Il Sole 24 ore – 11 9 2000

Pubblica Amministrazione – Prende quota il meccanismo di "spoil system" decollato nel ’99

I BUROCRATI IN PANCHINA

Sono 94 i dirigenti rimossi dall’incarico originario rimasti senza attività e collocati nel ruolo unico

ROMA

Ormai è . qualcosa di più di uno sparuto drappello. Con il trascorrere delle settimane la schiera dei burocrati di Stato inciampati nella riforma della dirigenza pubblica, voluta da Franco Bassanini, diventa sempre più folta.

In poco più di un anno dall'entrata in vigore del processo di riorganizzazione dei vertici della pubblica amministrazione sono stati ben 94 i piccoli e grandi "Commis" a non essere confermati nei loro incarichi, pur mantenendo, nella maggior parte dei casi, stipendio e qualifica.

A essere investiti maggiormente dalla riforma sono stati i burocrati della seconda delle due nuove fasce previste dal nuovo ruolo unico della dirigenza: 54, dei quali ben 29 "collocati in data 20 giugno a disposizione da parte del ministero delle Finanze".

I trasferimenti scattati nella prima fascia sono stati invece 40: in 29 casi, comunque, nel giugno scorso risultavano già operative le riutilizzazioni.

Per tutti questi dirigenti è scattata la procedura del nuovo "collocamento", che prevede un "parcheggio" forzato' a Palazzo Chigi in attesa di nuove mansioni.

E il miniesercito, tra l'altro, sembra proprio destinato al infoltirsi ulteriormente. La relazione sul funzionamento del nuovo ruolo unico della dirigenza, inviata nei giorni scorsi al Parlamento dalla Funzione pubblica, lo lascia intendere in modo abbastanza chiaro: "Sarà opportuno individuare una sede in ambito della Presidenza del consiglio dove poter collocare i dirigenti a disposizione in. attesa di utilizzazione".

La relazione, stesa dall'Ufficio del ruolo unico, evidenzia comunque che, dopo non pochi dubbi interpretativi, il ruolo unico previsto dal Dpr 150/99 sta ora funzionando. Nel documento trasmesso alle Camere si fa anche notare che sta procedendo con una certa intensità la fase di immagazzinamento dei dati dei dirigenti delle due fasce nella nuova banca dati.

In tutto, i dirigenti che risultavano "iscritti" al ruolo unico al 26 giugno erano 4.702: 383 nella prima fascia (alti dirigenti); 4.702 nella seconda (altri dirigenti).

A fare la parte del leone sono, come al solito, gli uomini (3.665), ma la presenza delle donne continua, seppure lentamente, a crescere (1.037).

Ma a essere abbastanza consistente è la quota di burocrati che, nel periodo compreso tra il 10 giugno '99 e il 26 giugno 2000, ha deciso di abbandonare la pubblica amministrazione per il raggiungimento dei requisiti per la pensione (306) oppure a causa di dimissioni volontarie (29, tutte nella seconda fascia) o di altri motivi (25).

Complessivamente le fuoriuscite, comprese quelle dovuti a scomparsa prematura dei dirigenti, sono state 360.

Esteso è anche il fenomeno delle "vacanze": sui 7.149 posti dirigenziali calcolati all'inizio dell'estate ne risultavano scoperti, o non confluiti nel ruolo unico, ben 2.586.

Limitato, secondo quanto sì afferma nella relazione, è invece il contenzioso: "Su un totale di 29 amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo, che sono destinatarie delle disposizioni del ruolo unico, soltanto 9 di queste risultano coinvolte in situazioni di contenzioso".

Quanto ai 94 dirigenti "rimossi", "i motivi della non conferma si legge nella relazione - sono stati diversi: alcuni dirigenti essendo prossimi alla pensione non potevano avere un contratto per la direzione di un ufficio; 21 si sono trovati in posizione di soprannumero; 1 dirigente è stato sospeso dal servizio".

L'ufficio del ruolo unico ricorda comunque che 29 dei 9 dirigenti trasferiti della prima fascia risultano già riutilizzati e che una buona parte di quelli della seconda fascia ha già "ottenuto proposte di conferimento di incarichi di funzione da parte di altre amministrazioni".

MARCO ROGARI