5

CONCESSIONI

n.

n.

n.

n.

1.3.3.1.1

Denominazione consorzio/i

1.3.3.1.2

Comune/i associato/i (indicare il n° tot. e nomi)

1.3.3.2.1

Denominazione Azienda

1.3.3.2.2

Ente/i Associato/i

1.3.3.3.1

Denominazione Istituzione

1.3.3.3.2

Ente/i Associato/i

1.3.3.4.1

Denominazione S.p.A.

1.3.3.4.2

Ente/i Associato/i

1.3.3.5.1

Servizi gestiti in concessione

1.3.35.2

Soggetti che svolgono i servizi

1.3.3.6.1

Unione di Comuni (se costituita) n°.

Comuni uniti (indicare i nomi per ciascuna unione)

1.3.3.7.1

Altro (specificare)

 

 

1.3.4 - ACCORDI DI PROGRAMMA E ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

1.3.4.1 - ACCORDO DI PROGRAMMA

Oggetto:

Altri soggetti partecipanti

Impegni di mezzi finanziari

Durata dell'accordo

L'accordo è:

- in corso di definizione

- già operativo

Se già operativo indicare la data di sottoscrizione

1.3.4.2 - PATTO TERRITORIALE

Oggetto:

Altri soggetti partecipanti

Impegni di mezzi finanziari

Durata del patto territoriale

Il patto territoriale è:

- in corso di definizione

- già operativo

Se già operativo indicare la data di sottoscrizione

1.3.4.3 - ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA (specificare)

Oggetto:

Altri soggetti partecipanti

Impegni di mezzi finanziari

Durata

Indicare la data di sottoscrizione

 

 

 

1.3.5 - FUNZIONI ESERCITATE SU DELEGA

1.3.5.1 - Funzioni e servizi delegati dallo Stato

  • Riferimenti normativi
  • Funzioni o servizi
  • Trasferimenti di mezzi finanziari
  • Unità di personale trasferito
  • 1.3.5.2 - Funzioni e servizi delegati dalla Regione

    • Riferimenti normativi
  • Funzioni o servizi
  • Trasferimenti di mezzi finanziari
  • Unità di personale trasferito
  • 1.3.5.3 - Valutazioni in ordine alla congruità tra funzioni delegate e risorse attribuite

    1.4 - ECONOMIA INSEDIATA

     

     

    SEZIONE 2

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    ANALISI DELLE RISORSE

     

     

    TAVOLA 1

    FONTI DI FINANZIAMENTO

     

     

    TAVOLA 2

    ENTRATE TRIBUTARIE

    Previsioni ICI per l’anno 1998 e 1999

    Le previsioni relative all’anno 1998 sono state ottenute facendo la proporzione tra quanto versato in acconto a giugno 1998 ([acconto 1998] : 45 = [acconto +saldo] : 100) e sommando alla somma così ricavata quanto già versato a saldo nel giugno 1998. Il calcolo è stato fatto distintamente per ciascun tipo di immobili ed anche per il totale.

    Per giungere alle previsioni relative all’anno 1999 si è preliminarmente provveduto ad costruire ed analizzare il trend storico relativo al gettito dell’ICI per gli anni che vanno dal ‘95 sino al ’98 tenendo conto delle variabili che sono intervenute come le rivalutazioni delle rendite catastali e del reddito dominicale nonché delle modifiche delle aliquote ICI. Si sono in tal modo ricavate le variazioni percentuali del gettito ICI da un anno all’altro (vedi tabella "analisi storica").

    La variazione del 3, 76% tra il gettito ICI 1995 e il gettito ICI 1996 è dovuta esclusivamente ad un aumento strutturale determinato evidentemente alla costante crescita edilizia che si realizza sul territorio comunale.

    La variazione dell’8, 71% intervenuta tra il 1996 e il 1997 è stata determinata, per il 4,96% dalla rivalutazione delle rendite catastali e del reddito dominicale e per il 3,75% da aumento strutturale.

    L’aumento percentuale del 12,60 intervenuto tra il 1997 e il 1998 è dovuto per il 10% circa ad aumento delle aliquote ICI deliberate dal Consiglio (che sono passate dal 5 per mille al 5,5 per mille, quella ordinaria, e dal 5,5 al 7 per mille quella per gli immobili non locati o a qualsiasi titolo non utilizzati), per l’1, 43% circa ad aumento strutturale e per l’1, 16% a controlli.

    Dall’analisi storica del gettito ICI, quale sopra evidenziata, e considerato il fatto che rimangono invariate le aliquote ICI rispetto al 1998, si è ritenuto di poter prevedere per il 1999 un aumento strutturale intorno al 3,5% e conseguentemente di prevedere un gettito complessivo pari a L. 5.990.281.920 (vedi tabella previsioni 1998 e 1999).

    Quanto alle previsioni dell’introito ICI dovuto ad attività di accertamento dell’Ufficio Tributi per il 1999, la somma di L. 300.000.000 è stata determinata in considerazione dell’attività di controllo già intrapresa dall’Ufficio stesso nel corso del 1998 e che si intensificherà nel corso del 1999 nonché per la previsione di una nuova unità in pianta organica e per le risorse che si renderanno disponibili in seguito all’approvazione dei progetti obiettivi relativi all’ICI.

    PROSPETTO PREVISIONI I.C.I.

     

     

     

     

     

    TREND STORICO I.C.I.

     

     

     

     

    TAVOLA 3

    TRASFERIMENTI CORRENTI

     

    TAVOLA 4

    ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

     

    TAVOLA 5

    CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI IN CONTO CAPITALE

     

    Com’è noto, la situazione del prossimo anno sarà molto diversa da quella dell’anno in corso, per due importanti motivi:

    Nel caso specifico di Casalgrande, continueranno certamente le costruzioni nel Piani Particolareggiati già approvati o in via di approvazione, ma non porteranno ad un forte incremento degli introiti, perché i patti di convenzione prevedono che non vengano pagati gli oneri di U1 e buona parte degli oneri di U2 in quanto vengono realizzate direttamente le opere corrispondenti.

    La previsione degli introiti del prossimo anno è quindi quanto mai difficile: l’unico dato certo consiste nel conteggio delle rate attinenti alle concessioni edilizie già rilasciate, che, al momento attuale, assommano in totale a L. 583.179.707

    Un secondo dati che potrebbe essere tenuto in considerazione è il seguente andamento degli introiti degli oneri negli anni scorsi:

    Anno 1994

    Totale oneri di urbanizzazione primaria, secondaria,

    D + S e costo di costruzione L. 1.427.237.821

    Anno 1995

    Totale oneri di urbanizzazione primaria, secondaria, L. 1.456.791.792

    D + S e costo di costruzione

    Anno 1996

    Totale oneri di urbanizzazione primaria, secondaria, L. 2.104.498.406

    D + S e costo di costruzione

    Anno 1997

    Totale oneri di urbanizzazione primaria, secondaria, L. 1.406.617.008

    D + S e costo di costruzione

    Anno 1998

    Previsione superiore a L. 2.000.000.000

    Da queste cifre sembra che nel comune, anche negli anni di minore attività, vengano introitati mediamente L. 1.400.000.000, anche se questo avviene in regime di piena efficacia del Piano Regolatore, diversamente da quanto succederà il prossimo anno.

    Partendo da questi pochi dati, si ritiene di poter proporre una previsione di incasso leggermente inferiore a quella media sopra rilevata, pari a un importo globale di L. 1.200.000.000, riservandosi di rivedere i conteggi al momento dell’effettiva adozione del P.R.G., in quanto più si ritarderà l’adozione, più concessioni si potranno rilasciare in regime di piena efficacia del vigente Piano regolatore.

     

     

    SEZIONE 3

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    PROGRAMMI E PROGETTI

     

    3.1 - CONSIDERAZIONI GENERALI E MOTIVATA DIMOSTRAZIONE DELLE VARIAZIONI RISPETTO ALL’ESERCIZIO PRECEDENTE.

