ITALIA OGGI – 21 OTTOBRE 2000

A Catania il giudice del lavoro ha condannato le finanze

SPOIL SYSTEM IN CRISI

Dirigente reintegrato dal tribunale – Un Ufficiale giudiziario si è accertato dell’esecuzione dell’ordinanza

DI SERGIO PATTI

Per la prima volta in Italia un tribunale civile ricorre a un ufficiale giudiziario per costringere l'amministrazione finanziaria a riprendersi un dirigente.

Il caso è quello di Catania, dove la sezione lavoro del tribunale civile ha disposto (con ordinanza 33/2000 del 13 ottobre) che l'ex dirigente dell'ufficio Iva, Giuseppe Bruno, si presenti nell’ufficio finanziario da cui è stato allontanato, per riprenderne la direzione, accompagnato da un ufficiale giudiziario al quale è assegnato il compito di verbalizzare gli eventuali ostacoli o rifiuti opposti. In questo caso, l'ufficiale giudiziario dovrà realizzare un verbale da inoltrare al Procuratore della repubblica di Catania.

La vicenda del dirigente Bruno non è dissimile da quella di molte decine di dirigenti della pubblica amministrazione, rimossi dall'incarico in nome dello spoil system.

Bruno, però, invece che ricorrere al tribunale amministrativo per chiedere l'annullamento della rimozione, si è rivolto al tribunale civile ottenendo nel luglio scorso un'ordinanza di reintegro nell'incarico.

Ordinanza di cui l'amministrazione finanziaria non ha tenuto conto.

Di qui il nuovo ricorso al tribunale civile per chiedere questa volta l'ottemperanza del dispositivo dei giudici.

La decisione di ricorrere al tribunale civile, piuttosto che al Tar, nasce dall'affermazione del nuovo tipo di contratto privatistico con cui è regolata la dirigenza. Contratto che spiana la strada in questo genere di vertenze alla magistratura civile.

I due provvedimenti del tribunale di Catania sono così destinati a divenire punto di riferimento nel processo di chiarimento giurisprudenziale sulle potestà istituzionali degli organi di vertice centrale e periferico della pubblica amministrazione nei confronti dei dirigenti.

L'ex dirigente dell’ufficio Iva di Catania, intanto ha fatto sapere che nei prossimi giorni si presenterà nella sede degli uffici finanziari per riprendere possesso dell'incarico che l’amministrazione gli ha tolto nei mesi scorsi.

Sulla vicenda è intervenuto con una nota anche il sindacato unitario dei funzionari direttivi e dei dirigenti del ministero delle finanze (Confedir), che fa capo alla Dirstat. "L'ordinanza di Catania", scrive il sindacato di dirigenti e funzionari, "evidenzia un importante principio di certezza giuridica a tutela dei principi che devono ispirare i provvedimenti di conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali. Viene dato così un segnale nel processo di consolidamento della dignità istituzionale della dirigenza pubblica, gravemente scossa, soprattutto nel ministero delle finanze, dall'applicazione selvaggia del dpr 150/99 sul ruolo unico della dirigenza statale". L'amministrazione finanziaria, continua il documento della Dirstat, sarebbe incappata così in una nuova sconfitta.