Italia Oggi, 30.3.00

Firmato un protocollo tra l’ANUTEL e il Monte dei Paschi sulle quote inesigibili

TARSU, I COMUNI ALLA CARICA

Premi agli esattori che riattivano la riscossione

 

 

Di GiANNi MACIIEDA

I comuni tornano alla carica sulla tassa rifiuti. E promettono agli esattori il 10% di quanto riusciranno a riscuotere entr il 30 aprile del 2001. Nel mirino un pacchetto di partite Tarsu finora dichiarate inesigibili e che ammontano complessivamente a 1.350 miliardi di lire. Con questi obiettivi l'Anutel (Associazione nazionale uffici tributi enti locali), che raggruppa circa 1.300 amministrazioni, e la banca Monte dei Paschi di Siena hanno siglato ieri a Roma un protocollo d'intesa, che fa da apri pista ad analoghi accordi che arriveranno nei prossimi mesi. "La necessità dei comuni", spiega a ItaliaOggi Franco Tuccio, presidente dell'Anutel, "è quella di recuperare le quote che negli anni non sono state riscosse, per irreperibilità dei contribuenti mancati pignoramenti o altri motivi, e di rimetterle in vita poiché la perdita di queste risorse creerebbe serie difficoltà ai bilanci comunali, oltre alle responsabilità che potrebbero nascere per effetto di verifiche da parte della Corte dei conti".

La convenzione, però, porta anche un'altra importante novità: i concessionari forniranno ai comuni gli elenchi dei contribuenti morosi, in modo che le amministrazioni possano verificare quali quote possono essere ancora riscosse, attivando il nuovo e più incisivo regime dell'esazione, che prevede il fermo amministrativo dell'autoveicolo e, nel caso si superino 3 milioni di debito, anche la possibilità di "aggredire" l'immobile del debitore. In sostanza, si attiverà un circuito "doppio" di ripresa dell'attività di riscossione: da parte, come visto, dei comuni, ma anche da parte dell'esattore controllato dalla banca, il quale otterrà un compenso omnicomprensivo stabilito nella misura del 10% sulle somme riscosse entro il 30 aprile del prossimo anno.

Le partite che interesseranno da vicino i concessionari sono quelle oggetto di definizione automatica di rimborso. Gli ambiti interessati dall'operazione sono, al momento, le sole province di Roma, Latina, Grosseto, Livorno e Siena, ma va ricordato che Montepaschi gestisce attraverso le proprie società l'attività di riscossione in quasi tutte le province del Centrosud.

E passiamo ai contenuti della convenzione. I passaggi delineati nei nove articoli dell'accordo prevedono, innanzitutto, che i comuni che lo firmeranno aderiscano alle istanze di definizione automatica presentate dal concessionario, operazione che comporta la restituzione da parte dell'ente del 95% del totale richiesto entro la fine di giugno del 2004. E’ invece lasciata alla negoziazione delle parti la quantificazione delle spese sostenute dall'esattore per la riscossione coattiva, spese che al 50% dovranno essere rimborsate dal comune all'azienda. La banca verserà all'ente eventuali importi riscossi tra la data di presentazione della definizione automatica e quella di stipula della convenzione, sempre relativamente alle quote oggetto di definizione. Dal Montepaschi partirà poi un flusso informativo (anche su supporto informatico) verso le amministrazioni, necessario per riattivare le procedure di riscossione: elenchi delle partite non riscosse, per ogni ruolo oggetto della richiesta di definizione automatica, divisi per anno e tributi; prospetti sintetici, con relativa anagrafica, distinti per ruolo e riportanti gli importi del carico originario, delle riscossioni e della rimanenza. Dopo la firma della convenzione, la banca riprenderà poi, come visto sopra, la riscossione delle quote oggetto di definizione automatica, ai sensi dell'articolo 20, comma 5 e 6 del decreto legislativo n. 112/99. Per i termini di riversamento delle somme riscosse, si applicherà quanto disposto dall'articolo 22 del decreto 112/99, fissando la scadenza al decimo giorno successivo allo scadere di ogni decade di ciascun mese.

La convenzione vincola, ovviamente, solo i comuni aderenti all'Anutel. E impegna il Montepaschi a non praticare agli enti locali condizioni più favorevoli di quelle previste nell'accordo e, cosa importante, a "non sottoscrivere accordi migliorativi con altre associazioni". Anutel provvederà, invece, a diffondere il testo della convenzione "con lo scopo di addivenire a soluzioni per quanto possibili uniformi".