     

    La normativa contabile stabilisce che le funzioni attribuite al consiglio sono:

    Nella formazione della relazione previsionale e programmatica si è seguita in linea di massima la modulistica (quest’anno ancora facoltativa) approvata con il recente D.P.R. 3 agosto 1998, n 326, cercando di fare il possibile per una chiara definizione degli obiettivi e delle responsabilità tecniche.

    Le entrate e le spese sono distinte in:

    1. entrate e spese di sviluppo, individuate nella relazione previsionale e programmatica, destinate a uno specifico progetto e ad un centro di responsabilità (capo settore);
    2. entrate e spese consolidate, individuate anche nel PEG e destinate all’ordinaria gestione amministrativa e ad un centro di responsabilità (responsabili di servizio). Nel PEG, comunque, sono riprese anche le somme che si riferiscono al punto a).

    Nella relazione previsionale e programmatica è semplificato il quadro 3.6, dove si chiede di definire gli obiettivi anche per gli anni 2000 e 2001 ed inoltre le risorse sono descritte nel quadro 3.7 e riassunte solo quadro 3.6, mentre non viene compilato il quadro 3.8.

    Occorre precisare che in un sistema di contabilità finanziaria di tipo autorizzatorio é possibile in via preventiva determinare le spese destinate a un progetto, ma che solo a consuntivo e con un tipo di contabilità economico-analitica è possibile conoscere i costi effettivamente sostenuti per realizzare quello stesso progetto. Le spese di progetto sono una cosa ben diversa dal costo di progetto: per spesa di progetto si intende il complesso di risorse destinate specificatamente e univocamente a un progetto e al suo obiettivo; per costo di progetto, invece, si intende il complesso di risorse assorbite da un progetto, non soltanto le risorse specificamente ad esso destinate, ma anche la quota parte delle risorse assegnate al funzionamento generale del centro di responsabilità e di tutto l’ente nel suo complesso (quota delle utenze del palazzo municipale, quota parte dell’ammortamento di mobili ed attrezzature, quota del personale di altri settori che ha contribuito al progetto e/o al normale funzionamento dell’ente, ecc. …).

    Tra gli obiettivi, è importante segnalare, per la loro importanza strategica:

    Rispetto allo scorso anno:

     

    3.2 - OBIETTIVI DEGLI ORGANISMI GESTIONALI DELL’ENTE

    OBIETTIVI ASSEGNATI AI CAPISETTORE

    (Il termine "obiettivi" è considerato sinonimo del termine "progetti", usato nello schema di relazione previsionale e programmatica, approvato con D.P.R. 3 AGOSTO 1998, N.326. Il complesso degli obiettivi o dei progetti assegnati al responsabile di settore costituisce il "programma" dello stesso settore).

    La definizione degli obiettivi si realizza attraverso un processo decisionale che vede come interlocutori, con il coordinamento del Direttore generale, la Giunta comunale e i Responsabili di settore.

    Gli obiettivi sono formalizzati nella relazione previsionale e programmatica e, per l’assegnazione delle risorse ai responsabili di servizio, nel PEG.

    Il Ragioniere comunale esprime sulle proposte delle suddette deliberazioni il parere di regolarità tecnica e contabile, mentre i Responsabili di ogni settore formulano la propria accettazione o le proprie riserve in una apposita relazione, da allegare alla deliberazione della giunta comunale che approverà lo schema di bilancio.

    Gli obiettivi possono essere aggiornati durante l’anno per il sorgere di nuovi prioritari interventi o per la modificazione di orientamenti politici. Tali modificazioni devono essere segnalate tempestivamente in occasione della "Giunta comunale allargata ai Responsabili di settore" e approvate con la stessa precedente procedura.

    Gli obiettivi devono essere misurabili. In altre parole devono essere espressi in modo tale da permettere una valutazione sul loro concreto raggiungimento. La frase che esprime l’obiettivo deve perciò essere seguita dalla proposta delle misure che definiscono in termini numerici i risultati da raggiungere; queste misure possono riguardare il fenomeno nel suo complesso oppure aspetti parziali, che si ritiene siano correlati con il fenomeno complessivo.

    Ad esempio, è misurabile: "Il rapporto tra domande accolte e domande presentate nel 1999 deve essere superiore al 70% (rispetto al 65% del 1998)"; oppure: "I tempi d’evasione del procedimento devono ridursi ad una media di 15 giorni (rispetto ai 20 del 1998)"; oppure ancora: "La rilevazione sulla soddisfazione degli utenti deve dare un risultato non inferiore a 80% d’utenti soddisfatti sul totale degli intervistati che hanno risposto correttamente".

    Non sono perciò obiettivi accettabili quelli espressi nel seguente modo: "Miglioramento della qualità del servizio"; "ottimizzazione dei capitolati di gara"; "studio e avvio di un sistema informativo"; "sviluppo di nuovi servizi", ecc. … .

    Fondamentali, oltre alla determinazione degli obiettivi, sono anche le fasi temporali entro le quali se ne richiede il raggiungimento. Ad esempio, molto schematicamente: entro il 31 marzo il responsabile del settore deve trasmettere una proposta di massima alla Giunta comunale per l’istituzione dello sportello unico, entro il 15 aprile la Giunta deve pronunziarsi sulla proposta, suggerendo eventuali osservazioni, entro il 30 maggio deve essere attuata l’elaborazione esecutiva del progetto, entro il 30 agosto devono essere ristrutturati i locali, entro il 30 dicembre deve essere aperto lo sportello.

    La misurabilità degli obiettivi è fattore fondamentale per permettere qualsiasi valutazione, ma anche perché sia concreto il beneficio della gestione che deve derivare dall’introduzione di sistemi di programmazione e coordinamento.

    Gli obiettivi sono assegnati ai responsabili di settore . Il raggiungimento dei risultati attesi ed il rispetto dei tempi sono possibili grazie alla capacità del responsabile di settore di coinvolgere le risorse umane a lui assegnate. Ecco quindi l’importanza di lavorare in gruppo, di delegare e distribuire in modo ottimale il lavoro, di coordinarsi al lavoro dei colleghi.

    Analogamente alla Giunta nei confronti dei Responsabili di settore, anche questi ultimi predisporranno piani di lavoro per i responsabili di servizio e per gli altri dipendenti del proprio settore.

    Questo lavoro può servire per creare un sistema di valutazione e d’incentivazione anche nei loro confronti.

    Gli obiettivi definiscono il problema che deve essere risolto o le motivazioni delle scelte (3.7.4.), le fasi del progetto, i risultati attesi o le finalità da conseguire (3.7.1.), le risorse strumentali da utilizzare (3.7.2), le risorse umane da impiegare (3.7.3.) e la spesa prevista per la realizzazione del progetto (3.8.). Sono indicate le risorse umane e strumentali aggiuntive rispetto alla situazione attuale e le risorse finanziarie che dovranno trovare allocazione in appositi capitoli del PEG 1999.

    La costruzione e l’assegnazione degli obiettivi tiene conto dell’organizzazione del comune, così come definita nell’ordinamento degli uffici e dei servizi.

     

    LA VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI

    Gli obiettivi sono misurati attraverso i seguenti criteri e con un punteggio che va da 1 a 6, in ordine crescente di importanza, per ciascun criterio:

     

    Punteggi attribuiti nel momento della definizione degli obiettivi

    1- priorità definite dall’Amministrazione

    2- miglioramento/recupero di efficacia, economicità, efficienza

    3- miglioramento della qualità dei servizi

    4- integrazione interna tra settori e con la Giunta

    5- livello di innovazione

    6- raccordo con interlocutori esterni

     

    Punteggi da attribuire dopo la realizzazione del progetto

    7- livello di raggiungimento del progetto (sempre che l’obiettivo sia considerato raggiunto)

    8- complessità tecnica del progetto

    9- difficoltà ambientali incontrate (di organico, di strumentazione, mancata collaborazione di terzi…)

    10 Giudizio complessivo nei confronti del capo settore con riferimento all’intero programma:

    CATEGORIE

    FATTORI DI PRESTAZIONE

    1.

    Competenza professionale

    1.1. applicazione pratica ed operativa della preparazione professionale

    1.2. attitudine ed impegno per l’approfondimento delle proprie conoscenze tecnico-professionale

    2.

