Il Sole 24 ore

Sullo spoil system

 

 

Sul metodo l'esame dei giudici

ROMA Nell'applicazione dello "spoils system", che permette di non confermare nell'incarico e, quindi, di collocare nel Ruolo unico i dirigenti pubblici sia di prima che di seconda fascia, il ministero delle Finanze ha fin qui fatto la parte del leone.

Proprio un anno fa, nel settembre del '99, l'allora responsabile delle Finanze Vincenzo Visco ha profondamente rinnovato i vertici dell'Amministrazione, sostituendo numerosi direttori centrali e direttori regionali delle Entrate.

A tutt'oggi, come confermano i dati resi pubblici dall'ufficio del Ruolo unico, i dirigenti a disposizione presso il ministero delle Finanze sono ben 29 su un totale di 54 per l'area di seconda fascia, che riguarda i direttori di uffici delle Imposte, delle Dogane e del Territorio, ma anche direttori regionali delle Entrate di aree geograficamente piccole, come la Valle d'Aosta o la Basilicata.

E proprio il direttore delle Entrate della Basilicata, Rocco Libutti, era stato il primo a contestare per via giudiziaria la decisione delle Finanze, seguito nei mesi successivi da un buon numero di dirigenti non confermati nell'incarico. Nel caso di Libutti, dopo la sospensiva inizialmente concessa, il tribunale di Potenza aveva però deciso nel merito in senso favorevole all'operato dell'Amministrazione, stabilendo che i dirigenti pubblici non hanno un diritto assoluto a mantenere il posto e le corrispondenti mansioni.

Diversa la scelta compiuta pochi giorni fa dal tribunale di Catania (si veda "II Sole-24 Ore" del 7 settembre) che con un'ordinanza ha accolto il ricorso proposto dal direttore dell'ufficio Iva provinciale, Giuseppe Bruno, anch'egli rimosso alla fine del '99.

L'applicazione dello spoils system, dunque, sta incontrando seri ostacoli, mentre aumenta il numero dei ricorsi.

Frattanto non è ancora divenuto operativo l'organo di garanzia (previsto dall'articolo 21 del decreto legislativo 29/93, poi integrato dal decreto legislativo 80/98) che dovrebbe sindacare le decisioni della pubblica amministrazione in tema di "bocciature" dei dirigenti.

II collegio dei Garanti deve essere composto da tre membri, uno di nomina governativa l'altro espressione della magistratura, il terzo eletto dai dirigenti stessi.

Solo quest'ultimo rappresentante ha già ottenuto l'investitura: si tratta di Maurizio Leo, primo degli eletti nelle speciali votazioni svoltesi nel luglio scorso. Il Garante potrà però iniziare a operare solo dopo le altre due nomine.