    Capacità organizzative

    2.1. analisi e sintesi dei problemi (individuazione profili problematici ed individuazione punti critici da risolvere)

    2.2. programmazione e pianificazione dell’attività

    2.3. individuazione priorità operative

    2.4. individuazione modalità più idonee e corrette rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili

    2.5. elaborazione, idee, programmi, innovativi od originali, idonei alla soluzione dei problemi ed al raggiungimento degli obiettivi

    2.6. ottimizzazione relazioni con l’utenza

    3.

    Capacità direttiva

    3.1. valorizzazione del lavoro di gruppo

    3.2. assunzione di decisioni tempestive in situazioni di emergenza o al di fuori di schemi e procedure consolidate, nel rispetto delle normative e degli obiettivi

    3.3. propensione a motivare e valorizzare le professionalità presenti nel settore/servizio

    3.4. propensione ad assumere decisioni autonome e di assumersi responsabilità

    3.5. attitudine a trasmettere e far comprendere gli obiettivi da raggiungere

    3.6. attitudine alla delega delle funzioni mantenendo il pieno coinvolgimento nell’attività specifica e la responsabilità sui risultati

    3.7. capacità di valutare in modo coerente il personale diretto e coordinato

    La somma dei punteggi attribuiti ad ogni progetto ne definisce il peso o livello di meritevolezza.

    Serve anche, se recepito nell’accordo decentrato, a determinare la retribuzione di risultato per i responsabili di settore. Ipotizziamo ad esempio che:

    - la quota del fondo di produttività attribuita ai capi settore sia pari a £ 60.000.000

    il premio assegnato, nel caso di raggiungimento del progetto da parte del capo settore, sarà di £ 1.033.323.

    Se vi è molta disparità nell’assegnazione dei progetti ai capi settore è opportuno stabilire una quota base di premio uguale per tutti.

    La definizione degli obiettivi non è però solo utile per un’eventuale incentivazione di tipo economico, ma serve soprattutto a:

    Chi valuta

    A parte il punteggio assegnato dalla Giunta con riferimento al primo criterio, l’organismo deputato alla valutazione è il nucleo di valutazione, nominato dalla Giunta comunale. Il nucleo può prevedere anche una partecipazione del comitato di direzione o di altri soggetti, oppure anche ipotizzare una sorta di autovalutazione.

     

    PIANI DI LAVORO AL RESTO DEL PERSONALE

    Oltre che ai capisettore è necessario assegnare "piani di lavoro" anche al resto del personale, sulla base della seguente procedura:

    Se i progetti o i piani di lavoro non sono realizzati totalmente per cause indipendenti dalla volontà dei responsabili interessati, sarà ugualmente erogata la quota del fondo produttività. L’assenza dal servizio (malattia, maternità o altro) non si intende quale causa indipendente dalla volontà.

    Nel caso appena detto i responsabili o i dipendenti dovranno segnalare immediatamente al nucleo di valutazione le situazioni oggettive che non consentono il raggiungimento dell’obiettivo proposto, per le necessarie successive modifiche o correzioni.

    Le eventuali risorse non distribuite possono essere utilizzate per il fondo dell’anno successivo, per azioni di miglioramento oppure per premiare situazioni particolarmente meritevoli.

     

     

    1° SETTORE: Affari generali e istituzionali

    RESPONSABILE: Grossi Antonio

     

    PROGRAMMA N.1

    Obiettivo

    Referente

    punti

    1. Uno sportello unico per agevolare il cittadino in tutti i campi che lo riguardano come utente della città.

    Berselli

    36

    2. Aumentare la capacità dell’URP oggi e quindi dello sportello unico poi di essere informazione verso il cittadino e risposta alle richieste e contenziosi tra cittadini e Amministrazione.

    Berselli

    18

    3. La formazione e l’aggiornamento professionale del personale dipendente quali strumenti per la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità presenti nell’Amministrazione,

    Macchioni

    16

    4. Portare in casa dei cittadini la documentazione e l’informazione sulle pratiche comunali mediante la telematica.

    Berselli

    19

    TOTALE

     

    89

     

    Spese di sviluppo previste per la realizzazione del programma

    CORRENTI

    - £ 5.000.000 per formazione

    - £ 5.000.000 per progetti di informazione (obiettivo n. 2)

    - £ 3.000.000 per abbonamento a un servizio legale (obiettivo n. 2)

    - mobilità interna di un dipendente (obiettivo n. 1).

    INVESTIMENTO

    - £ 20.000.000 per acquisto arredi

    OBIETTIVO N. 1 (Berselli)

    Uno sportello unico per agevolare il cittadino in tutti i campi che lo riguardano come utente della città.

    Problema

    Ridurre quanto più possibile il numero dei tanti punti di contatto oggi esistenti tra cittadino e pubblica amministrazione corrisponde senz’altro alla necessità di semplificare l’attività burocratica nei confronti dei cittadini, ma anche ad un’esigenza organizzativa interna: creare un "filtro" tra cittadini e uffici che consenta a questi ultimi di lavorare con più efficienza.

    Lo sportello unico potrebbe comprendere i seguenti servizi che oggi sono gestiti autonomamente: Segreteria del sindaco, Servizi demografici, URP, Protocollo e Centralino.

    Lo stesso sportello dovrebbe poi diventare, come ufficio di staff, anche il terminale di informazioni esterne dovute da altri uffici del comune (informazioni tributarie, rilascio di concessioni edilizie, informazioni scolastiche, rilascio cartellini caccia e pesca, ricevimento denunce anagrafe canina, ecc. … ).

    L’ufficio unico non dovrà sopprimere le diverse professionalità oggi esistenti e anche in futuro dovranno essere ben chiare le diverse funzioni dei dipendenti che vi lavorano, salvo la capacità di sostituzione e integrazione. Importante poi sarà l’individuazione di un unico responsabile per la direzione di tutti i servizi dell’ufficio.

    Ottimale sarebbe poter gestire, in seguito ad apposite convenzioni, nello stesso luogo e come sportello rivolto alla cittadinanza anche altri servizi non comunali, quali ENEL, Gas e acqua, Ufficio di collocamento.

    Progetto

    Risultati

    L’obiettivo sarà considerato raggiunto se lo sportello unico sarà funzionante entro l’anno 1999, così come indicato nella proposta approvata dalla giunta comunale.

    Risorse

    UMANE: alle attuali 8 unità che verrebbero a costituire il nuovo ufficio (1 URP, 1 segreteria sindaco, 4 servizi demografici, 1 centralinista, 1 protocollo), sarà aggiunta 1 unità operativa per potenziare le relazioni con il pubblico, con particolare riferimento all’attivazione dei nuovi servizi telematici (vedi progetti successivi). E’ chiesta una professionalità specifica: capacità relazionali, competenze telematiche, e conoscenze normative.

    La copertura del posto potrà essere effettiva dopo la presentazione del progetto da parte del capo settore, riservandosi l’amministrazione di verificare la possibilità di operare una mobilità interna o di collocare temporaneamente anche personale non dipendente con idonee capacità.

    STRUMENTALI: acquisto di strumenti, arredi e attrezzature per £ 20.000.000.

    FINANZIARIE: £ 2.000.000 per formazione.

    MISURAZIONE OBIETTIVO N. I/1

    OBIETTIVO N. 2 (Berselli)

    Aumentare la capacità dell’U.r.p. oggi e quindi dello sportello unico poi di essere informazione verso il cittadino e risposta alle richieste e contenziosi tra cittadini ed Amministrazione.

    Problema

    L’Amministrazione ha la necessità di organizzare la propria informazione ai cittadini per la divulgazione di studi, campagne di sensibilizzazione e così via. Inoltre, spesso all’Urp sono fatte numerose richieste da parte dei cittadini per dirimere dubbi e modesti contenziosi di carattere giuridico.

    Progetto:

    Entro il mese di gennaio sarà presentato alla Giunta un programma per la divulgazione di tematiche amministrative che hanno interesse generale, quali:

    L’ufficio, anche mediante servizi telematici, dovrà essere attrezzato ed organizzato per fornire informazioni utili circa piccoli contenziosi giuridici tra cittadini o tra questi e l’amministrazione. Ci si attende una proposta in merito entro il mese di marzo.

    L’obiettivo non è quello di risolvere direttamente controversie sorte tra privati oppure di far diventare l’ufficio unico anche ufficio legale, ma di creare strumenti in grado di aiutare il cittadino di fronte a problemi di interpretazione giuridica o di diverso tipo (collegamento con associazioni, con banche dati esterne, modulistica o altro).

    Risultati

    1. Organizzazione nel corso dell’anno di almeno 5 iniziative per la divulgazione di tematiche amministrative, come prima descritte;
    2. Risoluzione nel corso dell’anno, in forma scritta, di almeno 10 quesiti di carattere giuridico posti dai cittadini.

    Risorse

    Finanziarie: £ 5.000.000 per finanziare i progetti di informazione e £ 3.000.000 per strumenti utili ad evitare contenziosi.

    MISURAZIONE OBIETTIVO I/2

    OBIETTIVO N. 3 (Macchioni)

    La formazione e l’aggiornamento professionale del personale dipendente quali strumenti per la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità presenti nell’Amministrazione

    Problema

    Le necessità formative dell’apparato burocratico comunale possono essere riassunte in questi tre seguenti punti:

    1. sviluppare le capacità di gestione e di valorizzazione delle risorse umane dei funzionari ai quali sono state assegnate dal sindaco responsabilità dirigenziali;
    2. agevolare la corretta interpretazione ed applicazione delle disposizioni normative da parte di tutto il personale amministrativo, favorendo contestualmente interscambi professionali tra gli enti locali;
    3. garantire a tutti i dipendenti le nozioni fondamentali in materia di sicurezza sul lavoro, rivolgendosi particolarmente al personale maggiormente esposto ad attività rischiose.

    Progetto

    Risultati

    Sei incontri formativi a favore del personale dipendente organizzati entro la fine dell’anno, con una percentuale di partecipazione complessiva pari almeno all’80% dei dipendenti ed un risultato positivo di almeno 4 corsi dimostrato mediante apposito questionario conclusivo compilato dai partecipanti.

    Inoltre, relazione conclusiva dove risultino le attività formative organizzate per il segretario e i capi settore, con allegato un resoconto degli stessi sull’attività intrapresa.

    Risorse

    £ 3.000.000 per incontri formativi.

    MISURAZIONE OBIETTIVO I/3

    OBIETTIVO N. 4 (Berselli)

    Portare in casa dei cittadini la documentazione e l’informazione sulle pratiche comunali mediante la telematica.

    Problema

    In una generale difficoltà dei cittadini nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, e nella fattispecie con il Comune, si colloca il problema dell’accesso alle informazioni sulle modalità di richiesta di certificazioni, autorizzazioni e documentazione di vari tipi. L’accesso alle informazioni richiede spesso una visita di persona agli uffici comunali, con conseguente dispendio di tempo e aumento della mobilità urbana. Peraltro, recarsi appositamente presso gli uffici comunali non sempre permette di inoltrare la richiesta o di avviare il procedimento, ad esempio perché la documentazione si rivela incompleta o per i limiti degli orari di servizio.

    Inoltre, la sensibilità e l’attenzione verso progetti di reti civiche sta crescendo in tutta Italia e, parallelamente, l’interesse per progetti di firma digitale, quale compimento della rivoluzione amministrativa scaturita dalle leggi Bassanini.

    Progetto

    L’obiettivo é quello di evitare, quanto più lo consentono le norme e le tecnologie telematiche attuali, che i cittadini del Comune di Casalgrande si rechino agli uffici comunali per avere certificazioni, informazioni sui servizi, sulle pratiche burocratiche o per ottenere la modulistica da compilare.

    Le fasi per il raggiungimento dell’obiettivo proposto sono:

    1. Realizzazione del progetto informativo telematico intranet-internet, avviato nell’anno 1998, entro il mese di maggio, con la compilazione delle diverse sezioni home page. Tra queste dovrà essere prevista un’apposita sezione contenente schede informative sui servizi comunali e sui vari certificati e documenti. L’avvio del nuovo servizio comporterà l’analisi e il miglioramento di almeno 10 procedure e dei relativi facsimile. La progettazione del servizio telematico dovrà essere attenta ai problemi di riservatezza e cautela perché dall’esterno non si possa accedere direttamente alle banche dati del comune.
    2. Azione informativa del nuovo servizio alla cittadinanza, entro il mese di maggio.
    3. Progettazione della firma digitale, con la possibilità, oltre che di sottoscrivere atti e documenti, di provvedere al pagamento dei servizi con nuove tecnologie.
    4. Realizzazione di almeno 10 procedimenti che possono essere avviati e conclusi interamente per via telematica, entro il mese di novembre.

    Risultati

    L’obiettivo sarà considerato raggiunto se entro l’anno 1999 sarà attivo il sito internet e progettata la firma digitale, per l'attivazione nell'anno successivo.

    Risorse

    Strumentazione informatica necessaria da finanziarsi con le risorse destinate nel bilancio al C.E.D.

     

    MISURAZIONE OBIETTIVO I/4

     

    2° SETTORE: ECONOMICO - FINANZIARIO

    RESPONSABILE: Tirelli Simone

     

    PROGRAMMA N.2

    Obiettivo

    Referente

    Punti

    1. Messa a regime ICI

    Sindaco

    36

    2. Definizione dei residui passivi di bilancio

    Sindaco

    12

    3. Controllo interno di gestione

    Macchioni

    19

    4. Introduzione dell’EURO nel sistema contabile comunale

    Macchioni

    16

    TOTALE

     

    83

    Spese di sviluppo previste per la realizzazione del programma

    CORRENTI

    - £ 50.783.252 oltre oneri e IRAP per assunzione a tempo determinato di 2 impiegati con VI qualifica presso ufficio tributi

    - £ 25.391.613 oltre oneri e IRAP per copertura di un posto vacanti con VI qualifica

    - £ 5.000.000 per aggiornamento e qualificazione del personale (nell’ambito del capitolo generale).

    INVESTIMENTO

    - £ 10.000.000 per ampliamento sistema informatico.

    OBIETTIVO N. 1 (Sindaco)

    Messa a regime I.C.I.

     

    Problema

    L’obiettivo è quello di eliminare almeno in parte l’evasione fiscale, consentendo di ridurre la pressione fiscale dell'ente senza alterare il gettito dell’entrata.

    Progetto

    Tenuto conto dell'importanza e del peso specifico di ciascuna tipologia di contribuente e considerato lo stato attuale delle procedure ordinarie, previste da scadenze di legge per il recupero dei diversi tributi, per il 1999 possono essere avviati due fasi progettuali finalizzati al conseguimento dell'obiettivo:

    1. Verifica unità immobiliari produttive
    2. Verifica aree fabbricabili

    1) Verifica unità immobiliari produttive.

    Secondo le analisi effettuate dall'Ufficio tributi il "cuore" del problema può essere identificato nella attribuzione, o meglio, nella mancata attribuzione delle rendite definitive da parte del Catasto alle unità immobiliari produttive.

    Fasi del progetto:

    A carico dell’ufficio tecnico:

    1. Individuazione delle unità immobiliari produttive e rilevazione
    2. dati necessari per l'attribuzione delle rendite definitive (vedi obiettivo n. VI/2)

      A carico dell’ufficio tributi

    3. Predisposizione e attivazione convenzione con il catasto
    4. Comparazione rendite attribuite con dichiarazioni presentate
    5. Trasmissione dati ad integrazione archivi U.T.
    6. Eventuale convocazione contribuenti
    7. Predisposizione liquidazioni
    8. Predisposizione accertamenti
    9. Emissione e notifica liquidazioni e accertamenti

    2) Verifica aree fabbricabili

    Nel caso delle aree fabbricabili occorre risolvere il problema della attribuzione del valore commerciale alle aree individuate per zone di sviluppo omogenee.

    Fasi del progetto:

    A carico dell’ufficio tecnico:

    1. Sulla base del Piano Regolatore, individuazione di almeno
    2. 3 aree di sviluppo edilizio omogenee

    3. Attribuzione di valore monetario alle aree di cui al punto a) ripartita
    4. Per gli anni 1995, 1996, 1997.

    5. Individuazione delle proprietà presenti nelle aree
    6. A carico dell’ufficio tributi

    7. Richiesta elenchi cat. "agricoltori" all'INPS ed individuazione dei
    8. Soggetti aventi diritto alle agevolazioni ICI

    9. Depurazione elenchi soggetti aree fabbricabili da soggetti agricoltori
    10. verifica elenchi proprietari con dichiarazioni ICI presentate
    11. e discordanze tra valori dichiarati e venali

    12. eventuale convocazione contribuenti ed esame della posizione
    13. predisposizione delle relazioni di stima per ogni singola posizione
    14. non regolare

    15. predisposizione accertamenti
    16. emissione e notifica accertamenti

    Risultato:

    Oltre a permettere il recupero dell'I.C.I. degli anni precedenti, derivante dal conguaglio del pagato sulla base delle rendite presunte, il progetto permette, per questa categoria di soggetti, un aumento "stabile" del gettito per gli anni futuri a parità di condizioni. Inoltre, il progetto permette di regolamentare una categoria di soggetti ICI tra le più controverse

    Oltre al risultato finanziario, non quantificabile in modo attendibile per la mancanza di oggettivi parametri di riferimento, il progetto permette l'adeguamento degli archivi I.C.I. con l'introduzione di dati certi e il conseguente notevole risparmio di tempo e denaro in sede di verifica e contenzioso.

    Il risultato sarà illustrato in una relazione finale dell’ufficio tributi e sarà considerato raggiunto se entro fine anno il recupero dell’evasione sarà almeno pari al totale delle spese sostenute globalmente per la sua realizzazione, compresa la fase di competenza dell’ufficio di piano e le assunzioni del personale nell’ufficio tributi a tempo indeterminato e determinato.

    Qualora entro il mese di marzo 1998 l’ufficio tributi non fosse in possesso dei dati tecnici prima descritti si provvederà a modificare l’obiettivo con uno raggiungibile.

    Risorse:

    - Disponibilità di un geometra per consultazione di carte e informazioni specifiche tecniche.

    - Convenzione con il catasto da imputare al bilancio 1998.

    - Due unità con VI^ q.f. (tempo determinato) ufficio tributi.

    - Assunzione VI qualifica funzionale per ufficio tributi, come indicato in pianta organica.

    - Aggiornamento e qualificazione personale interessato per £ 5.000.000.

    - Sviluppo ed integrazione del sistema informatico per £ 10.000.000.

    MISURAZIONE OBIETTIVO II/1

     

     

    OBIETTIVO N. 2 (Sindaco)

    Definizione dei residui passivi di bilancio

    (L’obiettivo è in comune con il settore LL.PP.)

    Problema

    Esistono nel bilancio residui passivi per impegni assunti alcuni anni or sono e ormai non più attuali oppure da definire una volta per tutte, quali incarichi di progettazione o per altre prestazioni conferiti e non attuati o attuati solo parzialmente.

    Esistono anche residui di mutui per investimenti già realizzati, che potrebbero essere estinti o devoluti ad altri scopi, dopo la chiusura delle relative contabilità (circa sessanta partite aperte).

    L’esatta conoscenza e l’eventuale definizione, delle pratiche predette consentirebbe un sicuro vantaggio economico per l’Amministrazione, sbloccando risorse finanziarie che altrimenti non possono essere utilizzate.

    Progetto

    Si chiede ai responsabili del settore finanziario e di quello dei lavori pubblici la proposta di un percorso, che consenta, prima dell’approvazione del conto consuntivo, di conoscere con chiarezza la situazione dei residui passivi per la successiva eliminazione.

    Risultati

    Entro il mese di aprile dovrà essere redatto un elenco e una descrizione delle partite più rilevanti (almeno quelle superiori a £ 5.000.000) dei residui passivi esistenti, con l’indicazione degli atti rimasti in sospeso o ancora da fare e dell’ufficio competente per l’adempimento.

    Nel conto consuntivo 1998 dovranno essere eliminati quei residui, indicati nella predetta relazione, che dipendono da adempimenti realizzabili entro breve termine. Entro l’anno dovranno essere portate a termine quelle pratiche (rogiti, espropri, contabilità o altro) che la stessa relazione indicherà possibili dipendenti dal lavoro dei funzionari, con almeno 10 avvii di richieste di estinzione o devoluzione di mutui.

    Risorse

    Nessuna risorsa aggiuntiva.

    MISURAZIONE OBIETTIVO II/2

     

    OBIETTIVO N. 3 (Macchioni)

    Controllo interno di gestione

     

    Problema

    La ditta incaricata ha fornito al comune il manuale operativo per l’attivazione del controllo interno di gestione nel Comune di Casalgrande. E’ già stato anche individuato il pacchetto operativo per informatizzare il nuovo servizio, in collegamento ai programmi già in dotazione dell’ufficio di ragioneria. Occorre nel corso del 1999 iniziare ad affrontare questo nuovo servizio.

    Progetto - Risultato

    Risorse

    £ 10.000.000 per adeguamento sistemi informatici.

    MISURAZIONE OBIETTIVO II/3

     

    OBIETTIVO N. 4 (Macchioni)

    Introduzione dell’EURO nel sistema contabile comunale

     

    Problema

    Il governo assegna anche ai comuni il ruolo propulsivo e di guida nella fase di transazione alla moneta unica, per agevolare i cittadini e le imprese e per applicare e determinare un atteggiamento positivo nei confronti della nuova valuta.

    Inoltre ogni Pubblica amministrazione deve adottare, secondo le direttive governative, il Programma operativo di attuazione dell’euro per affrontare i problemi operativi e dare soluzioni organizzative a previsioni normative che già dal prossimo primo gennaio prevedono, tra l’altro:

    Progetto

    Il capo settore dovrà proporre uno schema di Programma operativo di attuazione dell’euro alla Giunta comunale entro il mese di marzo, con il seguente contenuto minimo:

    La Giunta approverà il programma entro un mese dalla presentazione, quindi saranno attuate le misure descritte nel piano con le scadenze operative indicate.

    Risultato

    Entro la fine dell’anno dovrà essere possibile per i cittadini pagare o riscuotere somme in EURO.

    Risorse

    £ 10.000.000 per l’acquisto di pacchetti informatici.

    MISURAZIONE OBIETTIVO II/4

     

    SETTORE: POLIZIA MUNICIPALE

    RESPONSABILE: Menozzi Carla

    PROGRAMMA N.3

    Obiettivo

    Referente

    Punti

    1. Ridurre i comportamenti pericolosi sulla viabilità

    Sindaco

    36

    2. Progetto di pianificazione stradale

    Sindaco

    25

    3. Piano di presidio territoriale

    Sindaco

    18

    4. Ampliamento e riqualificazione del mercato settimanale di Casalgrande

    Sindaco

    15

    TOTALE

     

    94

    Entrate

    - £ 250.000.000 per contravvenzioni stradali

     

    Spese di sviluppo per la realizzazione del programma

     

    INVESTIMENTO

    - £ 30.000.000 per acquisto di segnaletica

    OBIETTIVO N. 1 (SINDACO)

    Ridurre i comportamenti pericolosi sulla viabilità

    Problema

    L’eccessiva velocità dei veicoli su qualunque tipo di viabilità ed il comportamento scorretto di autotreni, di vetture e di motorini è la costante delle segnalazioni del cittadino.

    Progetto

    1) Individuazione delle zone maggiormente a rischio della viabilità comunale, tenendo conto delle segnalazioni dei cittadini e dell’esperienza dell’amministrazione e dell’ufficio. e predisposizione, entro il trenta marzo, di un piano di presidio: segnaletica necessaria, semafori o altri strumenti limitatori della velocità, interventi con autovelox ecc. …

    per ridurre i comportamenti di guida pericolosa e di velocità elevata;

    Il piano dovrà essere redatto in collaborazione con l’ufficio tecnico per quanto riguarda gli aspetti prettamente tecnici e con l’eventuale ausilio di un esperto esterno del settore.

    2) Approvazione del piano da parte della Giunta comunale entro fine giugno.

    3) Realizzazione del piano secondo le tappe ivi indicate entro fine anno.

    Risultato

    Oltre alla realizzazione del progetto,

    Risorse

    Le risorse sono quelle derivanti dalle contravvenzioni, tolte le spese fisse come risultano dall'apposito bilancio.

    MISURAZIONE OBIETTIVO n. PM/1

     

    OBIETTIVO N. 2 (Sindaco)

    Progetto di pianificazione stradale

    Problema

    Il traffico inteso come congestione tra autotreni e veicoli leggeri, come non rispetto degli autotreni al divieto di circolare su determinate strade , o come limite da introdurre, come necessità di regolamentare sensi unici e zone di sosta è percepita come problema principale del territorio di Casalgrande .

    La pianificazione del traffico è anche strumento fondamentale per raggiungere gli obiettivi della variante generale al P.R.G.

    Non si tratta tanto di un vero e proprio piano urbano del traffico, quanto di uno studio per conoscere dove deve svolgersi la viabilità cittadina, uno strumento idoneo per facilitare l’assunzione di decisioni. Potrebbe diventare un elaborato di PRG: uso della viabilità anche nella programmazione territoriale.

    Progetto

    Entro il 30 luglio: redigere sulla cartografia esistente (in particolare, le tavole al 2.000 dei tratti urbani fornite dall’ufficio tecnico) lo stato attuale delle limitazioni alla circolazione e la regolamentazione delle zone di sosta.

    Sulla base dello stato di fatto dei miglioramenti possibili e delle indicazioni urbanistiche della variante al P.R.G. affrontare un piano di interventi.

    Entro il 30 agosto: approvazione, anche tacita, da parte della Giunta.

    Entro il 30 dicembre: attuazione degli interventi previsti nel piano.

    Risultato

    Ottenere entro il 1999 lo stato di fatto della viabilità su supporto cartografico e redazione del piano come prima descritto, le linee principali per l’attuazione delle previsioni di piano regolatore, l’esecuzione di 3 interventi su punti problematici della viabilità.

    Risorse

    (vedi progetto n. 1).

    MISURAZIONE OBIETTIVO n. PM/2

    OBIETTIVO N. 3 (Sindaco)

    Piano di presidio territoriale

    Problema

    Dopo i problemi del traffico e della velocità la richiesta dei cittadini è di avere più presenza e contatto con la polizia municipale per il presidio del territorio urbano che scoraggi comportamenti incivili.

    Progetto

    Indicare un numero di zone, quartieri, parchi, sui quali definire turni di presenza e contatto con i cittadini, procedendo con un sistema a rotazione con l’eventuale ampliamento delle fasce serali.

    Risultato

    La verifica verrà fatta mediante interviste a cittadini delle zone presidiate sulla nuova visibilità assunta dalla Polizia Municipale.

    Risorse

     

    MISURAZIONE OBIETTIVO PM/3

    OBIETTIVO N. 4 (Sindaco)

    Ampliamento e riqualificazione del mercato settimanale di Casalgrande.

    Problema

    In seguito ad una richiesta del Comune di Casalgrande, la Regione ha concesso altri 19 parcheggi da destinare al mercato del giovedì portandoli dagli attuali 37 a 59 (oltre a tre destinati palle attrezzature agricole).

    Il problema che si intende risolvere è quello dell’ampliamento e soprattutto della riqualificazione del mercato.

    Si chiede anche di verificare la possibilità di istituire un nuovo mercato nella frazione di Salvaterra.

    Progetto

    Le fasi del progetto sono così individuate:

    Risultati

    Ci si attende l'ampliamento del mercato entro la fine di dicembre. Inoltre:

    Risorse

     

     

    MISURAZIONE OBIETTIVO PM/4

    3° SETTORE: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

    RESPONSABILE: Pastorini Elena

    PROGRAMMA N.4

    Obiettivo

    Referente

    Punti

    1. Informatizzazione del servizio delle concessioni edilizie, compreso il calcolo automatizzato ed il monitoraggio dei pagamenti degli oneri di urbanizzazione

    Gelsomino

    30

    2. Istituzione di un ufficio di piano per l’acquisizione del Piano regolatore generale e dei suoi strumenti attuativi.

    Berselli

    30

    3. Controllo dell’abusivismo edilizio

    Gelsomino

    14

    TOTALE

     

    74

    Spese di sviluppo per la realizzazione del programma

    CORRENTI

    - £ 8.000.000 per formazione

    - £ 50.000.000 per contratto con un tecnico per ufficio di piano.

    INVESTIMENTO

    - £ 25.000.000 per acquisto strumentazione CED

    OBIETTIVO 1 (Gelsomino)

    Informatizzazione del servizio delle concessioni edilizie, compreso il calcolo automatizzato ed il monitoraggio dei pagamenti degli oneri di urbanizzazione.

    Problema

    L’ufficio edilizia privata dovrà tendere prioritariamente alla normalizzazione del proprio funzionamento e dell’organizzazione del lavoro, allo scopo non solo di emettere gli atti e i certificati nei tempi di legge ma anche di attivare tutte le semplificazioni possibili nelle procedure.

    Progetto

    Per raggiungere tale scopo si prevede di:

    L’Ufficio si riserva di presentare un programma più dettagliato, con la proposta dei misuratori di efficienza entro la fine di Gennaio 1999.

    Risultati

    Entro l’anno ci si attende l’informatizzazione del servizio delle concessioni edilizie, compreso il calcolo ed il monitoraggio degli oneri di urbanizzazione.

    Risorse

    Per quanto riguarda la strumentazione occorreranno:

    - 1 computer per il tecnico istruttore in servizio e 1 computer per il nuovo tecnico istruttore (£ 10.000.000)

    MISURAZIONE OBIETTIVO III/1

    OBIETTIVO 2 (Berselli)

    Istituzione di un ufficio di piano per l’acquisizione del Piano regolatore generale e dei suoi strumenti attuativi.

    Problema

    Si rende necessario costituire un Ufficio di Piano di supporto alla redazione del nuovo strumento urbanistico e successivamente preposto alla gestione del P.R.G..

    Progetto

    Si prevede il seguente tipo di lavoro:

    Dopo l’approvazione del P.R.G. l’Ufficio di piano si farà carico della gestione corrente e promozione di piani particolari di settore (piani per la riqualificazione urbana, programmi integrati, ecc.), della ricerca di finanziamenti e l’elaborazione del materiale occorrente per l’ottenimento degli stessi.

    Risultati

    L’obiettivo potrà essere considerato raggiunto se entro fine anno, salvo dimostrate cause indipendenti dall’ufficio, saranno predisposte le controdeduzioni alle osservazione verso lo strumento urbanistico adottato.

    Inoltre si chiede, eventualmente tramite OIKOS, il sostegno all’ufficio tributi per i dati e le consulenze necessarie al raggiungimento dell’obiettivo IV/1.

    Risorse

    FINANZIARIE (£ 5.000.000) per consentire:

    STRUMENTALI (£ 15.000.000) per:

    UMANE

    MISURAZIONE OBIETTIVO III/2

    OBIETTIVO 3 (Gelsomino)

    Controllo dell'abusivismo edilizio e sulle attività estrattive.

    Problema

    Si rende necessario iniziare un’attività sistematica di sopralluoghi, in collaborazione con la Polizia Municipale, per risolvere tutte le pratiche di abusivismo in sospeso e per controlli di rilevanti attività edilizie ed estrattive.

    Progetto

    Si prevede la formulazione, entro il mese di gennaio, di un programma, concordato con il comandante della polizia municipale, con il quale sono stabiliti criteri e modalità per l’attuazione dell’obiettivo indicato in oggetto.

    Il programma sarà approvato, anche tacitamente dalla Giunta comunale entro i successivi 15 giorni.

    Durante il corso dell’anno saranno attuati i sopralluoghi e le procedure con le modalità predefinite.

    Risultati

    Entro la fine dell’anno dovranno essere risolte almeno 10 posizioni pendenti e controllati almeno 10 cantieri, documentati con apposita relazione.

    Risorse

    Nessuna aggiuntiva

    MISURAZIONE OBIETTIVO III/4

    4° SETTORE: TECNICO E TECNICO/MANUTENTIVO

    RESPONSABILE: Cremaschi Giovanni

    PROGRAMMA N.5

    Obiettivo

    Referente

    Punti

    1. Progettazione preliminare delle opere pubbliche previste nel programma degli investimenti e progettazione esecutiva e definitiva di alcune delle suddette opere

    Gelsomino

    36

    2. Modalità gestionali dei servizi esterni

    Gelsomino

    12

    3. Individuazione all’interno delle aree cimiteriali di zone per le sepolture private

    Gelsomino

    11

    4. Eliminazione dei residui passivi di bilancio

    Macchioni

    12

    5. Il patrimonio immobiliare del comune di Casalgrande e le possibilità di alienazione delle strutture non più utilizzabili

    Sindaco

    11

    TOTALE

     

    82

    Spese di sviluppo per la realizzazione del programma

    CORRENTI

    OBIETTIVO N. 1 (Gelsomino)

    Progettazione preliminare delle opere pubbliche previste nel programma degli investimenti e progettazione esecutiva e definitiva di alcune delle suddette opere.

    (Riunione del 9 settembre: Sindaco, Cremaschi, segretario).

    Problema

    Un primo problema è quello di garantire una corretta programmazione degli investimenti da parte dell’Amministrazione: l’elenco degli investimenti contenuto nel bilancio di previsione dovrebbe essere contestuale all’approvazione dei relativi progetti preliminari, che consentono, anche dal punto di vista tecnico, di indicare con maggiore previsione l’importo delle opere pubbliche e la loro concreta fattibilità. Se i progetti preliminari sono approvati di volta in volta esiste il rischio di perdere nel corso dell’anno la visione complessiva del programma politico dell’Amministrazione; di dover convocare ogni volta che occorre il consiglio per l’approvazione del singolo progetto e, con molta probabilità, anche per una conseguente variazione di bilancio.

    Il secondo obiettivo è quello della necessità di recuperare la capacità di progettazione all’interno degli uffici comunali, che normalmente meglio conoscono le esigenze amministrative, possono più facilmente rapportarsi con gli organismi politici per conoscerne gli indirizzi e sono meno onerosi.

    Progetto

    Pur non essendo per quest’anno possibile tutta la progettazione preliminare contestualmente alla predisposizione del bilancio, si chiede comunque il completamento della stessa, riferita a tutte le opere pubbliche la cui realizzazione è prevista per l’anno 1999, entro il mese di febbraio.

    Il conseguimento dell’obiettivo di completare il piano delle opere richiede che sulla base delle indicazioni della giunta sulle priorità del prossimo anno si definiscono le progettazioni interne ed esterne e per entrambe si fissano delle scadenze.

    Il rispetto dei tempi delle progettazioni esterne è parte integrante dell’obiettivo.

    Per il 1999 le opere prioritarie individuate sono:

    1. Sistemazione Piazza Martiri della Libertà (progetto esterno)

    1. Ristrutturazione e ampliamento del plesso scolastico scuole materne e nido di Villalunga (progetto interno). Per il consolidamento esiste già un incarico conferito all'Ing. Lorenzelli.

    1. Ampliamento cimitero di Villalunga (progetto interno)

    - (preliminare in C.C. per novembre 1998

    1. Estendimento illuminazione pubblica S.Antonino (progetto interno: preliminare e incarico esterno per il resto)

    1. Progetto per il completamento pedonale lungo Via Moro fino all’incrocio con la S.S. 467

    1. Piano di asfaltatura a interventi particolari sulla viabilità

    Risultati

    Entro i termini predetti dovranno essere proposti agli organi competenti per l’approvazione tutti i necessari elaborati tecnici dei progetti suddetti. L’obiettivo sarà considerato raggiunto se entro il mese successivo i progetti saranno approvati oppure se entro lo stesso termine non saranno state presentate osservazioni in merito. Le date determinate sopra saranno oggetto di una verifica ed eventuale ridefinizione nel mese di dicembre e gennaio.

    Risorse

    Dovranno essere affidati incarichi esterni (eventualmente un unico incarico per tutte le opere programmate) per l’adempimento delle norme di sicurezza.

    Sarebbe opportuno avere un ufficio di progettazione più idoneo (problema già risolto).

    Risorse finanziarie per una somma di £ 15.000.000 da destinare all’acquisto di nuova strumentazione.

    Utilizzo delle risorse umane:

    MISURAZIONE OBIETTIVO IV/1

     

     

    OBIETTIVO N. 2 (Gelsomino)

    Modalità gestionali dei servizi esterni

    Problema

    E’ opportuna una riflessione sulle modalità gestionali dei servizi esterni, oggi perlopiù seguiti in economia diretta. Si ritiene ipotizzabile, infatti, che alcuni servizi possano essere affidati in appalto per ottenere maggiore efficacia ed efficienza gestionale

    Progetto

    Risultati

    Oltre alla relazione indicata al punto uno, il contratto di affidamento della segnaletica dovrà essere sottoscritto entro il mese di settembre 1999.

    Risorse

    Saranno quantificate in occasione della predisposizione dei capitolati di appalto.

    MISURAZIONE OBIETTIVO IV/2

     

    OBIETTIVO N. 3 (Gelsomino)

    Oggetto: Individuazione all’interno delle aree cimiteriali di zone per le sepolture private

    Problema

    Il nuovo regolamento di polizia mortuaria ha consentito dopo molti anni di effettuare sepolture private all’interno dei cimiteri comunali. Sono emersi tuttavia problemi applicativi che dovrebbero essere risolti per rendere effettiva la nuova opportunità:

    Progetto

    Risultato

    Entro la fine dell’anno ci si attende la modifica dei piani cimiteriali di Salvaterra e di Casalgrande, nei termini prima indicati per consentire la concessione delle aree destinate a tombe private e la progettazione esecutiva delle cappelle gentilizie per consentirne la prevendita.

    Risorse

    Nessuna aggiuntiva

     

    MISURAZIONE OBIETTIVO IV/3

    OBIETTIVO N. 4

    Eliminazione dei residui passivi di bilancio.

    (vedi obiettivo n. 2 del settore finanziario)

    Problema

    Esistono nel bilancio residui passivi per impegni assunti alcuni anni or sono e ormai non più attuali oppure da definire una volta per tutte, quali incarichi di progettazione o per altre prestazioni conferiti e non attuati o attuati solo parzialmente.

    Esistono anche residui di mutui per investimenti già realizzati, che potrebbero essere estinti o devoluti ad altri scopi, dopo la chiusura delle relative contabilità (circa sessanta partite aperte).

    L’esatta conoscenza e l’eventuale definizione, delle pratiche predette consentirebbe un sicuro vantaggio economico per l’Amministrazione, sbloccando risorse finanziarie che altrimenti non possono essere utilizzate.

    Progetto

    Si chiede ai responsabili del settore finanziario e di quello dei lavori pubblici la proposta di un percorso, che consenta, prima dell’approvazione del conto consuntivo, di conoscere con chiarezza la situazione dei residui passivi per la successiva eliminazione.

    Risultati

    Entro il mese di aprile dovrà essere redatto un elenco e una descrizione delle partite più rilevanti (almeno quelle superiori a £ 5.000.000) dei residui passivi esistenti, con l’indicazione degli atti rimasti in sospeso o ancora da fare e dell’ufficio competente per l’adempimento.

    Nel conto consuntivo 1998 dovranno essere eliminati quei residui, indicati nella predetta relazione, che dipendono da adempimenti realizzabili entro breve termine. Entro l’anno dovranno essere portate a termine quelle pratiche (rogiti, espropri, contabilità o altro) che la stessa relazione indicherà possibili dipendenti dal lavoro dei funzionari, con almeno 10 avvii di richieste di estinzione o devoluzione di mutui.

    Risorse

    Nessuna risorsa aggiuntiva.

    MISURAZIONE OBIETTIVO IV/4

     

    OBIETTIVO N. 5 (Sindaco)

    Il patrimonio immobiliare del comune di Casalgrande e le possibilità di alienazione delle strutture non più utilizzabili.

    Problema:

    Esistono situazioni di difficile soluzione, tecnica e giuridica, relative al patrimonio immobiliare del Comune di Casalgrande, con riferimento in particolare a:

    Progetto:

    Il capo settore si preoccuperà dell’istituzione di un gruppo di lavoro che si impegni ad esaminare le singole pratiche e cerchi di individuare la strada per una soluzione.

    Risultati:

    Il risultato che ci si può attendere dal responsabile del settore o suo delegato è un efficace lavoro di coordinamento del gruppo durante il corso dell’anno, il "farsi carico" dei problemi sottesi nelle quattro vicende elencate, con la soluzione entro fine anno di almeno una soluzione.

    Risorse:

    Nessuna aggiuntiva.

    MISURAZIONE OBIETTIVO n. IV/5

    5° SETTORE: CULTURA, SCUOLA E ASSISTENZA

    RESPONSABILE: Casini Maurizio

    PROGRAMMA N.6

     

    Obiettivo

    Referente

    Punti

    1. Riorganizzazione del settore Assistenza - scuole

    Abbati, Berselli A. Boccedi

    84

    TOTALE

     

    84

     

    Spese di sviluppo per la realizzazione del programma

    CORRENTI

    - per assunzione VII^ qualifica funzionale

    OBIETTIVO (Berselli/Boccedi/Abbati)

    Riorganizzazione del settore assistenza - scuole

    Problema

    Il settore assistenza-scuole si trova attualmente nella necessità di riorganizzare la propria struttura per garantire e migliorare i servizi socio culturali destinati a quelle fasce di popolazione che maggiormente devono essere sostenute da iniziative di carattere pubblico (giovani, anziani, …).

    Viene ipotizzata una nuova strutturazione del settore che può essere così sintetizzata:

    SETTORE CULTURA, SCUOLA E ASSISTENZA

    (CAPO SETTORE CASINI)

    UNITA' ORGANIZZATIVA

    SERVIZI

    SERVIZI SOCIALI E SANITARI

    referente assistente sociale (+ Alboni)

    Eventuali progetti per il 1999:

    • Il problema della casa a Casalgrande.
    • Stranieri.
    • Disagio minorile.
    • Assegnazione esterna della gestione del servizio ERP

    1. Servizi di prevenzione e riabilitazione (1002 P)
    2. Strutture residenziali e di ricovero per anziani (1003)
    3. Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona (1004 P)
    4. Volontariato (1004 P)
    5. Stranieri
    6. Edilizia residenziale pubblica

     

    SERVIZI CULTURALI:

    referente Abbati per biblioteca e servizi culturali (N.1 e 2) e Mareggini per gli altri

    (+ Filippi).

    I servizi potrebbero essere gestiti nei locali della biblioteca (Abbati) e della nuova sede municipale (Mareggini)

    Eventuali progetti per il 1999:

    • Istituzione del presidio video e CD nella biblioteca
    • Progetti di avviamento alla lettura
    • Percorsi tematici di letture da suggerire agli utenti
    • Trasferimento scuola di musica CEPAM presso il centro musica di Dinazzano.
    • gestione diretta della Fiera di settembre.

    1. Biblioteche, musei e Pinacoteche (0501)
    2. Teatri, attività culturali, servizi diversi nel settore culturale e gemellaggi (0502)
    3. Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti (0602)
    4. Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo (0603)
    5. Servizi Turistici (0701)
    6. Manifestazioni Turistiche (0702)
    7. Rapporti con cooperative, società, associazioni sportive.

    (segue)

    (segue)

    UNITA' ORGANIZZATIVA

    SERVIZI

    SERVIZI SCOLASTICI:

    referente Casini e la nuova VII^ q.f.

    (+ amministrativo con VII^ q.f. e Capanni).

    La nuova figura amministrativa dovrebbe risolvere soprattutto i problemi gestionali del personale, degli acquisti e delle forniture, consentendo al capo settore di svolgere funzioni effettivamente dirigenziali: coordinamento pedagogico, programmazione delle attività, aggiornamento e formazione, sostegno dell’assessore (riunioni, domande di contributi, ecc.), rapporti con altri enti.

    Eventuali progetti per il 1999:

    • Funzioni di coordinamento propositivo nei confronti dei dirigenti o referenti delle diverse scuole per elaborare progetti nel segno della continuità scolastica;
    • Attenzione alla qualità dell’offerta fatta ai nostri utenti e verifica attraverso parametri che prendano in considerazione un po’ tutti gli elementi in campo: strutture, trasporti, mense, personale, arredi ecc. …, con relazioni corredate di previsioni e di proposte che contengano eventualmente suggerimenti e precisi conti economici;
    • Elaborazione di una sorta di manifesto-tavola di sintesi delle diverse proposte educative rivolte alle diverse fasce di età comprensiva delle attività sportive collegate alla scuola, del doposcuola, delle attività estive e di quelle svolte dalla biblioteca;
    • Controllo e verifica della collaborazione con CREATIV.
    • Attenzione e attivazione nella segnalazione delle opportunità di finanziamento provinciali o regionali sul tema del disagio.

    1. Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori (1001)
    2. Scuola Materna (0401)
    3. Istruzione Elementare (0402)
    4. Istruzione Media (0403)
    5. Istruzione Secondaria Superiore (0404)
    6. Assistenza Scolastica, Trasporto,
    7. Refezione e altri servizi (0405)

     

     

     

     

    Progetto

    Individuata la nuova struttura organizzativa ed istituito il posto di istruttore direttivo, il capo settore dovrà adoperarsi per:

    Risultati

    Entro fine anno dovranno essere raggiunti gli obiettivi gestionali prima individuati, con le modalità indicate nella relazione del capo settore, da presentare entro il mese di gennaio, approvata dalla giunta comunale entro il mese di febbraio, e riorganizzato il settore così come delineato inizialmente. Il raggiungimento dell’obiettivo nella sua complessità consentirà l’erogazione del premio produttività moltiplicando il totale dei punti assegnati per tre.

    Risorse

    Assunzione di un istruttore direttivo.

     

    MISURAZIONE OBIETTIVO n.V/1

     

    APPENDICE 1

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    PROGRAMMA DELLE OPERE PUBBLICHE

    TAVOLA

    PIANO DELLE OPERE PUBBLICHE

    INCIDENZA PERCENTALE DELLE DIVERSE FONTI DI FINANZIAMENTO

    APPENDICE 2

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    PROGRAMMA DELLE ASSUNZIONI

     

    PROGRAMMA DELLE ASSUNZIONI

    (triennio 1999 - 2000)

     

     

    AFFARI GENERALI E ISTITUZIONALI

    1 esec. Con IV^ q.f. sostituzione Mammi Luciano 2000

     

     

    SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO

    1 istruttore VI^ q.f. concorso pubblico (tributi) 1999

    1 istruttore VI^ q.f. concorso pubblico (ragioneria) 2000

     

     

    POLIZIA MUNICIPALE

    1 collaboratore C.E.D. concorso pubblico (ufficio commercio) 2000

     

     

    PIANIFICAZIONE TERRITORIALE

    1 istruttore Ambiente sostituzione Bocedi Sabrina

    trasferita all'edilizia privata 2000

     

     

    SETTORE TECNICO

    1 operaio IV^ q.f. sostituzione di Zanni

    collocato a riposo 2000

    1 geometra VI^ q.f. concorso pubblico 2001

     

     

    CULTURA, SCUOLE, SPORT E ASSISTENZA

    1 istruttore direttivo VII^ q.f. mobilità esterna 1999

     

    APPENDICE 3

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    ANALISI DELLA SPESA PER INTERVENTI SIGNIFICATIVI